Messaggi del 11/10/2020
La mattina della domenica basta perdere trenta secondi per farli diventare trenta minuti, se ci si muove in metropolitana, ma arriviamo comunque in stazione Centrale quando il treno non è ancora piazzato sul binario. Siamo in compagnia "degli Stefani": Stefano, l'unico compagno d'università con cui il Bian sia rimasto in contatto, e sua sorella Stefania: malgrado abitiamo anche vicini, se ci vediamo due volte l'anno è tanto... ma Stefano è stato proattivo; sin da agosto, visto il sito di Fondazione FS ha proposto "partecipiamo al treno speciale del 4 ottobre così ci vediamo?" e così abbiamo acquistato al volo i biglietti. La primadonna è la prezzemolina 740.293 che in quest'anno 2020 compie il secolo di vita, il treno è composto da due Centoporte, due Bz450000 e un DU a due assi, la comprimaria è l'esuberante 632.030 in livrea originale "blu orientale e grigio perla", che si avvia anch'essa verso i primi "anta". Da Milano a Como San Giovanni è la 632 in testa che lentamente ci traina mentre non si sentono i colpi di scappamento della 740 in coda, già pronta per essere in testa all'inversione del senso di marcia. "Lentamente" perchè siamo comunque limitati dalla velocità massima della machina a vapore, che per di più adesso è orientata in senso contrario. Effettuiamo le fermate di Monza, Seregno e Cantù per caricare altri passeggeri, così come a Como. La nostra destinazione è Lecco, ma la raggiungeremo atraverso la linea poco battuta ma per fortuna non cessata che congiunge i due capoluoghi quasi orizzontalmente. Da Como San Giovanni ad Albate-Camerlata c'è una bella rampa in salita al 18 permille e la 632 ci spingerà per essere poi sganciata: inizia il vero viaggio a tutto vapore in un paesaggio che ha poco della solita Brianza di agglomerati urbani e capannoni: corriamo alle pendici delle Prealpi in mezzo a prati verdi e stazioni d'altri tempi: alla nostra sinistra sfilano l'Alpe del Vicerè, il Cornizzolo, i Corni di Canzo, il Moregallo, poi passiamo accanto al lago di Pusiamo e al monte Barro e già vediamo il Resegone che domina Lecco, il tutto tre ore e venti dopo la partenza da Milano, ore che passiamo chiacchierando: partiti alle 7.55, siamo a diestnazione alle 11.20. Foto di rito al treno una volta a Lecco, poi raggiungiamo il ristorante e passeggiamo per Lecco: il meteo ci ha graziati, la giornata osa un po' di sole e si ingrigisce solo, rovesciando anche un po' di pioggia, verso le 15.30 quando ci stiamo già dirigendo verso la stazione. Al ritorno non partiremo con gli Stefani perchè arriveremmo a casa troppo tardi, domani la Gegeniglia si alza alle 5.10: vediamo partire il convoglio storico alle 16.30 e prenderemo un RegioExpress alle 17 che sarà già in Centrale alle 17.40. Sapremo poi dagli Stefani che il treno storico soffrirà un po' le acclività della linea e accumulerà del ritardo: peccato non aver fatto il viaggio insieme, ma il tempo stringeva!
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il 30/07/2021 alle 11:12
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il 25/07/2021 alle 12:58
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il 28/12/2020 alle 18:08
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il 18/11/2020 alle 18:32