Storie

sapere attraverso la critica

 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

alessiamataresesybille111xiuhuitzilihuitlpapera820mao1_2010chemical2006TenirSole.ad.OrienteitzacoatlAlessioFerrazzoliredazione_blog
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto da Alessio
Inviato da: AlessioFerrazzoli
il 22/07/2008 alle 12:45
 
ciao. partecipa al mio nuovo sondaggio. ti aspetto!
Inviato da: diddlina9289
il 31/03/2007 alle 14:17
 
benvenuto a te! un consiglio: per spezzare metti anche...
Inviato da: rigitans
il 24/02/2007 alle 18:51
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Messaggio #19Messaggio #21 »

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 12 Marzo 2007 da itzacoatl
 

Soggiorno a Tizaapan

 

L’arrivo di questa triste tribù sconcertò i capi vincitori; due dei quattro signori volevano aiutarli ed allora ne seguì un’animata discussione su come dovevano essere trattati gli intrusi. Alla fine per maggiore sicurezza i capi furono propensi ad una soluzione non troppo severa; si costrinse gli aztechi a stabilirsi a Tizaapan circa 10 km ad ovest di Culhuacan. Così erano abbastanza lontano per non disturbare, ma allo stesso tempo si potevano vigilare le loro attività. Gli aztechi furono cacciati a Tizaapan con la convinzione che in questa terra vulcanica disabitata, infestata dai serpenti e degli altri rettili pericolosi, nessuno potesse sopravvivere, ma gli aztechi non solo sopravvissero ma addirittura prosperarono. In queste situazioni così difficili gli aztechi facevano sfoggio del valore e della resistenza che li distingueva dai loro vicini.

Lontani dal piegarsi di fronte all’avversità di questo luogo inospitale, non solo divorarono i rettili ma si misero seriamente a coltivare la terra e a costruire i templi e le case. Il loro istinto nomade non li abbandonò completamente e questo contribuì che a facessero di necessità virtù. Infatti riuscirono a sopravvivere, come erano abituati, con un misto di agricoltura e di caccia, aggiungendo alla loro dieta basata sui prodotti dei campi cose più sostanziose come i serpenti. A Tizaapan dopo la triste esperienza del capo unico, si restaurò un governo collettivo, riconsegnando il comando ai quattro sacerdoti. Tenoch è menzionato come il più importante di questi e continuò ad esserlo fino a dopo la fondazione della nuova capitale. La capacità di resistenza degli aztechi impressionò molto i governanti di Culhuacan che pensarono che fossero protetti da divinità molto potenti e li perdonarono assimilandoli al loro popolo. Questi legami con altri popoli furono un fattore importante nella storia azteca. Trasformarono il loro status attraverso i legami con un popolo più antico e civilizzato, convertendosi in culhua-azteca.

Gli aztechi subito intervennero a favore dei loro nuovi capi in una guerra contro i vicini xochimilchi. Culhuacan , che stava per cadere nelle mani del nemico, ricorse agli aztechi e questi naturalmente presero le armi e si costruirono, come erano solito fare, frecce di canna bagnate e bastoni lunghi come lance. Così armati, unirono le forze con i culhuacani, che erano bene equipaggiati, e insieme andarono a combattere, una parte sulle canoe e una parte sulle rive della laguna. L’arrivo degli aztechi salvò la città e con le loro armi fabbricate in casa sbaragliarono il nemico, ma ebbero l’ordine di non fare prigionieri come al solevano fare. Gli aztechi euforici per la vittoria iniziarono a farsi minacciosi e molesti; i culhuacani, lontano dal rallegrarsi, iniziarono a temere la prodezza militare dei loro vassalli. Uno dei capi di Culhuacan disse che se gli aztechi non se ne fossero andati immediatamente avrebbero costituito un pericolo. Gli aztechi, istigati dal proprio dio Huitzilopochtli, chiesero ad uno dei signori di Culhuacan la figlia come loro sovrana e la sposa del loro dio. Il signore accettò la richiesta e la principessa fu prontamente portata a Tizaapan. Nonostante la sua bellezza fosse comparata a quella di un gioiello prezioso, gli aztechi rapidamente la uccisero, la spellarono e un sacerdote si ricoprì con la sua pelle. Il signore di Culhuacan, appena seppe questo, prese le armi con i suoi sudditi per vendicare l’uccisione della figlia; gli aztechi per sfuggire alla vendetta dovettero lasciare Tizaapan e fuggire altrove. È possibile questo racconto sia apocrifo, come tanti nella storia degli aztechi, comunque è verosimile che gli aztechi avessero abusato dell’ospitalità ed erano così sicuri di sé da sentirsi capaci di commettere atti di aperta provocazione verso i loro vecchi capi. Il racconto mostra un aspetto poco simpatico degli aztechi; tuttavia erano gli ultimi sopravvissuti di un’antica tradizione di devoti al dio Spellato e non gl’inventori del mito. Infatti, come molte divinità, questo era stata originariamente un dio della vegetazione, quindi il mettersi e il togliersi la pelle umana simbolizzava il passaggio delle stagioni.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: itzacoatl
Data di creazione: 24/02/2007
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963