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Fare il medico o fare l'amore??


Non posso più lavorare. Sono un dottore e sono, contemporaneamente, sessualmente attiva, quindi nada… non posso esercitare!!! Questa la conclusione, ilare nella sua drammaticità, che si potrebbe trarre dal tristemente noto caso mediatico scoppiato in seno al Grande Fratello 8 e che ha visto protagonisti il simpatico milanese Roberto – “il cummenda” - e la seducente Lina, medico napoletano. Anzi no!! Il vero protagonista è quel gioco sessuale tra i due, i cui dettagli non sono sfuggiti all’occhio vigile della telecamera del Grande Fratello, ai milioni di sguardi incuriositi dei telespettatori ne, tanto meno, ai responsabili dell’ordine dei medici di Napoli. Proprio questi ultimi, giudicando il comportamento agito da Lina (la “pippa” in questione!!) offensivo/lesivo nei confronti dell’immagine e della deontologia professionale, hanno deciso di deferire la giovane. Anche se la prima ipotesi di radiazione dall’albo è stata, dagli stessi medici, rivista in favore - e si fa per dire - di un più “semplice” provvedimento disciplinare, restano aperti alcuni interrogativi. E’ davvero giusto penalizzare professionalmente una persona sulla base di atteggiamenti e comportamenti esibiti in contesti extra lavoro? Entro quali limiti un comportamento personale può o, viceversa, non può essere ritenuto consono all’etica e alla deontologia professionale?
 Ardua la sentenza!!! Premettendo che credo fortemente nella libertà di pensiero e di azione, mi trovo a costatare che, volente o nolente, quando ciascuno di noi acquisisce giuridicamente e moralmente una professionalità (medico, avvocato, psicologo, biologo, giornalista, ecc…), tale modus operandi dovrebbe essere calzato come un abitino da non togliere mai, accessori inclusi!! Il codice deontologico di una professione ha proprio la funzione di “guidare” i comportamenti di coloro che la esercitano e, almeno nel mio, sono chiari e continui i riferimenti ad un comportamento che tenga sempre conto del decoro e della dignità professionale e che sia sempre in linea con i principi del codice stesso (Corradini, et al., 2007). Per quanto concerne Lina nel suo comportamento, di fatto, di indecoroso non c’è nulla. Sicuramente l’essere un bravo medico e il saper curare i malati non ha nulla a che vedere con i gusti e i comportamenti sessuali: tutti, bene o male, abbiamo degli interessi extra lavoro e una vita sessuale!! Ciò nonostante, almeno secondo me, a rendere questa situazione quanto mai particolare è la modalità ed il contesto in cui è avvenuta. Un conto è stare in casa propria, protetti da occhi indiscreti….. ben altra faccenda è fare certe cose all’interno della casa del Grande Fratello guardati da milioni e milioni di italiani, collegi e, perché no, pazienti!!! Mah…. Del resto poi, la stessa concezione di libertà sottende la libertà di fare ciò che vuoi ma, soprattutto in certe circostanze, non equivale a “fa la prima cosa che ti viene in mente” (Savater, 1999)…. Della serie, dico io - personalmente parlando - oki la sessualità, il momento di passione in condizionabile, oki tutto…. ma pensa a ciò che fai, come lo fai, dove lo fai e, soprattutto, non scordarti mai chi sei mentre lo fai!!! Scritto da: zizzola1