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Un occhiata al mondo giovanile.


Stragi del sabato sera, piccoli piromani in crescita, consumatori sempre più assidui di droghe o di alcool…si moltiplicano le allarmanti notizie sul comportamento di molti adolescenti. Mi sono messa a cercare il perché. Cosa spinge alcuni giovani (e non altri) ad assumere comportamenti nocivi per la propria e l’altrui salute???Ho letto e sentito più volte che la causa di comportamenti di questo tipo viene attribuita alla famiglia, alla cattiva compagnia, ecc… Verissimo e giustissimo. Queste, che tecnicamente si chiamano fattori/variabili contestuali (Petrillo, 2004), hanno una forte incidenza sulla messa in atto o meno di comportamenti rischiosi soprattutto durante l’adolescenza che è un periodo in cui predominano il desiderio di ribellione alle regole familiari e una forte volontà di ad uniformarsi al gruppo di appartenenza, il branco.Tuttavia troppo facile sarebbe se la questione si esaurisse qua!! Uno stile educativo opportuno basato su sani valori, buone compagnie, frequentazioni di ambienti giusti e un opportuna e vigile quanto discreta presenza di adulti…. Sarebbe già molto…. ma mi spiace non è tutto!!! Ogni adolescente, in quanto persona, ha la sua personalità e spesso è proprio il modo in cui questa si articola a determinare (ovvio insieme a tutto quello di cui sopra!!!) lo sviluppo o meno della voglia di mettere in atto comportamenti non proprio salutari (Zani e Cicognani, 2004). Se livelli elevati di Sensation seeking (un tratto di personalità caratterizzato dalla ricerca di esperienze e sensazioni diverse, nuove e intense e dalla volontà di correre rischi fisici, sociali, legali e finanziari per il solo gusto di farlo; Zukerman, 1979) predispongono alla messa in atto di comportamenti rischiosi lo sviluppo di un buon senso di autoefficacia e di autostima – solo per citarne alcune – sembrano caratterizzare quei giovani che poco o punto hanno a che fare con la droga, l’alcool e compagnia bella…In conclusione quindi cosa può o non può fare quel genitore e/o quell’insegnante per far si che il proprio figlio o il proprio alunno non finisca per fare qualcosa di veramente dannoso?? Una ricetta standard, purtroppo, non l’ho trovata. Se giovano un’educazione appropriata e la frequentazione di “buone” compagnie,  ancora più importante è garantire a questi giovani gli strumenti per sviluppare al meglio tutto ciò che di positivo può esserci in loro: la personalità non si sceglie e il comportamento nn sempre si può prevedere o condizionare, ma il tutto può, quantomeno, essere “plasmato”!!!Come possa un genitore riuscire in tutto ciò: questo è un altro discorso…. Scritto da: zizzola1