Nell'ambito della per noi sconosciuta (grazie, Pepe96 di progettoDighe) iniziativa "Ville aperte in Brianza" patrocinata dalla Provincia di Monza e Brianza abbiamo avuto la possibilità di visitare in mattinata la centrale elettrica "Carlo Esterle" della Società Edison, una delle centrali storiche site nel tratto dell'Adda tra Paderno e Trezzo, il più spettacolare per il suo aspetto da canyon che ispirò anche Leonardo per i paesaggi della Vergine delle Rocce
Dal sito di "Ville Aperte"
CORNATE D'ADDA, fraz. Porto Inferiore - CENTRALE IDROELETTRICA ESTERLE - Sec. XX
Tra il 1910 e il 1914 per rispondere alla crescente domanda di energia elettrica di Milano la società Edison costruì, appena a monte del ponte S. Michele, la diga di Robbiate: un canale di derivazione di 5 km quasi interamente in galleria alimentò la Centrale Esterle, dal nome di Carlo Esterle primo consigliere delegato della società, in territorio di Cornate d’Adda. A tutt’oggi continuano a funzionare le macchine originarie.
La Centrale Esterle è particolarmente nota per la sua bellezza: il fabbricato è costruito in stile eclettico lombardo con ornamenti minuziosi, ripetuti motivi geometrici e floreali, lampioni e gronde in ferro battuto e imponenti vetrate goticheggianti.
Tecnicamente, all'esterno ed alle spalle della centrale si ammirano le sette condotte forzate (sei di esercizio ed una di bypass) del diametro di 2,70m che convogliano l'acqua alle turbine realizzando un salto di 40 m. La presa d'acqua è appena a valle dello sbarramento della centrale Semenza, a Calusco d'Adda, tramite un canale derivatore di quasi 5 km, di cui oltre 3 in galleria, che porta alla vasca di carico ed alla camera valvole.
All'interno dell'edificio della centrale sono ospitati i sei gruppi ad asse orizzontale originari, ciascuno azionato da due turbine Francis che trascinano un alternatore a poli salienti da 15 kV, 5 MVA, 375 giri/min: tutti i gruppi sono in parallelo ed alimentano un trasformatore 15/130, 30 MVA. I gruppi di eccitazione originari, uno ogni tre alternatori, sono disattivati da tempo e sostituti da gruppi statici (uno per ogni alternatore). La centrale è telecontrollata dalla sala di Sondrio attraverso collegamento telematico su linea dedicata e failover su fibra ottica nell'anima della fune di guardia dell'elettrodotto.
Al di là dell'elegante tecnologia di cento anni fa, si apprezza l'ancor più evidente eleganza architettonica: lo stile eclettico combina il Ceppo dell'Adda per il basamento delle murature, le grandi vetrate in stile gotico impreziosite da decori in laterizio, le greche e le grottesche realizzate a graffio su intonaco verniciati e diversi elementi liberty (gargoyles e cancelli all'esterno, lampioni e scale all'interno) trasformando un edificio industriale in un'opera che ben si armonizza con l'ambiente circostante.
Dai venti minuti previsti, la visita è durata ben quarantacinque, grazie alla disponibilità delle due guide ed all'interesse dei partecipanti... arriveremo tardi al prossimo appuntamento... i DeauvillerS ci aspetteranno.
LE FOTO... oggi scattate col telefonino, abbiate pazienza