E così, all'alba, col moccio che gli colava dal naso e subito ghiacciava, Bertoldino uscì di casa per andare a scuola. Aveva strappato una penna alla gallina, aveva affilato la punta, e aveva anche un pezzetto di carta scritto da una parte sola. Non aveva inchiostro, però la maestra l'estate prima aveva raccolto delle more, le aveva schiacciate e poi filtrate con la tela, e ne era uscito un buon inchiostro.
La maestra disse ai suoi pochi alunni: Adesso dobbiamo imparare a scrivere. Scrivete. E tutti intinsero la loro penna di gallina nel succo di more, pronti a scrivere. La maestra disse: Scrivete "viva il Re". E tutti scarabocchiarono qualcosa che somigliava a "viva il Re". Anche Bertoldino. E la maestra rimase contenta.
Per casa, diede come compito quello di scrivere dieci volte la lettera A, come Alboino.
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