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HAMMAMET VERGOGNA ROSSA


HAMMAMET - In una giornata di sole, tra palme, datteri e uomini dalla pelle scura, Craxi al secolo Bettino si è rifugiato all'alba della seconda repubblica, balorda e peggiore della prima. In una terra che è sempre stata oggetto dei suoi pensieri, ha trovato riparo, sentendosi straniero in casa, dove volontariamente, per evitare l'ignobile e voluta macchinazione politica in cui la sua sinistra, i suoi Compagni, i ROSSI che in lui avevano l'unico uomo che potesse risplendere di luce propria, decide di trascorrere i suoi ultimi anni evitando le patrie galere in cui i suoi nemici del PCI volevano sbatterlo. Cocente e quanto mai avvilente per i compagni, la cerimonia che ha coinciso con il settimo anniversario della morte dello stagista, infatti il presidente nonche suo amico Ben Alì in segno di rispetto e di affetto per il vecchio amico gli ha dedicato un viale di palme, nella parte piu bella della città.
"Avenue Benedetto (Bettino) Craxi", è il titolo riportato su questa lastra di marmo azzurro con scritta in bianco, scoperta oggi durante la cerimonia a cui partecipavano il ministro dell'Interno tunisino, della figlia di Craxi, Stefania, assidua sostenitrice del padre, nonchè presidente della Fondazione Craxi, il figlio Bobo, sottosegretario agli Esteri, e delegazioni di Forza Italia, Udc, e solo ed unicamante l'Udeur per la sinistra. Boselli, nella sua plenaria confusione, ritiene che, occorrerebbe un raduno della sinistra, completa dei querciaioli, sulla figura di Stefania, che invece durissima e senza peli sulla lingua ribatte chiedendosi il perche dell'assenza del Unione tutta, ad ossequiare la memoria di Craxi. Di certo è uno degli atti piu scomodi che la sinistra forcaiola e vendicativa deve
affrontare, quello, della memoria di Craxi, oltre a ridestare, in un momento di spaccature profonde in un governo sempre ostaggio di partitucoli estremisti, rancori sempre piu grandi. L'unico esponente dell'esecutivo presente oggi, commenta amaramente Stefania, è il sottosegretario agli Esteri, Bobo Craxi, ma capisco la loro assenza perche si vergognano. Silvio Berlusconi ha inviato ad Hammamet, in sua rappresentanza, Fabrizio Cicchito, ma dall'Italia non ha voluto evitare di bacchettare sonoramente ancora la sinistra " La sinistra ha rinnegato uno dei suoi uomini migliori che andava eliminato dalla scena perche aveva vinto la lunga battaglia contro il PCI, ora sta a noi di Forza Italia raccogliere e portare avanti la sua eredità riformista. Cicchitto, " Qui sono presenti gli eredi della tradizione socialista e democristiana, non quelli del comunismo perché provano ancora rimorso". Le paroli piu scottanti restano di sicuro quelle di Stefania, "Vedo che non si sono voluti chiamare socialisti allora il mio consiglio e che non si definiscano, almeno per questa generazione, nemmeno riformisti". L'Udc di Casini e L'Udeur di Mastella nel ritrovatisi ai piedi di quella tomba, specifica oggi, il loro intento di chiudere un periodo di veleni e di giustizialismo che pervade e avvelena la sinistra, anche se i pochi superstiti del PCI nonostante la fusione in un partito riformista e democratico continuano ad avere sempre le idee staliniste basate su lagher e Siberia. Fa eco a tutto questo la polemica scoppiata in Italia per via dell'ipotesi di intitolare una strada a Craxi nel suo paese. Antonio Di Pietro, dall'alto della sua cultura e conoscenza del diritto afferma il suo NO. Una decisione del genere, dice, umilierebbe i cittadini onesti". Durissima la replica di Bobo: "Di Pietro è un coniglio, quando Prodi disse che si doveva fare stette zitto e oggi offende un paese amico dell'Italia". In un cimitero a due passi dal mare con lo sguardo
rivolto verso la sua amata Italia è sepolto e riposa, ora finalmente in pace, Bettino Craxi, lontano da chi ignobilmente ha goduto dei suoi privilegi e poi l'ha avvolto nel solito libro delle vendette, rosso come il colore della vergogna. Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!Scritto da:il.corsaro.nero