Bian e Gege

14 aprile 2018: Nostra Signora di Montallegro


Ancora Liguria, ma altro arco rispetto a settimana scorsa, pur senza discostarsi troppo da Genova ma girando per strade interne.Lasciata la A7 a Serravalle Scrivia, la SS35 "dei Giovi" in questa stagione dice veramente poco, il paesaggio è ancora brullo. I vari borghi che attraversiamo hanno, per di più, disseminato la strada di autovelox a 50 km/h.A Busalla tagliamo per Casella, ma troviamo solo una lunga teoria di edifici industriali. Solo dopo Montoggio il paesaggio diventa più selvaggio, ma sempre troppo poco verde. A Laccio finalmente, dopo tanti anni, infiliamo correttamente il vecchio tracciato della SS45 "di Val Trebbia" per il passo della Scoffera, sono solo 674 metri slm ma ci mancavano!A Sottocolle, di fronte al bar ritrovo di motard, una galleria porta alla SP77 "di Boasi" che conduce in val Fontanabuona per tortuoso tracciato: da qui si potrebbe puntare verso Chiavari, ma al bivio per la SP19 "di Lumarzo" deviamo per questa località e a Uscio la SP333, strada da "Annibale con gli elefanti", ci porta in riva al mare a Recco, dove la giornata è calda e molti osano la tintarella, ma nessuno tocca l'acqua.
Dopo il pranzo (ristorante A' Caladda, buono ma servizio troppo lento, da settimana prossima si ricomincia con i panini al sacco) e una passeggiata, proseguiamo per Santa Margherita Ligure ma desistiamo dal sostare, fa decisamente caldo e la cartina ci viene in aiuto segnalando, appena sopra Rapallo, il Santuario della Nostra Signora di Montallegro, dove ci rechiamo per godere anche del bel panorama, peccato che la giornata non sia limpida.
Nel bar accanto alla funivia, una carta prospettica mostra quello che sembra un circo glaciale con alcune strade che invoglierebbero ad essere percorse: si tratta della Val Cichero, magari ci facciamo un pensierino per settimana prossima passando da val di Taro e Bocco...
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