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Voci dal Palazzo.Turigliatto, esempio di coerenza. La Rame prenda esempio.


TURIGLIATTO (Misto-SC). Presidente, intervengo solo per precisare la mia posizione rispetto al dibattito in Aula. Nella discussione sulla finanziaria ho avanzato una serie di proposte, chiaramente alternative all'asse della finanziaria proposta al Governo e naturalmente anche alle concezioni economiche e politiche della destra. Credevo e credo che, dopo l'iniqua manovra dello scorso anno, fosse necessario intervenire contro i privilegi fiscali permanenti alle imprese e ridurre fortemente le spese militari per risarcire i lavoratori e le classi più deboli. Non è stato così. Non è così, anzi. Prendo atto che questo mio tentativo non ha avuto successo e che i miei emendamenti fondamentali sono stati respinti dalla maggioranza a rigetto di una vera stabilizzazione del lavoro precario, che avrà un colpo mortale con il protocollo sul welfare, a rigetto del recupero del fiscal drag, e della tassazione delle rendite; per non dire del finanziamento dei CPT, del Vertice del G8 in Sardegna e persino del mantenimento dei privilegi fiscali alla Chiesa, dando un ulteriore grave colpo alla laicità dello Stato. La mia posizione politica, quindi, è molto netta. Sono all'opposizione da sinistra a questo Governo e a questa maggioranza. Naturalmente sono più che mai distante dall'opposizione di destra. A questo punto mi sottraggo a qualsiasi manovra politicista, al mercato, altro intrigo di palazzo che ho visto in questi giorni. Per questo considero esaurita la mia battaglia su questa finanziaria e abbandono il proseguo dei lavori dell'Aula e del voto naturalmente sulla finanziaria stessa. È compito di chi condivide questa politica garantire questa maggioranza. Non è il mio caso.  (Intervento del 14/11/07)  Scritto da: unamicoincomune