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TEILHARD E LE "MONETE"

Post n°88 pubblicato il 17 Settembre 2008 da bioantroponoosfera

 

Nel  Quaderno di informazioni n.3/4 del dicembre 1973 edito dal Centro di Studi Teilhard de Chardin (che è stato l'antesignano del Centro di Documentazione Teilhard de Chardin) apparve questo breve e curioso articoletto redatto da un nostro collaboratore dopo aver letto un libro sul sistema monetario internazionale. Ve lo riproponiamo come semplice curiosità.

Giovanni

TEILHARD DE CHARDIN ENTRA NEL CAMPO MONETARIO INTERNAZIONALE

CI E* CAPITATO RECENTEMENTE IN MANO UN VOLUME CHE A PRIMA VISTA NON AVEVA NULLA A CHE VEDERE CON LA PROBLEMATICA TEILHARDIANA.  IL LIBRO E STATO SCRITTO DA ROBERT TRIFFIN, CHE E UNO DEI PIÙ' GRANDI MONETARISTI DEL NOSTRO TEMPO.  IL TITOLO E’: "IL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE: ieri, oggi, domani"; IN ITALIA E' EDITO DA EINAUD1.

ABBIAMO DETTO CHE A PRIMA VISTA NULLA AVEVA IN COMUNE CON TEILHRD DE CHARDIN; MA SFOGLIANDO LE PRIME PAGINE CI SIAMO DOVUTE RICREDERE; TRIFFIN E IL SUO VOLUME NON ERANO POI TANTO LONTANI DALLA PROBLEMATICA QUI NORMALMENTE TRATTATA.

NELLA PREFAZIONE AL VOLUME, TRIFFIN, SCRIVE: " la moneta, come tutte le altre istituzioni umane, è incatenata ad un processo evoluzionistico che ha sempre eluso i TENTATIVI DEI " CONSERVATORI " D| ARRESTARLO E QUELLO DEI "RADICALI1” DI FARLO DEVIARE TROPPO DALLA TRAIETTORIA IMPARTITAGLI DALLA SPINTA DELLE DECISIONI E DEI FATTORI ACCIDENTALI DEL PASSATO (QUESTA "LEGGE FERREA “ DELL'EVOLUZIONE CHE LEGA IL FUTURO AL PASSATO, SI ESTENDE, OVVIAMENTE, AL DI LÀ DELL'UOMO STESSO, A TUTTE LE ALTRE COMPONENTI DEL MONDO DI CUI EGLI È SOLO UNA PARTE.   PER UNA ARDITA, MA ANCHE ILLUMINANTE E SUGGESTIVA ESPLORAZIONE DI QUESTA DIMENSIONE TEMPORALE DEL NOSTRO MONDO VEDI GLI SCRITTI DEI DUE UOMINI CUI E DEDICATO QUESTO LIBRO: P,TEILHARD DE CHARDIN E JEAN charon (...)."  LA LUN6A CITAZIONE,DI CUI SOPRA, SI TROVA NELL'OPERA CITATA A PAG.5.

L'INFLUENZA DI TEILHARD SI FA SENTIRE ANCORA PIÙ' AVANTI: "similmente « proget­ti ATTUALI DI RIFORMA MONETARIA INTERNAZIONALE - COMPRESO IL MIO - PONGONO INEVITA­BILMENTE l'accento su obiettivi immediati di politica economica mentre non sempre esplicitano contemporaneamente l'esigenza fondamentale rappresentata dall'adattabilITA’ AI mutamenti futuri dell'ambiente economico e politico. a questi mutamenti le istituzioni monetarie devono adeguarsi costantemente allo scopo di servire in modo efficiente I mutevoli obiettivi dell'uomo in un mondo in “continua evoluzione " (cIt. pag.7).  CONTINUA IL MONETAR1STA: "E' su questi asPetttI  evoluzionistici che si sof­ferma la prima parte di questo volume, non in funzione esclusivamente storica, ma per rammentare le lezioni del passato aI riformatori di oggi del sistema monetario internazionale.  il suo principale assunto è che la graduale affermazione dell'uomo sull'ambiente fisico nel quale opera è contrassegnata nel campo monetario dalla gra­duale SOSTITUZIONE DELLA "MONETA MERCÉ", O MONETA METALLICA, CON LA "MONETA FIDUCIA­RIA' creata dall'uomo" ( Cit. pag. 7) 

 ROBERT TRIFF1N E1 UN'AUTORITÀ' MONDIALE NEL CAMPO F1NANZIARIO E MONETARIO.  VIENE CONSIDERATO UNO DEI MASSIMI ESPERTI MONDIALI DI POLITICA MONETARIA ED E' PROFES­SORE DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI ALL'UNIVERSITÀ' DI YALE. FA PARTE ANCHE DELLO STAFF DIRIGENZIALE DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE.

IL VOLUME INIZIA, SOFFERMANDOSI,COME ABBIAMO VISTO, SUGLI ASPETTI EVOLUZIONISTI DEL SISTEMA MONETARIO FACENDO AMPIO RIFERIMENTO ALL'EVOLUZIONISMO TEILHARD1ANO: "l'avvenire e figlio del passato.  l'evoluzione passata traccia chiaramente le linee generali della futura evoluzione del sistema. nel campo monetario - come in ogni altro campo - l'evoluzione dell'umanità è caratcerizzata e guidata dagli sforzi del­L'UOMO..." (cit. pag. 14).  ancora: "ma non diciamo altro sul 'passato.  volgiamoci all'avvenire" (pag. 15).

"lE crisi del sistema continueranno ad essere - domani come ierI - il motore principale per non dire in pratica indispensaBILE  delle riforme di istituzioni con­tinuamente superate dal rapido sviluppo della storia, dall'esplosione della popola­ZIONE, della produzione, degli scambi e delle comunicazioni, in un pianeta che, per RIPRENDERE UN'ESPRESSIONE DI TEILHARD DE CHARDIN " SI RIPIEGA  SEMPRE PIÙ SU SE STESSA1” (ciT. PAG. 19)

PIERRE TEILHARD DE CHARDIN AVEVA INFLUENZATO FINO AD OGOl VARIE DISCIPLINE, COMPRESA QUELLA ECONOMICA E POLITICA; MA ANCORA NON ERA MAI CAPITATO DI TROVARLO "IN MEZZO ALLE MONETE E ALLE BANCHE".

TRIFFIN, DOPO AVER PASSATO IN RASSEGNA TUTTI ! PROBLEMI "TECNICI" DEL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE E DOPO AVER PROSPETTATO ALCUNE SOLUZIONI, CONCLUDE LA SUA OPERA: "Il futuro dell'uomo si evolve inevitabilmente dal suo passato. l'evoluzione futura del sistema monetario internazionale porterà quindi sImilmente il segno deglI avvenimenti del passato e di quelli attuali (Cit. pag. 166).

"la sostituzione delle riserve fiduciarie nazionali con riserve fiduciarie in­ternazionali dovreBBe essere similmente considerata come un aspetto dell'adeguamento delle precedenti istituzioni, tribali, feudali e nazionali di controllo alle realta' in movimento di un mondo sempre pIU’ INTRapendente. entrambi i fenomeni dovreBBERO essere considerati in una prospettiva storica più vasta: la lunga marcia dell'umani­TÀ verso l'unita e verso un migliore controllo del proprio destino" (cit. pag.178)

                                                  

 

 
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RIFLESSIONI TEILHARDIANE

"  La verità non è asltro che las coerenza totale dell'Universo in rapporto ad ogni suo punto.  Perchè dovremmo mai avere in sospetto o sottovalutare tale coerenza, per il solo fatto che siamo noi stessi gli osservatori?  Si continua ad opporre una certa illusione antropocentrica a una certa realtà obiettiva.  E' una distinzione illusoria.  La verità dell'Uomo è la verità dell'Universo per l'Uomo, cioè sempliceemente,  la Verità "   

                                                                                                                                                          

 

" Senza che si possa dire per ora in quali termini esatti, ma senza che vanga perduto un solo frammento del dato, sia rivelato che definitivamente dimostrato, sul problema scottante delle origini umane, l'accordo si farà senza sforzo, a poco a poco, tra la Scienza e il Dogma.  Intanto, evitiamo di respingere anche il minimo raggio di luce, sia da una parte che dall'altra.  La fede ha bisogno di tutta la verità". (da Les Hommes fossiles, marzo 1921) 
 
" Inventariare tutto, provare tutto, capire tutto. Ciò che è in alto, più lontano di quanto è respirabile, e  ciò che è in basso, più profondo della luce.  Ciò che si perde nelle distanze siderali, e ciò che si dissimula sotto gli elementi... Il sole si alza in avanti... Il Passato è una cosa superata...  La sola scoperta degna dei nostri sforzi è come costruire l'Avvenire". (La découverte du passé, 5 settembre 1935)
 

"...Si potrebbe dire che oggi, come ai tempi di Galileo, ciò che più occorre per percepire la Convergenza dell'Universo, non è tanto la scoperta di fatti nuovi (ne siamo accerchiati, da restarne accecati) quanto un modo nuovo di guardare e accettare i fatti.

Un nuovo modo di vedere, connesso con un nuovo modo di agire: ecco ciò di cui abbiamo bisogno...  Dobbiamo prendere posizione e metterci all'opera, presto-subito " (La Convergence de l'Univers,23 luglio 1951)

 
"  Chiniamoci dunque con rispetto sotto il soffio che gonfia i nostri cuori per le ansie e le gioie di "tutto tentare e di tutto trovare".  L'onda  che sentiamo passare non si è formata in noi stessi.  Essa giunge a noi da molto lontano, partita contemporaneamente alla luce delle prime stelle.  Essa ci raggiunge dopo aver creato tutto lungo il suo cammino.  Lo spirito di ricerca e di conquista è l'anima permanente dell'Evoluzione" (Il Fenomeno Umano 1940)
 

" ...Sento, come chiunque altro, quanto sia grave per l'Umanità il momento che stiamo attraversando...  E tuttavia un istinto, che si è sviluppato al contatto con il grande Passato della Vita, mi dice che la salvezza per noi è nella direzione stessa del pericolo che ci spaventa tanto...  Come viaggiatori presi nel flusso di una corrente, vorremmo tornare indietro.  Manovra impossibile e fatale.  La nostra salvezza è più in là, oltre le rapide.  Nessun ripiegamento. Ma una mano sicura al timone, e una buona bussola..." ( Esquisse d'un Universe personnel, 4 maggio 1936) 

 
" L'Energia diventa Presenza...  Sembrerebbe che un solo  raggio di una tale luce, cadendo come una scintilla in qualsiasi punto della Noosfera, dovesse provocare un'esplosione abbastanza forte da incendiare e rinnovare quasi di colpo la faccia della Terra. Allora, come è possibile che, guardando attorno a me, è ancora tutto inebriato di ciò che mi è apparso, io mi trovi pressochè solo della mia specie?  Solo ad aver "visto"?...  Incapace, quindi, quando me lo si chiede, di citare un solo autore, un solo testo, in cui si riconosca, chiaramente espressa, la meravigliosa "Diafania" che, per il mio sguardo, ha trasfigurato tutto ?"  (Le Christique, marzo 1955) 
 
....IN QUESTA APERTURA VERSO QUALCHE COSA CHE SFUGGE ALLA MORTE TOTALE, L'EVOLUZIONE E' LA MANO DI DIO CHE CI RICONDUCE A  LUI . ( La Biologie, poussee à fond,peut-elle nous  conduire à èmerger dans le transcendant?  Maggio 1951)
 

Di colui che pronuncerà queste parole nell'Aeropago, ci si burlerà come d'un sognatore e lo si condannerà. "Il senso comune lo vede, e la scienza lo verifica: nulla si muove", dirà un primo Saggio. "La filosofia lo decide: nulla può muoversi", dirà un secondo Saggio.  "La religione lo proibisce: nulla si muova", dirà un terzo Saggio. Trascurando questo triplice verdetto, "colui che ha visto" lascerà la piazza pubblica, e tornerà nel seno della Natura ferma e profonda. Là, immergendo lo sguardo nell'immensa ramificazione che lo sorregge e i cui rami si perdono molto lontano al di sotto di lui, in mezzo all'oscuro Passato, egli colmerà ancora una volta la sua anima della contemplazione e del sentimento d'un moto unanime e ostinato, inscritto nella successione degli strati morti e nella distribuzione attuale di tutti i viventi. -Volgendo allora lo sguardo al di sopra di lui, verso gli spazi preparati per le nuove creazioni, egli si consacreà corpo e ed anima, con fede rinsaldata, a un Progresso che trascina e spazza via persino coloro che non ne vogliono sapere. E, con tutto il suo essre fremente di ardonre religioso, lascerà salire alle proprie labbra, verso il Cristo già risorto ma ancora imprevedibilmente grande, questa invocazione, sommo omaggio di fede e d'adorazione: "Deo ignoto" [Al Dio ignoto] (L'avenir de l'homme, note sur le Progrès, 10 agosto 1920, Le Seuil, pp. 35-37)

 

" Adesso che, attraverso tutte le vie dell'esperienza, l'Universo comincia a crescere fantasticamente ai nostri occhi è ceramente giunta l'ora per il Cristianesimo di destarsi ad una consapevolezza precisa di ciò che il dogma dell'Universalità di Cristo, trasposto in quelle nuove dimensioni, suscita di speranze pur sollevando al tempo stesso certe difficoltà.

Speranze, certo, poichè, se il Mondo diventa così formidabilemte vasto e potente, vuol dire che il Cristo è ancor ben più grande di quanto noi pensassimo.

Ma le difficoltà, poichè, alla fin fine, come concepire che il Cristo s'"immensifichi" secondo le esigenze del nostro nuovo Spazio-Tempo senza simultaneamente, perdere la sua personalità adorabile e, in qualche modo, volatilizzarsi?

Ed è qui che risplende la stupenda e liberatrice armonia tra una religione di tipo cristico e un'Evoluzione di tipo convergente (Le Cristique, 1955)

 

" Nel Cuore della Materia.

   Un Cuore del  Mondo,

    Il Cuore d' un Dio"

        (da Le  Coeur de laMatiere, 30 ottobre 1950)

 
" Nella peggiore delle ipotesi, se ogni possibilità futura di parlare e di scrivere si chiudesse davanti a me, mi rimarrebbe, con l'aiuto di Gesù, quella di compiere questo gesto, affermazione e somma testimonianza della mia fede: scomparire,m inabissarmi in uno spirito di Suprema Comunione con le forze  cristiche  dell'Evoluzione  (da Note di esercizi spirituali, 22 ottobre 1945) 
 
 
 

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