Bibliofilo arcano

Un po' d'ordine


Mettiamo un po' d'ordine nel coacervo di post sin qui pubblicati. Visto che la mia intenzione, realizzabile nel breve volger di un paio di secoli, suppongo, è quella di utilizzare il blog come base di riferimento per la mia Libraria di Arcano, un riepilogo ordinato e ragionato degli argomenti svolti può essermi utile. Partiamo dall'inizio, con i poeti romaneschi.Soltanto per Zanazzo ho postato due brani in prosa, sebbene anch'egli sia stato un poeta ed esistano brani in prosa molto più validi di questi due.Giuseppe Gioacchino Belli, "Sonetti romaneschi":"Che ligue curiose""Li soprani der monno vecchio" (la celeberrima "Io so' io e voi nun zete ...")Luciano Luciani:"Er giusto diritto (Scioperomania)""La dieta calibbrata""La Tangente"Cesare Pascarella:"Er terno""La Fondazione di Roma""Le XII Tavole""Li principii"Natale Polci:"Er passero ferito" (spesso erroneamente attribuita a Trilussa o ad Anonimo)"Piazza Venezia"Trilussa (Carlo Alberto Salustri):"Adamo e la pecora""All'ombra""Avarizzia""Ira""La corte del Leone""La Dipromazzia""La sincerità ne li comizi""L'imbroji de la padrona""Li libbri antichi""L'onestà de mi' nonna"Giggi Zanazzo:breve estratto da "Tradizioni popolari romane": "Penna in carta"breve estratto da "Tradizioni popolari romane": "La supprica a Su' Minenza"