Betty Elena Betsabea"...perchè per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni traverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Ooohhh!..."On The Road di Jack Kerouac |
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Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e non riconosciamo ma che ci cambiano la vita. Non sono quelle delle fiabe, perché loro qualche bugia la dicono. Le mie sono ignoranti, ma esplicite, anche insolenti a volte, ma non mentono sui sentimenti. Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto, che vivono i propri sentimenti e non hanno paura di manifestarli. Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua, che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie. Spesso passano per "ignoranti", perché sembrano volgari e invadenti per la loro mancanza di buone maniere, ma sono molto spesso delle "fate" perché capaci di compiere il "miracolo" di travolgerci, costringendoci a dare una svolta alla nostra vita. Questo blog è dedicato a tutti gli ignoranti Betty
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Post n°100 pubblicato il 23 Aprile 2007 da bettyshort
p.s. Il mio 100° post festeggiato alla grande Questa donna che canta (clik qui per ascoltare)è Giovanna Daffini, mondina e cantastorie, e quando cantò davanti al microfono di Gianni Bosio e Roberto Leydi una Bella ciao nella quale ai noti versi del partigiano che ha "trovato l'invasor" era sostituita la descrizione di una giornata di lavoro delle mondine, non parve vero di aver rintracciato l'anello mancante fra un inno di lotta, espressione della più alta coscienza antifascista, e un precedente canto di lavoro proveniente dal mondo contadino. Nonostante qualche incongruenza e qualche sospetto, la versione venne accettata. E il Nuovo Canzoniere Italiano nel 1964 partecipò al Festival di Spoleto con lo spettacolo dal titolo Bella ciao. In quegli anni dei primi governi di centro-sinistra si compie quella che Bermani, riprendendo il concetto da Hobsbawm, chiama "l'invenzione di una tradizione". |
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Emmanuelle,non ho mai sostenuto il contrario,sono una persona che è in pace con il mondo e proclama la pace,democratica e altruista,ma non perchè me lo ha detto Gesu',ma perchè lo dice la mia coscienza,nel rispetto di quello che è l'uomo come primo e assoluto valore.Nell'ipotesi che qualcuno mi sia -nemico-,non mi metto a pregare per la salvezza della sua anima,bensi' metto in atto quelle che sono le strategie in una relazione positiva,il bene trasmette il bene e attraverso il dialogo,cosa che purtroppo da Socrate in poi è stata trascurata,si possono recuperare le giuste dinamiche.Il mio riferimento a Mosè e il suo omicidio perchè è questo di cui si parla,mi sembra piu' che lecito dato il tuo intervento precedente e mi pare tu tenti di giustificarlo perchè dici, non era animato da cattivi propositi, ma solo da rabbia,come facciamo noi di fronte alle ingiustizie.Personalmente davanti alle ingiustizie io non ammazzo nessuno e tantomeno giustifico qualcuno che lo faccia e in questo caso entriamo in un'altro campo.Continuo a risponderti con una frase della Bibbia che recita..Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? Notte Betty
niente ricordi, solo vita! e tutto il resto è... (l'indecifrabile)