Ma il cuore della donna ha uno strano
odore che i santi chiamano profumo:
ed è il profumo del dolore.
Alda Merini
Non voglio trasformarmi in ciò che non sono per piacere di più. Voglio piacere a chi sa apprezzare ciò che sono. Che mi accetti come sono senza se`senza ma`... Semplicemente me stessa..
ALDA MERINI
Tu mi vedi che io dormo sola e sai bene che sono proprio io. Un pò forte un pò irriguardosa, sono lo spillone che ogni tanto ti punge le calcagna. Tu mi prendi per una vigna di uve mature ma non sono dolce, tu mi credi una maestra d'amore e intanto non mi dai neanche un bacio.
Alda Merini
LA MIA UNICA
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno;
mi sembra la soluzione più sensata.“
– Charles Bukowski-
Nel Destino di ogni uomo,puo` esserci
una fine fatta solo per lui:
Si chiama: Disperazione
(Victor Hugo)
ANIMA
Cio` che puo` accadere a qualcuno
Puo`
accadere a chiunque.
La tranquillita`/serenita`
un bene tanto vacillante
che se non ci prendiamo attentamente
Cura della Nostra Anima
E` sempre pronta a scivolare
E`
riaverla non e` facile
(L.A.Seneca)
Tratto dal libro:
" La tranquillita` dell` Anima"
L` anima bisogna darla solo a chi e` in grado
di averne cura e non di distruggertela
ma la vita non ` un programma
Accade che sia proprio
la persona di cui ti fidi che ami
che te la distrugga..
Ci vuole poco..
Alla fine, scoprirai che quel qualcuno eri tu
(R. Bach)
Fra tutti i demoni la donna è il più forte
. Perché il diavolo ti tenta,
lei invece non ti lascia scelta.
Vincenzo Cannova
ALESSANDRO BARICCO
Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata
e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono
che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule:
a migliaia di chilometri da quell'immagine
, da quel suono, da quell'odore.
Alla deriva.
< Castelli di Rabbia>
La parte più intima di una donna non l’avrai mai mentre la spogli, l’avrai mentre l’ascolti.
CHARLES BUKOWSKI
Mi hanno piantato dentro
così tanti coltelli che
quando mi regalano
un fiore all'inizio
non capisco
neanche cos'è
. Ci vuole tempo."
FRIDA KAHLO
Vorrei solo essere lì dove sei tu.
Vorrei solo fidarmi di te
ed amarti e stare con te.
Solo con te, dentro di te
, intorno a te,
in tutti i posti concepibili ed
in quelli inconcepibili
. Mi piacerebbe essere lì
dove ci sei tu.
Frida Kahlo
Boris Pasternak
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IL GRANDE PAPA & MADRE TERESA DI CALCUTTA
I Loro messaggi d` Amore
NOn Moriranno Mai....
Vivranno in Eterno
EMOZIONI
E di notte passare con lo
sguardo la collina per scoprire
dove il sole
va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo
a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
UN SORSO
Victoria Frances
Ancora un piccolo sorso
del tuo rosso e dolce sangue
bagna le mie secc...he labbra
scivolando nella gola.
Gli occhi mi si chiudono
come se volessero gustare
anche loro questo sapore
che riesce a darmi vita.
Sorseggio lentamente
queste piccole gocce
assaporandole col cuore
immagini si rifletton nella mente.
Come luci danzanti
nell'oscurità della notte
mi fanno ancora sorridere
e lacrimar di gioia.
« Ah sì, è la vita che finisce / Ma lui non ci pensò poi tanto, / anzi si sentiva felice / e ricominciò il suo canto... »
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Adriano Celentano: "Lucio, amico caro di tutti. Da oggi il mondo sarà più buio. e penso che poeti come te non dovrebbero mai morire. Il distacco umano da uomini e artisti grandi come sei stato e sei, ci coglie sempre impreparati. Ci mancherà tutto di te. Anche i momenti di eroica fragilità che contribuivano a renderti sempre più grande. Ti volevo e ti voglio bene". Solo una frazione di tempo ci divide da Coloro che Amiamo |
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L` Urlo di Munch
Post n°311 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da blackrose04
Edvard Munch, L'urlo, 1885/ l'urlo rappresenta tutta l'angoscia interiore che l'uomo può provare...cerca di gridare cerca di comunicarla ma nessuno se ne accorge utta l'angoscia urlata e il dolore espulso dall'anima nn fa altro che dissolversi nelle speci di vortici che fanno da sfondo... Il Dipinto si trova nel museo di Oslo. ........................................................... L a pesantezza della solitudine interiore è un po’ come la morte, si può dimenticare ma non cancellare . - La difficoltà più grande è vincere la solitudine interiore che spesso riemerge con un carico di tristezza difficilmente gestibile. - Tutta la vita di MUNCH è stata segnata dal dolore e dalle sofferenze sia per le malattie che per i problemi familiari e quindi anche dalla solitudine come mancanza di oggetti d’amore. - E della solitudine Munch aveva una gran paura che riusciva a vincere soltanto nel momento in cui dipingeva le sue opere che diventavano un momento di liberazione dal male di vivere. - Per ciò risultavano incomprensibili ai più e solo il sorgere dell’espressionismo rese sempre più comprensibile la sua opera. - E al pari di altri pittori espressionisti fu anche perseguitato dal regime nazista che dichiarò la sua opera “ARTE DEGENERATA” - Degenerata , forse ma, dall’angoscia esistenziale , dalla crisi dei valori etici e religiosi,dalla solitudine umana , dall’incombere della morte, dalla incertezza del futuro, dalla disumanizzazione di una società borghese militarista. - Nell’opera di Munch sono rintracciabili molti elementi della cultura nordica di quegli anni, soprattutto letteraria e filosofica: dai drammi di Ibsen e Strindberg, alla filosofia esistenzialista di Kierkergaard e alla psicanalisi di Sigmund Freud. - Da tutto ciò egli ricava una visione della vita permeata dall’attesa angosciosa della morte. - Nei suoi quadri vi è sempre un elemento di inquietudine che rimanda all’incubo. - Ma gli incubi di Munch sono di una persona comune, non di uno spirito esaltato come quello di Van Gogh il quale venne considerato “il pittore malato”per eccellenza soffrendo di paranoia di allucinazioni e crisi epilettiche e arrivando persino,dopo una violenta discussione , a tagliarsi l’orecchio sinistro per poi regalarlo ad una prostituta. - E così nei quadri di Munch il tormento affonda le sue radici in una dimensione psichica molto più profonda e per certi versi più angosciante. - Una dimensione di pura disperazione che non ha il conforto di nessuna azione salvifica, neppure il suicidio. - L’URLO ,o anche IL GRIDO è proprio il simbolo dell’angoscia e dello smarrimento che segnano tutta la vita del pittore norvegese . - La scena rappresenta un’esperienza VERA della vita dell’artista. - Così descrive la scena lo stesso Munch: - “Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura….e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.”…….”Un grido forte, terribile, acuto, che mi è entrato in testa, come una frustata…..Anch’io mi sono messo a gridare, tappandomi le orecchie, e mi sono sentito un pupazzo, fatto solo di occhi e di bocca, senza corpo, senza peso, senza volontà, se non quella di urlare, urlare, urlare….. . - Ma nessuno mi stava ascoltando: ho capito che dovevo gridare attraverso la pittura, e allora ho dipinto le nuvole come se fossero cariche di sangue, ho fatto urlare i colori!!!!” - L’artista, quindi, ci offre il ricordo, lo scatto di quel momento per lui inspiegabilmente terrificante attraverso i suoi occhi. - Filtra il reale attraverso il suo stato d’animo, la sua intima sofferenza, il pesante tanfo della paura. - I colori del tramonto perforano la sua sensibilità con violenza mentre la bocca spalancata sembra emettere suoni che sconvolgono il paesaggio,con delle linee curve, ma non la strada, l’unica consigliera e amica dell’uomo, testimonianza della freddezza di talune persone. - L’associazione delle linee ondulate con le linee diagonali crea un senso di dinamicità che provoca tensione nell’osservatore. - Il volto deformato sembra un teschio, anche il corpo sembra essere privo di colonna vertebrale. - Munch parla con il suo linguaggio unico e drammatico dell’impotenza dell’uomo di fronte alla supremazia della natura, di fronte alla quale siamo piccoli ed inequivocabilmente soli. Solitudine & follia....e indifferenza dell persone..... Triste ma Vero....... |
Si spogliò mostrandomi le sue nudità
. Io accesi una sigaretta e le dissi:
“ Non cercare di sedurre il mio corpo,
ma la mia mente”.
Si rivestì e mi parlò di sé.
Fu il preliminare più intenso
e soddisfacente della mia vita.
Charles Bukowski