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Benedicaria

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Il simbolismo dei colori delle candele nella Benedicaria

Il simbolismo dei colori delle candele nella Benedicaria

Nella Benedicaria la simbologia dei colori delle candele è importantissima ed in questo senso non differisce molto da quella impiegata nella magia classica:

NERO: il buio
Questo non colore racchiude in se due significati, simboleggiando da un lato le radici, i cristalli, le sorgenti d’acqua sotterranee che si trovano nell’oscurità, poiché dal nero si genera la vita e la luce. Però può anche esprimere depressione o lutto. Nella “magia” bianca popolare viene raramente impiegato, dal momento che prevalgono le valenze negative di questo colore. Ma una delle proprietà della candela nera è quella di avere la capacità di assorbire le negatività in un luogo. Il nero assorbe, separa e dissolve, rende positivo il negativo. Per questo, se si vuole utilizzare la candela nera per purificare, la si deve associare alla candela bianca. Nella magia di attacco si usa invece per “avvelenare” gli altri colori seguendo le regole della magia simpatica e per utilizzare dunque la parte negativa di un colore.

BIANCO: per illuminare
Esprime innocenza, spiritualità, la luce interiore, ma anche gioia, verità e sincerità. Si utilizza per onorare Gesù. Lo Spirito Santo e l’Angelo Custode. Si utilizza anche per neutralizzare le energie negative (con la candela nera) inviate da persone cattive o gelose. Questo colore di solito aiuta a stare bene, dunque è consigliabile usarlo quando ci sono dei malesseri da risolvere.

BLU-AZZURRO: per evolversi interiormente
Il blu richiama il cielo stellato, mentre l’azzurro è lo specchio del nostro inconscio, perché si rifà alla vastità della nostra dimensione interiore. Entrambi giovano ai problemi della gola e della pelle, all’emicrania, al mal di denti, all’insonnia, e invogliano a vivere secondo le esigenze dello spirito, dando loro la precedenza. Le candele di colore blu portano tranquillità, pace, consapevolezza, pazienza de compassione. Le candele blu o celesti sono offerte alla Vergine Maria.

VERDE: per avere fortuna e rigenerarsi
E’ collegato alla natura che si rafforza, alla crescita interiore, al ritorno della salute, richiamando sempre e comunque la prosperità. Può aiutare la circolazione sanguigna, ed essere efficace nei casi di problemi alle vie respiratorie. Si offrono candele verdi a San Giuda Taddeo ed a San Pancrazio ed in tutti i casi si necessiti una crescita economica.

GIALLO-ORO: per sviluppare la creatività
Il giallo riflette il potere della mente, l’intelligenza, l’immaginazione. L’oro invece ci parla della bellezza della nostra indole non ancora rivelata. Può dare benefici alla vista, oltre che nei casi di ulcera gastrica e cattiva digestione. Si accendono candele gialle per propiziare il denaro e la fortuna. Si offrono a San Giuseppe.

ROSA: per i problemi sentimentali
E’ il colore dell’amore, della femminilità e del romanticismo per eccellenza. Lo si usa per appianare i problemi di coppia o con le persone care. Si offrono candele rosa a Santa Teresa, soprattutto per portare amore nella vita di una persona.

ROSSO: per fare il pieno di energia
E’ l’emblema dell’intraprendenza, del coraggio e della forza. Protegge contro i nemici e le malattie, spingendoci a reagire. Può essere utile nei casi di debolezza fisica, carenze vitaminiche e problemi a livello sanguigno. Si offrono candele rosse a San Michele Arcangelo.

MARRONE: per favorire la concentrazione
Richiama la terra, il legno, gli stretti legami con la realtà. Per questo ci dona una visione lucida delle diverse situazioni, soprattutto nel campo del lavoro. Si offrono candele marroni a Sant’Antonio e San Francesco. E’ un colore legato alla famiglia ed alla solidità.

ARANCIONE: per ritrovare il buonumore
E’ una tonalità calda, legata alla forza della natura dell’energia solare, insieme al potere occulto e alla ricerca interiore. Stimola in modo equilibrato sia il corpo che la mente, beneficiando il sistema immunitario e l’apparato genitale. Si offrono candele color arancione a Sant’Antonio quando si vuole convolare a giuste nozze.

VIOLA: per essere più introspettivi
Induce alla riflessione, spinge al sacrificio per amore degli altri e a ridimensionare il proprio ego. Può aiutare ad uscire dalle dipendenze di vario tipo, siano quelle dell’alcool e della droga, oppure quelle degli amori sbagliati che ci fanno soffrire ma che non riusciamo a troncare. Inoltre, aiuta nei casi di insonnia, soleva dagli incubi e dai pensieri ossessivi. Si offrono candele viola a San Raffaele Arcangelo ed a Gesù Crocifisso. Qualcuno associa il viola all’idea di dominio e di controllo.

GRIGIO-ARGENTO: per allontanare il grigiore e aprire la mente
La candela grigia viene usata per combattere i “fantasmi”, le paure, gli incubi e le “entità maligne” chiamate appunto grigi, che esistono per procurarci fastidi e noie. Per neutralizzare tutte quelle azioni, proprie o altrui che portano negatività o dubbi. Serve per combattere l’egoismo. La candela color argento viene utilizzata per aumentare la propria vista interiore e la capacità di vedere nel cuore delle persone. Inoltre ha la capacità di neutralizzare gli effetti negativi di scongiuri e rituali ( i cosiddetti colpi di ritorno). Il colore serve a rendere più stabile e forte la persona sul piano spirituale, favorisce la concentrazione e aiuta la ricerca della verità, inoltre rafforza e rende salda la fede. Si offrono candele color argento (o grigie o bianche) a San Gabriele Arcangelo.

PICCOLO RITUALE CON LE CANDELE

Dopo aver identificato la fase lunare più propizia e il colore della candela che ci è utile per la nostra intenzione di preghiera, accenderemo la candela in solitudine nella stanza più tranquilla della nostra casa e metteremo alcuni pizzichi di incenso appropriato su un carboncino.
La candela sarà stata preparata con molta concentrazione, con la mente che visualizza la preghiera o l’intenzione da chiedere durante l'incisione del simbolo sulla cera e/o durante la fase della sua unzione o “vestizione”.

Procederemo chiedendo la benedizione di Dio sulla candela con una di queste preghiere tratte dalle varie Tradizioni della Chiesa Occidentale e Orientale:


Benedizione delle candele e dei ceri:

-    Il nostro aiuto è nel Nome dei Signore.
-    Egli ha fatto il cielo e la terra.


Preghiera dei Ceri dalla Tradizione Romana:
Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, benedici, Te ne supplichiamo questa candela (di colore…) infondi su di essa, O Signore, per i meriti della Santa Croce la benedizione celeste per (dire l’intenzione di preghiera…); essa riceva nel nome della Santa Croce la celeste benedizione affinché quando verrà accesa, allontani i principi delle tenebre, li facciano tremare e fuggire timorosi con tutti i loro servitori da questo luogo ed essi non pretendano di poter ulteriormente affliggere o molestare i tuoi servi, o Dio Onnipotente che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

oppure:

Preghiera dei Ceri dalla Tradizione Siro-Maronita:
Signore Gesù Cristo, vera luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo, accetta con benevolenza  e con la luce della tua grazia questo cero (di colore…) per (dire l’intenzione di preghiera…). Come i raggi di questo lume visibile caccia l’oscurità della notte, così illumina i nostri cuori con il fuoco invisibile: la luce dello Spirito Santo. Con esso sia totalmente dissipata l’oscurità dei vizi, così che, purificati gli occhi della coscienza, possiamo agire secondo quanto piace a te e contribuire alla nostra salvezza, affinché meritiamo di pervenire alla luce senza tramonto, dopo le lotte di questo mondo tenebroso. Ti preghiamo, esaudiscici, o Cristo Gesù Salvatore del mondo, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

oppure:

Preghiera dei Ceri dalla Tradizione Bizantina:
O Signore, Dio Onnipotente, Padre Santo, che dal nulla hai chiamato all’essere tutte le cose, e che per mezzo del lavoro delle api, ci hai dato la cera per preparare queste candele. Tu che hai esaudito la preghiera del giusto Simeone: per l’invocazione del tuo Nome tuttosanto e per le intercessioni della tuttasanta, più-che-benedetta gloriosa sovrana nostra la Madre di Dio e semprevergine Maria, e per le intercessioni di tutti i tuoi santi, degnati di accettare questo cero (di colore…) per la salvezza dell’anima e del corpo, sia in terra che in mare. Dalla tua eccelsa dimora ascolta – Signore – la preghiera del tuo servo che desidera accendere questa candela in tuo onore, per (dire l’intenzione di preghiera…) e che ti prega con inni di lode; e sii clemente verso tutti per i quali non hai disdegnato di inviare il Tuo Unigenito Figlio, al quale spetta con Te e col Tuttosanto buono e vivificante Spirito l’onore e l’adorazione, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Dopo aver chiesto la benedizione della candela e averla accesa, scriveremo con poche e chiare parole l’intenzione di preghiera su un pezzetto di carta bianca.
A questo punto leggeremo per 3 volte ciò che avremo scritto e poi passeremo il bigliettino per prima cosa sui fumi dell'incenso e poi sulla fiamma della candela per bruciarlo.
Resteremo in silenzio per alcuni secondi e accompagneremo la nostra intenzione di preghiera mentre lasceremo consumare la carta in un piattino o nel bracere dell'incenso.
La candela dovrà estinguersi tutta e poi i residui della cera e le ceneri del foglietto le immergeremo in acqua e sale benedetti e andremo a disperderle. a rito concluso, in un corso d'acqua.
Alla fine ringrazieremo Dio per aver ascoltato la nostra intenzione di preghiera, sicuri di essere già stati esauditi.

A questo punto dimentichiamoci di aver fatto tutto questo, così che quando la nostra preghiera si concretizzerà (nel giro di una lunazione), avremo evitato di appesantire la nostra preghiera con inutili ansie negative che possono mettere in dubbio la nostra fede nella preghiera.

Liberamente tratto da:

- Lo stivale magico - magia popolare e stregoneria del buon paese di Andrea Bocchi Modrone, Ed. Crogiuolo

- La Magia Astrale delle Candele di Pier Luca Pierini R., Ed. Rebis

- Le Candele influssi e poteri di Laura Rangoni, Ed. De Vecchi

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LE FASI LUNARI

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)

- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.

- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.

- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.

- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.

 

LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA

Biblioteca della Benedicaria

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.

- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.

- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.

- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.

- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.

- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.

- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.

- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.

- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.

- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.

- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.

- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.

- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.

- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.

- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.

- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.

- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.

- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.

- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 

I MEGALITI DI ARGIMUSCO

La Stonehenge siciliana

Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco

I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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