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Cogne ultimo atto!!!


 La storia della tragedia di Cogne è ormai a conoscenza di tutti, i particolari, le
registrazioni, le tesi accusatorie e della difesa, tutto il contrario di tutto.Un susseguirsi d’eventi che hanno fatto di questa tragedia un caso nazionale dividendo l'opinione pubblica tra colpevolisti e innocentisti, tutti si sono basati sull'emozione dell'evento che era stato preceduto da tanti casi simili, tragedie che han visto coinvolti bambini e mamme in una vera follia omicida. Da uno studio fatto dall'avvocato della difesa, Paola Savio, risulta una verità pesante: su 89 figlicidi esaminati, le mamme hanno accoltellato, gettato dal balcone, soffocati e annegati i figli ma, mai nessuna ha avuto la forza di massacrare il capo di un bambino in tenerissima età ed in oltre su 89 casi, 65 confessioni, 17 suicidi e solo tre casi in cui le mamme hanno negato le colpe, di questi tre casi una assolta e due ancora in fase di giudizio.Il dramma avviene a Cogne un paesino che ora conosce ogni italiano, esente, se non per un unico evento di sangue, da delitti d’ogni genere o natura, quindi le forze dell'ordine, di primo impiego, non avevano una preparazione aggiornata per affrontare un evento simile. A dimostrazione di questo, vediamo che, la scena del crimine è stata inquinata da segni, impronte o qualsivoglia cosa abbia potuto modificare le prove e la scena stessa del delitto.Nei primi momenti sono entrati i Carabinieri, i soccorritori, amici e vicini.Aosta, una Procura che nel giro di poche ore si è ritrovata nei TG e giornali di tutta Italia e ha svolto il suo compito tra polemiche e tesi basate sul convincimento iniziale che la Franzoni fosse l'unica assassina possibile, a supporto c'è che, fin dall'inizio, la procura è stata accusata dalla difesa della Franzoni di aver condotto le indagini in un unico verso.Nel primo processo la condanna è durissima.... 30 anni. In un processo penale la prima cosa essenziale è la prova, per prova s'intende la possibilità concreta di dimostrare l'esistenza di determinati fatti anche, mediante la dimostrazione dell'esistenza d’altri eventi da cui trarre l'esistenza di fatti giuridicamente importanti che si vuole dimostrare.Al concetto di prova è legato quello dell'onere della prova, che è a carico di chi intende dimostrare l'avvenuto fatto giuridico.Sono oggetto di prova i fatti che si riferiscono all'imputazione, alla punibilità e alla determinazione della pena o della misura di sicurezza. Prove che nel castello accusatorio lasciano pensare perché, più che prove, sono convincimenti basati su interpretazioni di determinati comportamenti della Franzoni o della sua famiglia definita "clan" dal pg Vittorio Corsi.Interpretazioni, prese anche dal Maurizio Costanzo show, " ho pianto troppo", che se letta in modo interrogativo ha un senso ma se letta come un’affermazione ne ha un altro, convincimento dell'accusa è "il caso medianico", messo su dalla Franzoni con l'intento di coinvolgere l'opinione pubblica dalla sua parte... a sua difesa.Isabella De Martini, psicologa, per richiesta dell’avv. Taormina esegue una perizia sulla Franzoni, e in merito dice: " ho visitato la Franzoni a lungo, dopo aver analizzato gli atti del processo. Sono stata con lei 10 ore". Lascio a chi legge ogni libera valutazione in merito!!!In aggiunta a questa perizia dobbiamo considerare quelle fatte, da esperti del settore, tramite l'utilizzo delle registrazioni video dove è ripresa la Franzoni in determinati talk show..........!!!L'avvocato Taormina... è l'indiscusso gladiatore di questa vicenda, che ha sconvolto le procure in tutti i modi possibili, creando attorno alla vicenda clamore su clamore e ponendo tutti i partecipanti in una situazione a limite della tensione, ma... l'avv.Taormina sa quello che fa.L'arma del delitto è ancora incerta, si naviga tra un mestolo, un sabot, un pentolino e diavolerie varie, ma senza mai aver trovato l'arma usata per sfondare il cranio di quest’esserino.Manca il movente, manca l'arma del delitto e a questo punto il pg Vittorio Corsi, che mi sa tanto di Grande Inquisitore, comincia a parlare di una teoria, lo stato crepuscolare, e della famiglia che protegge come uno scudo Annamaria... quasi a voler far apparire la famiglia d’Annamaria come la "famigghia". Mi chiedo chi di noi non proteggerebbe a torto o a ragione la propria sorella, mamma, padre o fratello.Caratteristiche di questo " stato crepuscolare" sono: a) esordio fine ed improvviso; b) durata variabile da poche ore a diverse settimane; c) manifestazioni di atti violenti inattesi o scoppi emotivi nel corso di un comportamento altrimenti tranquillo.Ancora.... "Nel contesto legale è importante dimostrare: a) che si siano verificati episodi analoghi con comportamenti inspiegabili prima di quello che è in giudizio; b) altre evidenze oggettive di malattia fisica o mentale" (Sims, 1992, p.36). I punti a e b del contesto legale..... non sono stati dimostrati.La difesa della Franzoni è affidata, in ultimo atto ad un avvocato d'ufficio, Paola Savio, immediatamente soprannominata "caterpillar" o come " l'anti Taormina", hem hem già l'anti Taormina... sta di fatto che, l'avvocatessa, nel giro di un mese legge e studia in ogni dettaglio migliaia e migliaia di pagine dei processi che interessano la Franzoni . Di Lei, il pg Vittorio Corsi, dice " Ora la Franzoni è in buone mani" non avendo più a difenderla "il grande assente" come, il pg, chiama l'avv.Taormina.E' mio personale convincimento è che "il grande assente" non sia poi tanto assente, come tutti vogliono credere ma, regista silenzioso e attento all'evitare in questo momento particolare clamore che indispone i giudici, tant'è che l'avv Paola Savio con toni più dimessi attacca il pg Corsi: " Signor procuratore, la storia di Samuele testone, testardo, cocciuto fino al punto da far perdere il senno alla madre è come la leggenda d’Annamaria parente della moglie di Prodi" una bufala.Al Presidente del Tribunale che nervosamente dice: "Io non tollero che stia nei servizi genici che sono fatti per altro, E invece mi dicono che in questo momento è nei bagni", sempre l'avv. Paola Savio, con fermezza ribadisce che la visione di determinate fotografie del povero Samuele, con il cranio sfondato, sono pesanti e devastanti per i genitori e anche se, la Franzoni abbia, come sostenuto dal Presidente del Tribunale, fatto di tutto in questi processi di certo almeno l'evitargli le foto non è di nessuna pregiudiziale per l'andamento del processo. I genitori di Samuele rientrano e siedono in silenzio dietro il monitor su cui proseguono le immagini dello scempio.... Chiude la sua difesa con una verità pesante che dovrebbe far riflettere in tanti..... " La Franzoni è innocente ricordatevi di Erba".... e ricordatevelo tutti!!! Cogne un processo nato male che finirà peggio, inficiato da un opinione pubblica che vede nella Franzoni l'unica colpevole e che, ove fosse assolta, comunque, rimarrebbe colpevole di aver lasciato solo Samuele per accompanare l'altro figlioletto al pulmino, in un ambiete che, descritto da tutti, rimane un oasi di tranquillità e pace.La difesa è sacra, ed è tale anche la figura dell'imputato fin quando non è riconosciuto colpevole con sentenza passata in giudicato e questo, alcuni pubblici ministeri, oltre che la stampa e l'opinione pubblica, certe volte tendono a dimenticarlo. Ulteriore compito della difesa è quello di far rispettare questo diritto.... con tutti i mezzi (leciti) a disposizione.In Italia esistono 3 gradi di giudizio:-processo-appello-cassazionesuperati questi 3 gradi la sentenza passa in giudicato.  Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!Scritto da: il.corsaro.nero