Creato da bencar1947 il 20/07/2008
Sonetti "benedettiani" per il terzo Millennio

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NOVO DOLCE STIL

Post n°74 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da bencar1947

Prefazione


L'Autore, pur consapevole dell'immodestia della sua «pretesa» intellettuale, pensa (ed, in fondo, desidera) innanzitutto legarsi - come movimento letterario e poetico - al poetare medioevale, definito «Dolce stil novo» dall'Alighieri, dal Cavalcanti e da altri pregevoli rimatori fiorentini e toscani. Con una piccola differenza tecnica, se si vuole: la rima. Che, nei grandi poeti del secolo XIII era presente. Mentre, nei prodotti lirici "benedettiani", manca. Limitandosi l'Autore dei Sonetti di questa Raccolta e delle successive, composte in versi "benedettiani", ad operare in endecasillabi sciolti.

Motivo per il quale, il Sonetto benedettiano è emblema e simbolo - non già, più, del Dolce stil novo del secolo XIII toscano, ma - cambiando di posto le tre parole del celebre motto medioevale: «Novo dolce stil».

b. c.

Gio. 25 Febbraio

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°75 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da bencar1947

Presentazione


Difficile (e, tuttavia, affascinante) compito è, per un sacerdote, pur versato alle problematiche culturali ed artistiche, quello di presentare al vasto pubblico degli amanti della poesia, una Raccolta lirica, che declina l'amore non soprattutto (e, magari, esclusivamente) col registro della spiritualità.

Ma Benedetto Carlucci, amico  da decenni (ed amico onesto), per di più, ha avuto il buongusto di inaugurare la presente raccolta con due Sonetti: uno dedicato alla Settimana santa nei paesi lucani del Melfese; ed un secondo dedicato - con un gusto specifico e, direi, peculiare, alle «sacre rappresentazioni dei giorni centrali della Settimana santa. Che hanno visto entrambi (io e lui) tra gli animatori popolari dei «Fatti di Gerusalemme» nelle  sacre rappresentazioni quaresimali di Barile (la più secolare) e di Atella (da lui fondata nel 1967).

"Don" Giovanni De Palma, adesso, diventato "testimone di Cristo" in questa o quella comunità parrocchiale della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, riflette - come tutti i cristiani di questo terzo Millennio - sulle emozioni coinvolgenti della poesia lucana contemporanea. Per religiosa o sociale che essa sia.

A tutti gli estimatori della poesia del «Novo dolce stil», ai quali presento con convinzione questa Raccolta: CANTO D'AMORE, io chiedo di approfondirne la bellezza e di assimilarne i contenuti.

Cristo Signore Risorto ci benedica e c'illumini col Suo sole sfolgorante di Pasqua.

don Giovanni DE PALMA

* Parroco di Pescopagano (Pz)

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°76 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da bencar1947

Ed, ecco, che pudica s'avvicina ( 1 )

 

Ed ecco  che pudica s'avvicina

Silenziosa incombente Settimana

Anzitutto nell'aura mentre ognora

Mandorli in fiore uliveggiano cheti

Nelle vigne che grondano ancor pace.

E i paesi rallentano lor passi

Guardando sui selciati orme divine.

Arrancare per un'eterna Croce

Che da bastone funge a 'esto cammino.

Gonfiansi a noi le palpebre tenaci

Come perenne scotto che a pagare

Non possiamo evitar di ritornare.

A versare a dogana ostica e cieca.

Al dolore di popolo angosciato

Per colpe forse avite (o, forse, meno).

Nella bruma che contende al sereno

Quest'orizzonte inquieto, intanto, s'apre

Brano di cielo azzurro, che respira.

 

  ( Domenica delle Palme, 28 marzo )


.


 
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OVO DOLCE STIL

Post n°77 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da bencar1947

Via della Croce cui sempre torniamo ( 2 )

 

Via della Croce, cui sempre torniamo

Quando la Pasqua incombe luminosa

E, ripiegando muti sul passato

Scrupoli lancinanti in cor viviamo

Per miserie, che ci assalgono in petto.

Un Dio inutile, Tu, sei proprio stato

Che, con la sofferenza Tua rimetti

Nostre colpe pentite dal profondo

E che torni a rimettere nel tempo?

Tu inciampi e cadi e tiri avanti tutta

Con lena inenarrabile, infinita

E inquietante, serena debolezza.

Ma 'l sangue, che vai seminando caldo

Tra pochi amici e molti ingrati, tanti

Presto s'indurirà su quel selciato

Oggi ignaro di Te, poi forse meno.

Forse domani dimenticheremo

La posizione scomoda di Cristo.

 

( Venerdì Santo, 2 aprile ).


 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°78 pubblicato il 01 Marzo 2010 da bencar1947

Nel mezzo del cammin vorrei pur dire ( 3 )

 

Nel mezzo del cammin... vorrei pur dire

Narrando di mia vita tempestosa

Tristi e amene  vicende, che Qualcuno

Forse ha guidato (o no?) nel Suo mistero.

E, chino sulla  carta, mi ripiego

Leggendo 'l segno della penna svelta.

Che affida al tempo, sì clemente e pio

Di una vita in mezzo a tante altre

Piena d'affetto e slancio per coloro

Che insieme a me percorrono 'l sentiero

Pieno di tanti sassi e poco miele.

Vi tengo volentier, se voi volete

Con man discreta e fervida, per mano

Mentre c'incamminiamo verso meta

Ch'ambiamo forte in cor, oggi e domani.

Ma - credetemi - soli decidete

S'andar conviene, al bivio che si para.

Questo vi dico, acché sia gioia piena.                             

 

( Lunedì, 1° marzo )

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°79 pubblicato il 01 Marzo 2010 da bencar1947

Colombi amici che volate lieti ( 4 )

 

Colombi amici, che volate lieti

Da mane a sera, con fruscìo leggero

Ditemi che vedete d'in su i tetti

Ognora che spiegate volo azzurro.

Eppure vostro regno luminoso

Pàremi pur fatica quotidiana

Se svolazzo improvviso vi distoglie

Da gradita pastura, che vi nutre.

Sereno è 'l vostro tempo purchessìa

Quando amato meriggio nuovo scocca.

Eppur, panico ingrato vi disperde

Sparpagliando nel cielo il batticuore.

Fuggite alla campagna senza posa

Unendovi ai compagni d'ivi alzati

Cui cibo sempre abbonda alla stagione.

Eppure insieme state al nutrimento.

Per breve tempo, poi vi ritirate

Nel nido urbano, cui prole vi chiama.



          ( Martedì, 2 marzo )

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°80 pubblicato il 01 Marzo 2010 da bencar1947

Cos'è questa impazienza d'impugnare ( 5 )

 

Cos'è questa impazienza d'impugnare

Penna e carta per cantare dolenti

Tuoi calanchi franosi ed ancor muti?

Le tue  foreste erose da una brama

Cieca e mai sazia di peculio atroce?

I tuoi paesi decorosi e lindi

Una volta, e adesso rincorrenti

Fuochi fatui, provenienti dal cielo?

Piegarsi e ripiegarsi, caro Mario

Sui pianti del crepuscolo infiniti

Non giova a questa terra sconsolata

Fin troppo ancora, che ci chiede pane.

La notte dei poeti di Lucania

Sempre  di più s'avvia ad alba amica.

E stella del mattino, che scolora

Brilla tenue, ma viva verso oriente.

E' tempo, ora, di sciogliere le ali:

Volo solenne ed alto si prepara.

 

      ( Mercoledì, 3 marzo )

 
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VO DOLCE STIL

Post n°81 pubblicato il 02 Marzo 2010 da bencar1947
 

Rondini che nel ciel oggi tornate ( 6 )

 

Rondini, che nel ciel oggi tornate

Sommando a scampanìo vostra voce

Forse ignorate quale sentimento

S'accende in cuore a me, che pur v'ascolto.

Lieto è 'l mattino, dolce anche 'l meriggio

Sereno e vivo il vespero con voi.

Orda gentil veloce passa in cielo

D'ogni strada e sentiero senza posa.

E, se garrite tutto un giorno intero

Cibo frequente al nido viene ognora.

Ma tetti - ahimé! - grondaie più non hanno

Per cieca ingratitudine, che tiene

Lontane da nostri embrici voi pie

Di santa e paterna religione

D'allevar rondinini sì vivaci

Che nidi animan pieni d'allegria:

I bimbi amano voi, adulti meno.

 

( Giovedì, 4 marzo )

 

 


 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°82 pubblicato il 03 Marzo 2010 da bencar1947

Rosa che spunti timida e pungente ( 7 )

 

Rosa, che spunti timida e pungente

Ne' vasi e ne' giardini d'esto cuore

Non coltivar timore d'esser sola.

La gente, credi, presto noteratti

Con i petali tuoi, dolci e arroccati

Tra sepali campestri in base tua.

Nè pensa che tuoi aculei spinosi

Tengan lontan da te dolci occhi altrui.

Tempi sì sciagurati finiranno

E ti si tornerà a chiamare bella:

Conserva tuo splendore nel tuo olezzo

Per giorno ch'è vicino quanto mai.

Se tutti in casa propria aman le rose

E dentro lor aiuole le coltivan

Motivo ci sarà, che li conforti

Al di là del dolor, che spine danno.

Non dirmi grazie per questo che dico.

Anch'io amo le rose più che mai.

 

( Venerdì, 5 marzo )

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°83 pubblicato il 03 Marzo 2010 da bencar1947

E fermatevi un poco dolci uccelli ( 8 )


E fermatevi un poco, dolci uccelli

Che ciarlate con tanta foga addosso.

Vostro canto sereno un poco inquieta

Questo cuore che pensa (invano?) a sè.

Ma voi pur continuate salmi vostri

A tutti e, soprattutto, al grande Dio.

Nulla v'impensierisce, niente ognora

Vi turba e vi rattrista - ahimé - beati

Siete che le traversie della vita

Mai procuran pensiero a vostro cuore.

E, se proprio non riuscite a potere

In volo vi levate verso 'l cielo.

Figli allevate lieti tutti gli anni

Dopo aver fatto un nido di fuscelli.

A loro vi attaccate senza posa

Alleluja cantando in ogni dì.

Guardando ed ascoltando vostra voce

Nasce un sorriso tenero anche in me.

 

( Sabato,  6 marzo )

 
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