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''Trash People'' a Roma


 Dal 21 marzo un installazione di Ha Schult, uno dei maggiori esponenti dell'Action Art, ha invaso Piazza del Popolo; mille sculture dalla forma e altezza umana saranno schierate fino al 29 marzo per ricordarci ( come afferma l'artista tedesco nel suo sito) che '' produciamo spazzatura e siamo spazzatura''. Le statue, infatti sono composte da materiale di scarto e rifiuti quotidiani compattati e sono in giro per il mondo dal 1996 ( lo saranno fino al 2008 ) per diffondere il loro messaggio sociale. Sono state presentate per la prima volta a Xanten, hanno soggiornato in luoghi come la Defense di Parigi, la Piazza Rossa di Mosca, la Grande muraglia cinese, e la loro ultima tappa sarā l'Antartide. Un' invasione pacifica quella degli ''uomini spazzatura'' ma dal forte impatto emotivo, provoca reazioni forti, contrastanti, anche offensive, ma scuote gli animi. In un paese come il nostro, dove lo smaltimento dei rifiuti č ancora ' emergenza' in alcune zone, questa tappa dei Trash People costringe a ' pensare'. Ed in una civiltā, dove il problema dell' ''e-waste'' ( rifiuto elettronico) non č ancora stato risolto, se non imbarcandolo e spedendolo in Cina, India, Pakistan, dove viene riutilizzato e riclicato senza tanti controlli, nonostante ci siano delle disposizioni ( come quella europea, ad esempio) che impongono ai produttori la responsabilitā dello smaltimento degli apparecchi elettronici, l opera di Schult ci ricorda che di noi rimarrā solo la forma, il contenuto sarā spazzatura!
la foto č di FotoraccontareScritto da: occhiverdetevere