Creato da lauravaccarino il 02/07/2009
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Post n°39 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da lauravaccarino

 

 

 

 

 

 

                                        Primavera

Finalmente è arrivata la primavera nel bosco! Gli alberi stanno rapidamente coprendosi di nuove foglie, il sole scalda dolcemente e, se ascolti bene, puoi sentire la linfa che scorre in ogni essere vivente.

Tutti gli animali stanno preparando la tana per l’arrivo dei loro cuccioli, ogni uccello prepara il nido e lo fodera di morbido piumino nell'attesa delle uova che saranno deposte tra breve. Ogni albero è fiorito, i ciliegi selvatici e i meli sembrano nuvole bianche e quando soffia una leggera brezza i petali si staccano e piovono a terra come una lieve nevicata profumata.

Beate le fate! In questo periodo dell’anno sono piene di vita e di gioia, specialmente le più giovani.

Vi ricordate di Neve e Frillina? Adesso sono amiche più che mai e la primavera mette loro addosso l’argento vivo.

Questa mattina sono andate come al solito a vedere se dovevano fare qualche lavoretto per la comunità, ma la fata incaricata di distribuire i lavori le guardò con tenerezza, disse che non c’era proprio nulla da fare e che potevano passare la giornata come volevano.

Si ricordava anche lei dell’effetto che le faceva la primavera quando era una giovane fata!

Incredule della loro fortuna Neve e Frillina si misero a volteggiare per il bosco come matte, facevano capriole nell’aria ridendo. Scherzavano con ogni insetto o uccello e qualsiasi avvenimento era motivo d' allegria.

Si divertirono come pazzerelle vedendo un bel bruco verde e grassoccio che strisciava su di una foglia, cercarono di imitarne l’andatura e le mosse buffe che fecero per scimmiottarlo erano un vero spasso.

Il bruco le guardò un po’ risentito e disse:

“Mie care, non capisco proprio perché ridete di me; io sono un bruco e so fare perfettamente il bruco, per cui non vedo cosa ci sia di così buffo nel mio modo di muovermi. Se avrete pazienza, fra qualche tempo, vedrete che anche un bruco può fare altro e quando mi sarò trasformato in una splendida farfalla, potrò volare con voi e non mi troverete più così goffa.”

Le fatine si vergognarono un pochino a questa ramanzina, si scusarono e filarono via veloci come razzi.

Ebbero un’idea.

“ andiamo a trovare la signora cardellino, forse a gia deposto le uova!”

La trovarono accovacciata nel nido: “Buon giorno, ” dissero educatamente le due fatine, “ come sta signora?” mamma cardellino si spostò leggermente per mostrare le uova che aveva appena deposto, quattro piccole uova che adesso doveva accudire con amore perché ne nascessero i suoi uccellini.

Fece capire che la visita era gradita ma aveva da fare ed aveva bisogno di tanta tranquillità per covare.

Le fatine dissero: “ Torneremo quando saranno nati i suoi piccoli a farle visita..” “cip, cip” (grazie in cardellinese.)

Si diressero verso lo stagno, uno stagno bellissimo circondato da un fitto canneto che permette a rane e raganelle di abitarvi tranquille.

Nell’acqua vivono carpe e tinche e, in superficie fioriscono le ninfee.

Neve e Frillina fecero grandi salti con le rane, ma come direte voi, le fate non volano forse? Certo, ma è molto più bello saltare stando sulla schiena di una ranocchietta.

Quante risate!

Le fatine quando ridono fanno un suono come di campanellini d’argento, cascate di campanellini si sentirono tutto il giorno nel bosco e ogni essere ne fu rallegrato.

Scivolarono sull’acqua a bordo di foglie di ninfea, si tuffarono all’inseguimento di frotte di pesciolini e infine, stanche di avere giocato tanto si sdraiarono su di una foglia e si incantarono a guardare il cielo. Vi è mai successo bambini, di sdraiarvi sull’erba e di osservare quelle nuvole bianche e leggere che sono rapidamente trasportate dal vento? Penso che questo gioco lo abbiamo fatto proprio tutti.

Il sole comincia a tramontare, la luce sul bosco diventa morbida e rosata; le fatine si riscuotono dall’incanto delle nuvole, si rendono conto che è ora di cercare un posto per dormire. Un fiore è proprio adatto, ne trovano uno di un bel colore blu che concilia il riposo, si coricano nel calice e, abbracciate cadono di botto in un sonno profondissimo

.

Che giornata ragazzi! Buon riposo a tutti.

 

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