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A Piazza Affari la tensione resta su livelli molto elevati
Anche la seduta odierna si è conclusa in calo per le Borse europee che non sono riuscite a trovare alcun sostegno nei segnali arrivati da Wall Street. Si è difeso meglio degli altri il Ftse100 che, al rientro agli scambi dopo il lungo week-end che ha visto ieri la Borsa londinese chiusa per festivit , ha ceduto lo 0,78%, mentre è andata decisamente peggio al Dax30 e al Cac40 (Parigi: - ) che sono scesi rispettivamente del 2,28% e del 2,42%. Non diversa la situazione a Piazza Affari che, al pari degli altri listini del Vecchio Continente, ha vissuto una giornata tutta in discesa, con il Ftse Mib (Milano: - ) fotografato in close a 16.579 punti, in rosso del 2,34%, dopo aver toccato un massimo a 16.064 e un minimo a 16.532 punti.
L’indice delle blue chips ha dapprima regalato l’illusione di un rimbalzo che ha condotto poco oltre i 17.000 punti, con successivo ripiegamento dei corsi scesi ad un passo dall’area dei 16.500 punti. Il mercato ha subito un ulteriore deterioramento del suo quadro tecnico e ora il Ftse Mib sar chiamato al test dei 16.500 punti, dalla cui tenuta o meno dipender l’evoluzione nel brevissimo. Se i corsi riusciranno a difendere la soglia dei 16.500 punti, potranno dare vita ad un rimbalzo che trover un primo ostacolo in area 16.700/16.800 e una resistenza successiva a 17.000/17.050. Solo con il superamento di quest’ultimo livello si avr un primo allentamento delle pressioni ribassiste con obiettivo i 17.250/17.300 prima e i 17.500 in seguito. Discese al di sotto dei 16.500 punti apriranno le porte ad ulteriori flessioni nel breve in direzione dei 16.250/16.200 e dei 16.000 punti nella peggiore delle ipotesi, senza escludere estensioni ribassiste fin verso i 15.800 punti.
Il mercato è ostaggio ora non solo delle tensioni geopolitiche legate alla Siria, ma anche di quelle politiche riguardanti una possibile crisi di Governo in Italia. Anche per questi motivi non è così facile fare una previsione sui movimenti del Ftse Mib che resta di fatto ostaggio di fattori estranei al mercato e in quanto tali difficilmente prevedibili e controllabili. Anche per questo motivo è bene continuare a mantenere un atteggiamento improntato alla massimi prudenza in attesa che si faccia chiarezza sul fronte nazionale e internazionale. America Per domani sul fronte macro Usa si segnala l’indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma è atteso anche l’indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso che in riferimento al mese di luglio dovrebbero restituire una variazione positiva dello 0,2%. Nel pomeriggio si conoscer il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio che sar diffuso dal Dipartimento dell’energia statunitense.
In Europa è previsto solo l’aggiornamento relativo alla massa monetaria M3 di luglio che dovrebbe evidenziare un rialzo del 2% rispetto al 2,3% di giugno. Titoli Piazza Affari Sul mercato domestico, a presentare i conti del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno saranno diverse societ a piccola e media capitalizzazione e si tratta di: Bastogi (Milano: - ) , Best Union Company (Milano: - ) , Bialetti, Biancamano (Milano: - ) , Brioschi (Milano: - ) , Brunello Cucinelli, Cape Listed, De' Longhi, Elica (Milano: - ) , Hera (Milano: - ) , IMMSI (Milano: - ) , Iren, IT Way, IVS Group, Nice (Milano: - ) , Prelios (Milano: - ) , Premuda (Milano: - ) , Prima industrie (Milano: - ) , SOL (Milano: - ) , Tiscali (Milano: - ) ,Trevi Group e Zucchi.
Da seguire Banco Popolare (Milano: - ) che nel primo semestre dell’anno ha riportato un utile netto di 156 milioni di euro, in crescita rispetto ai 29 milioni dello stesso periodo del 2012, mentre Banca Popolare dell’Emilia Romagna si lascia alle spalle la prima met del 2013 con una perdita netta di 19,9 milioni di euro. Sotto i riflettori anche Banca Popole di Milano (Milano: - ) che presenter i risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell’anno domani mattina.
A Piazza Affari saranno da monitorare i titoli del settore petrolifero in vista del report sulle scorte strategiche Usa in agenda nel pomeriggio.
Segnaliamo infine l’asta dei titoli di Stato visto che domani saranno offerti BOT con scadenza a 6 mesi per un ammontare massimo di 8,5 miliardi di euro.
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Inviato da: alexpix1975
il 27/07/2014 alle 01:51