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supermercati degli organi umani

Post n°13 pubblicato il 06 Agosto 2007 da puccialamiagattina
 
Tag: salute

Avete mai provato a digitare su Google:

kidney Sell - VENDERE RENE ?

Se vi capiterà di farlo, scoprirete moltissimi siti che vendono “pezzi di ricambio”…

Una specie di MACELLERIA VIRTUALE…

Ve ne indichiamo uno:

Sito originale in inglese

Sito tradotto in italiano digitando “Traduci questa pagina”

Il nostro dubbio è che il FORNITORE poi non sia effettivamente il DONATORE.

Traffico d’organi a Kabul i bambini le vittime preferite

KABUL - Un cuore fruttava dai 25 ai 30 milioni, la metà un rene o una cornea. Centinaia di bambini afgani, di età compresa fra i 4 e i 10 anni, sono stati usati come “pezzi di ricambio” e poi gettati morti per strada o nei fossati. Un maxitraffico di organi umani via Pakistan che ha prosperato per anni all’ombra dei Taliban così fiscali in fatto di barbe, donne e preghiere, ma che non hanno mai mosso un dito per reprimere questo orrore e che hanno addirittura mandato libero un reo confesso che solo lui di ragazzini ne aveva uccisi 60. (…)

Fonte

La nonna russa “ha preferito vendere il nipote per gli organi„ … rendeva di più.

Andrei un bambino di 5 anni viene venduto dalla nonna per realizzare un sogno, quello di comprarsi un automobile e dei vestiti…

In Russia esiste un mercato illegale di organi, particolarmente organi di bambini…

Fonte

Traffico clandestino di organi: un verbale imbarazzante
Carlo Bertani dal libro “Ladri di organi”

Ciò che segue è un dialogo verbalizzato fra Barry Jacobs, medico e Direttore della Banca di Scambio Internazionale del Rene (si tratta, nonostante l’equivoco nome, di una società privata che realizza profitti), e Al Gore. In quella occasione, il futuro candidato democratico alla Presidenza nel 2000 - buggerato da George W. Bush grazie ai trucchetti elettorali da repubblica delle banane messi in atto in Florida dal fratello Jeb Bush, governatore dello stato - rappresentava insieme ad altri avvocati lo stato del Tennessee.
Il colloquio avvenne nel 1984 presso una commissione della Camera dei Rappresentanti (pagine 247-248, prima udienza del Sottocomitato su Salute e Ambiente del Comitato dell’Energia e del Commercio, Camera dei Rappresentanti, Novantottesimo Congresso, Prima Sessione, Avviso n’ 4080 di H.R. serie 98-70 del 1984).

Al Gore: «Ho sentito parlare di viaggi organizzati in Sud America, in Africa ed in Paesi del terzo mondo, e di pagamenti effettuati nei confronti di gente povera di quei lontani paesi per consentire loro di giungere negli Stati Uniti. Qui, subirebbero un intervento chirurgico per la rimozione di un rene da utilizzare nei trapianti nel nostro paese. Queste pratiche fanno parte del vostro programma?»
Dott. Jacobs: «Sì, è una delle nostre proposte.»

Al Gore: «E poi?»
Dott. Jacobs: «Dovete capire … »

Al Gore: «Avete dichiarato inoltre, in passato, che il pagamento varierebbe in dipendenza della situazione individuale.»
Dott. Jacobs: «Come si fa usualmente in questo paese, spetta a loro decidere.»

Al Gore: «Sostenete che alcuni di questi potenziali donatori probabilmente non chiedono cifre altissime, perché otterrebbero una possibilità di vedere gli USA.»
Dott. Jacobs: «Non è mio compito indagare sulle loro motivazioni.»

Al Gore: «E sono disposti ad accettare un prezzo scontato solo per avere la possibilità di vedere la Statua della Libertà, il Campidoglio, o qualcosa…»
Dott. Jacobs: «Quale che sia la loro motivazione, non è importante. Alcuni di essi probabilmente desiderano proprio questo; comunque, quale che sia la loro motivazione, quella è la loro decisione. Così come una madre deciderà di generare con lei un figlio o no, o un americano deciderà di venderle qualcosa oppure no. La loro motivazione non è … »

Al Gore: «Insomma, per lei si tratta di una semplice transazione, come una garanzia depositata per il noleggio di un’automobile?»
Dott. Jacobs: «Non capisco cosa vuole insinuare.»

Al Gore: «Se lo vendono anticipatamente, nell’attesa dell’intervento chirurgico, potremmo considerare quel rene come una garanzia depositata su un prestito di qualsiasi genere?»
Dott. Jacobs: «Non ne ho idea: è lei l’avvocato, io sono solo un medico.» (…)

Fonte

Traffico di organi

Nel giro di poche decadi il trapianto è diventato un’operazione con rischi contenuti. Un successo che ha fatto impennare la domanda: nel 2005 negli Stati Uniti più di 16 mila reni sono stati trapiantati, facendo registrare un aumento del 45 per cento rispetto ai 10 anni precedenti. Ma in questo periodo il numero delle persone in lista per un trapianto di rene è salito del 119 per cento mentre oltre 3500 persone sono morte nell’attesa.

In Europa occidentale sono circa 40 mila i pazienti che aspettano un trapianto e dal 15 al 30 per cento moriranno nell’attesa che è in media pari a tre anni in Europa, mentre si prevede che per il 2010 si arriverà ai 10 anni.

Uno scenario che ha favorito il via al traffico degli organi ( il costo di un rene si aggira attorno ai 3000 dollari ) creando vittime in prevalenza nei Paesi più poveri e soprattutto tra i minori. (…)

Fonte

E’ Bagdad la capitale del traffico d’organi

da Il Giornale - lunedì 25 giugno 2001

Il nuovo Eldorado del traffico di organi è l’Irak di Saddam Hussein, nonostante l’embargo internazionale. Con cinquanta milioni di lire, in sonanti dollari americani, si può acquistare un rene da un altro essere umano, che solitamente lo vende per un decimo della cifra pattuita con le cliniche specializzate di Bagdad. Gli italiani non hanno ancora scoperto il nuovo mercato, ma nel corso degli anni almeno 250 ammalati sono andati a comprarsi un rene da vivente all’estero, in paesi come India, Israele e Turchia. Un’inchiesta del New York Times sul traffico di organi ha rivelato come il vituperato Irak offra “trapianti di reni eseguiti da eccellenti chirurghi, con un controllo accurato della compatibilità del donatore, un’ottima terapia post intervento e una percentuale di successo allo stesso livello dei migliori ospedali americani”. La conferma arriva da Michael Friedlaender, nefrologo dell’ospedale dell’università Hadassah di Gerusalemme, che ha curato almeno trecento pazienti trapiantati all’estero con un rene non da cadavere.

Fonte

Il mercato dei corpi di ricambio

L’ultimo scandalo: nel più grande ospedale di Sofia reni in vendita. «Donatore» rumeno, mediatore serbo, al venditore 15mila euro

Sono avvenute strane cose all’Ospedale Santa Caterina di Sofia, fra il 2003 e il 2005. In Bulgaria la donazione del rene da vivente è possibile, per legge, solo fra consanguinei o fra coniugi, ma in questo arco di tempo spesso sia il donatore che il ricevente si sono dileguati nel nulla non appena “consumato” il trapianto. Come ha scoperto l’inchiesta giudiziaria tuttora in corso, nel prestigioso ospedale, anche centro universitario, della capitale in quegli anni sono stati fatti almeno venti trapianti di rene a pagamento. Alexander Chirkov, noto nel suo Paese, direttore dell’ospedale nonché docente all’Università di Friburgo, è stato sollevato dall’incarico e ora rischia 8 anni di prigione. L’ospedale deve pagare una multa di 25.000 e ; i medici che hanno partecipato all’intervento 15.000 e. Nel contempo ilResponsabile dell’Agenzia nazionale dei trapianti bulgara, Yanko Nachkov, è stato costretto a dimettersi perché si sospetta la sua connivenza in questa manciata (ma forse sono di più) di trapianti illegali. In effetti quel che è emerso finora è inquietante. (…)

Fonte

Falsificate tessere AIDO per incrementare gli espianti.

Arezzo - Made in Italy

“….Vi rendo noto che ad Arezzo, ospedale S. Donato, è stata rimossa la responsabile del centro donazioni organi dott.ssa Rossi per grave disinvoltura ad uso proprio e di familiari dei fondi speciali per i trapianti: dovrà restituire alla ASL oltre 200 milioni di vecchie lire che ha elargito in consulenze a suo marito ed altro; inoltre nel corso delle indagini è stato scoperto che venivano falsificate le tessere Aido di quelle persone i cui parenti si opponevano all’espianto: con questo trucco che durava da almeno 3-4 anni la Asl di Arezzo era diventata la prima in Toscana ed in Italia per l’alto numero di espianti di organi; inoltre è stato appurato che vengono fatti espianti di cute da mandare alla banca della pelle della clinica dermatologica di Siena, centro autorizzato dal CNR, per un uso clinico discutibile e sbagliato: infatti la pelle di un cosiddetto morto cerebrale può essere usata solo per quei gravi ustionati che non ne hanno più di propria disponibile. Il centro ustioni di regione è a Pisa e ha una propria banca della pelle che avanza; per questo motivo i dermatologi amici di Siena fanno uso della pelle di un morto cerebrale per tutti i pazienti con lesioni anche minime, sperperando somme ingenti a danno del CNR, inoltre mettendo a repentaglio con un trapianto un individuo sano che ne può sicuramente fare a meno. Tutto questo è a conoscenza della ASL e della Questura e forse anche dei carabinieri, ma stanno riuscendo ad abbuiare tutto. POTETE FARE QUALCOSA PER SMASCHERARE QUESTI AVVOLTOI????? Scusate l’anonimato. Grazie…..”.

Fonte

L’espianto d’organi avviene
 
SEMPRE
 
A CUORE BATTENTE
 
a parte per le cornee,
per tutti gli altri organi, il cuore batte,
il sangue circola, la pelle è calda…
 
Bambini poveri che “donano”a persone ricche che “ricevono”…
 
 
Consapevole dell’ importanza e della solennità dell’ atto che compio e dell’ impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’ uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell’ esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione. Di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d’ urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell’Autorità competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’ esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di astenermi dall’ “accanimento” diagnostico e terapeutico.

Giuramento di IPPOCRATE o Giuramento IPOCRITA ?

 

Chi controlla… ?

Cuore.gif

  

 
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