Creato da benedicaria il 16/09/2012

Benedicaria

La "Magia" Popolare Siciliana e non solo...

 

 

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La “magia” delle candele nella Benedicaria

Il cero è il segno del Cristo risorto luce vera del modo che illumina ogni uomo; è la luce della vita che impedisce di camminare nelle tenebre. è il segno della vita nuova in Cristo che, strappandoci dalle tenebre, ci ha trasferito con i santi nel regno della luce; Cristo brillò su di noi che eravamo tenebre, ma ora siamo luce nel Signore (Ef 5,14). E' il segno che ci permette di vivere come figli della luce (Ef 5,8), di rigettare le opere delle tenebre (Rm 13,12), di restare in comunione con Dio (1 Gv 1,5), di conservare l'amore con i fratelli (1 Gv 2,8-11). E' anche segno di fedeltà a Dio e vigilanza nella preghiera e nell'attesa.

La CANDELA riunisce i TRE principi costitutivi dell’uomo; la cera il corpo, lo stoppino l’anima, la fiamma lo spirito. Come dice l’Apostolo Paolo: “tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1Tessalonicesi 5,23).
E sono state stabilite delle corrispondenze analogiche con i QUATTRO ELEMENTI  dell’Universo, associando la cera base alla Terra, la cera che si scioglie con il calore all’Acqua, la fiamma al Fuoco e l’evaporazione o il fumo all’Aria. Come dice San Giovanni Damasceno: “Ogni corpo è composto dai quattro elementi, e i corpi dei viventi dai quattro umori. Bisogna sapere che i quattro elementi sono: la terra, secca e fredda; l’acqua, fredda e umida; l’aria, umida e calda; il fuoco, caldo e secco… perciò l’uomo è anche un microcosmo” (La Fede Ortodossa cap. II,12).


La “vestizione” o unzione delle candele

Nella Benedicaria (la “magia” popolare delle campagne) le candele impiegate vengono “vestite” ossia unte solo con olio di oliva benedetto o esorcizzato. L’unzione delle candele deve avvenire in un certo modo, non è sufficiente bagnare la candela con l’olio, occorre seguire alcune indicazioni di base.
La “vestizione” delle candele è una sorta di purificazione dalle impurità della cera e di dedicazione simbolica per l’intenzione di preghiera.
Esistono diversi modi per “vestire” una candela; intingere l’indice della mano destra nell’olio benedetto o esorcizzato, pensando alla richiesta e procedendo all’unzione in questo modo:

La magia delle candele nella Benedicaria


1) dallo stoppino verso la base per attirare qualcosa (amore, denaro, fortuna, successo…); dalla base verso lo stoppino se desiderate bandire o allontanare qualcosa (nemici, negatività…).

Oppure:

La magia delle candele nella Benedicaria

2) dallo stoppino verso il centro e dalla base verso il centro per attirare qualcosa (amore, denaro, fortuna, successo…); dal centro verso lo stoppino e dal centro verso la base per allontanare qualcosa (nemici, negatività…).

Prima di “vestire” una candela si può incidere con uno stecchino di legno sulla cera il simbolo della croce (croce latina – croce greca ) o altri simboli cristiani o mariani, come il nome di Gesù Cristo, della Vergine Maria, dei Santi o degli Angeli, insieme al nostro nome e/o all’intenzione di preghiera.

Le candele che si utilizzano per la Benedicaria non vanno mai accese con i fiammiferi di legno, perché la capocchia contiene zolfo (simbolo negativo), ma vanno accese con un comune accendino che si utilizzerà solo per questo scopo.

Come spegnere una candela

Per spegnere le candele da preghiera esistono due “correnti di pensiero”:

1) Soffiare sulla candela significa allontanare, annullare, il simbolismo fuoco/luce/vita della fiamma. Quindi nel migliore dei casi rischieremmo di inquinare l’intenzione di preghiera. Solo in alcune intenzioni negative (malefici – fatture- ect.) si soffia sulla candela, che rappresenta la morte o la malattia.

2) Soffiare sulla candela significa “dare vita” o “animare” e quindi “vitalizzare” ulteriormente l’intenzione di preghiera. In questo attimo si potranno altresì formulare ulteriori propositi di realizzazione o di ringraziamento.

Spegnere le candele inumidendo le dita con la saliva ci procurerebbe solamente delle fastidiose scottature.
La soluzione migliore potrebbe essere quella di utilizzare un semplice spegnicandela o spegnimoccolo. È comunque preferibile lasciare che la o le candele impiegate si consumino totalmente.


Il materiale residuo

Nel caso sia stato eseguito un rito a carattere protettivo, difensivo, o esorcistico, o comunque rivolto a eliminare fonti di negatività, vessazioni, sortilegi di magia nera, etc. si renderà opportuno eliminare i resti della cera gettandoli in mare o, alternativamente, in un fiume dopo averli precedentemente tenuti in acqua mista a sale benedetti o esorcizzati. Se questa procedura risultasse eccessivamente difficoltosa, è possibile bruciare il materiale utilizzato con semplice alcool o altro prodotto specifico, avendo cura, prima che il tutto termini di ardere, di versarvi sopra un pò di sale benedetto o esorcizzato.
Se si è svolto un rito purificatorio o terapeutico, oppure finalizzato alla soluzione al superamento di problemi contingenti, al riequilibrio di situazioni critiche, o al ripristino di condizioni favorevoli e positive dopo periodi negativi, dopo ostacoli, disgrazie o difficoltà di vario genere, è preferibile disfarsi dei residui gettandoli in un fiume, o sotterrandoli in un luogo vicino ad alberi o piante da frutto.
Nei riti che prevedono una realizzazione duratura, stabile, definitiva, come nei casi di desideri, speranze o progetti da concretizzare a breve o lunga scadenza, per richiedere espansione o accrescimento, prosperità, provvidenza, successo nelle imprese e nelle aspirazioni, sarà opportuno affidare quanto rimane della cera all’azione profonda delle acque di un lago. In alternativa, si possono seppellire i residui in terreno di bosco, possibilmente vicino ad alberi ben solidi e di natura assai resistente.
Vi sono infine dei riti che coprono un periodo più o meno lungo di tempo, riti annuali o solstizio-equinoziali, oppure relativi a specifiche festività o ricorrenze cristiano-religiose come la solennità dell’Assunta (ferragosto), la Presentazione di Gesù al Tempio (candelora), ect.; o civili, come la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo anno civile (capodanno). In questi casi, si deve conservare la cera rimasta fino alla stessa data dell’anno successivo all’interno di sacchettini di stoffa o di carta del colore simbolico appropriato al rito delle candele, chiamati “brevi religiosi”. Dopodichè, sarà consentito disfarsene seguendo le precedenti istruzioni.
Quanto suggerito non deve essere tuttavia interpretato in senso di obbligo assoluto o di regola tassativa e imprescindibile. Nell’eventualità che le soluzioni indicate si rivelino improponibili o eccessivamente complicate all’atto pratico, rimane sempre la possibilità già accennata di immergere i residui nell’acqua e sale benedetti o esorcizzati (per qualche ora), eliminando poi il tutto come si vuole.

(liberamente tratto da: "La Magia Astrale delle Candele" di Pier Luca Pierini R. Ed. Rebis)

 
 
 
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LE FASI LUNARI

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- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.

- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.

- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.

- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.

 

LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA

Biblioteca della Benedicaria

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.

- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.

- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.

- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.

- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.

- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.

- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.

- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.

- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.

- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.

- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.

- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.

- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.

- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.

- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.

- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.

- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.

- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.

- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 

I MEGALITI DI ARGIMUSCO

La Stonehenge siciliana

Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco

I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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