biofilia

Infrasuoni, ultrasuoni e psicosonica


di Max BiancoLa modifica dell’ambiente di vita degli individui può comprendere l’esposizione a stimoli sonori ed elettromagnetici non solo attraverso le onde elettromagnetiche nell’atmosfera, ma anche per mezzo di dispositivi di induzione luminosa e sonora associate ai normali mass-media, alla riproduzione sonora, ai film, ai personal computer.La possibilità di induzione delle onde cerebrali (brainwave entrainment) mediante luci e suoni è stata scientificamente identificata nel 1934 sebbene fosse già nota dall’antichità. Dopo la scoperta delle onde cerebrali Alpha da parte di Hans Berger nel 1929, si  scoprì che la forza delle onde poteva essere guidata utilizzando luci intermittenti o lampeggianti. Questo fenomeno fu chiamato "Photic Driving", una forma di induzione cerebrale in cui viene usata la luce per la stimolazione.Nel 1942 Dempsey e Morison scoprirono che la stimolazione tattile ripetitiva poteva produrre anche induzioni cerebrali. Nel 1959 il Dr. Chatrian osservò le induzioni uditive in risposta alle pulsazioni sonore con una frequenza di 15 hertz al secondo. All’inizio degli anni ’60 fu dimostrata la possibilità di utilizzare stimoli luminosi per ridurre la quantità di anestesia necessaria negli interventi chirurgici (Sadove, 1963). Bernard Margolis ha pubblicato un articolo sull'induzione cerebrale utilizzata durante le procedure dentistiche dove rileva una riduzione dell'anestesia necessaria, riduzione di soffocamento, riduzione di sanguinamento e una riduzione generale di ansia.Nelle induzioni cerebrali vengono spesso utilizzati i cosiddetti “Battimenti” per veicolare delle frequenze infrasoniche corrispondenti alle onde cerebrali e quindi ai relativi stati cerebrali. Le frequenze Binaural Beats o battimenti binaurali sono state scoperte nel 1839 dal tedesco Heinrich Wilhelm Dove e sperimentate per la prima volta sul cervello dal Dr. Gerald Oster nel 1973 al Mount Sinai School of Medicine di New York. Oster (1973) ha esaminato il modo di combinare due toni puri in un battimento ritmico denominato appunto battimenti binaurali  (Binaural Beats) e battimenti monaurali  (Monaural Beats). Dal lato fisiologico, il primo nasce da non linearità intrinseca della coclea, il secondo, avvertibile per frequenze dei suoni componenti non superiori a ca. 1500 Hz, è un fenomeno centrale nettamente temporale. I battimenti binaurali sono risposte uditive del tronco cerebrale che originano nel nucleo superiore ad oliva (superior olivary nucleos) di ciascun emisfero cerebrale.Nel battimento monoaurale i due suoni arrivano a un solo orecchio o a entrambi, miscelati precedentemente nell'aria. Quando due toni lievemente diversi, opportunamente intrecciati in un singolo suono a bassa intensità, vengono sottoposti allo stesso orecchio, il cervello elabora e percepisce un terzo tono equivalente alla differenza dei due toni ascoltati. I  battimenti monaurali sono in grado di ottenere forti risposte corticali, cioè di influenzare le attività elettriche responsabili delle induzioni cerebrali.  E' una tecnica molto efficace e non richiede l'uso delle cuffie stereofoniche.I battimenti binaurali sono battiti sonori ritmici veicolati da due toni puri diversi, a bassa intensità e separati per i due padiglioni auricolari. Mediante due distinti diffusori acustici, si fa in modo che una frequenza arrivi a un orecchio e l'altra al secondo. Quando un tono è ascoltato con un orecchio e un altro tono lievemente diverso è ascoltato nell'altro orecchio, il cervello produce un terzo tono che pulsa alla frequenza della differenza tra i due toni. Se un tono di 1000 Hz viene sottoposto all'orecchio sinistro e un tono di 1010 Hz viene sottoposto simultaneamente all'orecchio destro, un terzo tono di 10 Hz viene elaborato e percepito dal cervello. Il cervello è stimolato ad entrare in risonanza con il ritmo biauricolare di 10 Hz (onde alfa) e con l’attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità. Vengono normalmente utilizzate frequenze portanti tra i 200 e i 1000 Hertz, con una maggiore efficacia intorno ai 500 Hz (Licklider, 1950).I Toni Binaurali  sono utilizzati nelle ricerche nel campo della neuroscienza cognitiva e come strumento per diagnosi mediche nelle problematiche dell’udito o di natura neurologica. E' una delle tecniche più diffuse quando si parla di induzioni cerebrali o brainwave entrainment ed ovviamente funziona solo con suoni stereofonici e quindi è consigliabile l'uso delle cuffie stereofoniche, a differenza del metodo fratello Monaural beats.I Toni Isocronici (Isochronic Tone), a differenza dei binaurali, usano toni di eguale intensità, con incremento della velocità delle pulsazioni e sincronizzano il cervello attraverso il ritmo. In questo caso le cuffie non sono indispensabili e pare che l’effetto sia maggiore rispetto ai toni binaurali (Manns  et al., 1981; Siever, 2003). La stimolazione con i toni Isocronici hanno mostrato risultati promettenti come modalità terapeutica per il trattamento della tensione e del dolore (Manns et al., 1981)Viene riportato un differente grado di percezione dei toni a seconda del sesso. Le donne hanno due picchi separati nella percezione dei toni, correlati con specifici punti del ciclo mestruale. I toni binaurali potessero possono quindi essere utilizzati anche come strumento per misurare il livello di estrogeni nel sangue (Oster, 1973).Nel 1975 Monroe ha registrato il primo di numerosi brevetti riguardanti dispositivi e tecniche audio basati sui battiti binaurali progettati per stimolare le funzioni cerebrali tramite la sincronizzazione dei due emisferi. Monroe ha ritenuto che questo stato di sincronizzazione emisferica (Hemi - Sync), potrebbe essere utilizzato per promuovere il benessere mentale o innescare stati alterati di coscienza. Analizzando la stimolazione cerebrale audio-visuale tramite il monitoraggio della sincronizzazione emisferica (Elettroencefalografia, EEG) si scoprì anche che dispositivi induttivi audio-visuali in grado di indurre la sincronizzazione e la coerenza emisferica possono contribuire al miglioramento delle funzionalità intellettuali del cervello (Brockopp, 1984).  Successivamente gli studi sulle induzione cerebrali mediante suoni spesso combinati a luci continuarono ufficialmente per il sollievo dal mal di testa, il rilascio di Serotonina e HGH, il rilassamento, la meditazione e l’apprendimento (Solomon, 1985; Hutchison, 1986, 1990; Shealy et al., 1989). Vari ricercatori hanno quindi esplorato le potenzialità di utilizzo delle induzioni cerebrali nella cura della sindrome da deficit di attenzione (Attention Deficit Disorder, ADD), disturbi di apprendimento, stanchezza cronica, dolore cronico, depressione, PMS, ipertensione e una serie di altri disturbi (Carter & Russell, 1993, 1994; Siever, 2003, 2007; Joyce & Siever, 2000; Huang & Charyton, 2008; Budzynski et al, 2008; Harris, 2014). I risultati dell’induzione cerebrale sono stati così promettenti che molti istituti clinici sono dotate di dispositivi di induzione cerebrale.  US Patent 3884218: "Method of inducing and maintaining various stages of sleep in the human being"; US Patent 5213562: "Method of inducing mental, emotional and physical states of consciousness, including specific mental activity, in human beings"; US Patent 5356368: "Method of and apparatus for inducing desired states of consciousness"