Non posso più lavorare. Sono un dottore e sono, contemporaneamente, sessualmente attiva, quindi nada… non posso esercitare!!! Questa la conclusione, ilare nella sua drammaticità, che si potrebbe trarre dal tristemente noto caso mediatico scoppiato in seno al Grande Fratello 8 e che ha visto protagonisti il simpatico milanese Roberto – “il cummenda” - e la seducente Lina, medico napoletano. Anzi no!! Il vero protagonista è quel gioco sessuale tra i due, i cui dettagli non sono sfuggiti all’occhio vigile della telecamera del Grande Fratello, ai milioni di sguardi incuriositi dei telespettatori ne, tanto meno, ai responsabili dell’ordine dei medici di Napoli. Proprio questi ultimi, giudicando il comportamento agito da Lina (la “pippa” in questione!!) offensivo/lesivo nei confronti dell’immagine e della deontologia professionale, hanno deciso di deferire la giovane. Anche se la prima ipotesi di radiazione dall’albo è stata, dagli stessi medici, rivista in favore - e si fa per dire - di un più “semplice” provvedimento disciplinare, restano aperti alcuni interrogativi. E’ davvero giusto penalizzare professionalmente una persona sulla base di atteggiamenti e comportamenti esibiti in contesti extra lavoro? Entro quali limiti un comportamento personale può o, viceversa, non può essere ritenuto consono all’etica e alla deontologia professionale?
Fare il medico o fare l'amore??
Non posso più lavorare. Sono un dottore e sono, contemporaneamente, sessualmente attiva, quindi nada… non posso esercitare!!! Questa la conclusione, ilare nella sua drammaticità, che si potrebbe trarre dal tristemente noto caso mediatico scoppiato in seno al Grande Fratello 8 e che ha visto protagonisti il simpatico milanese Roberto – “il cummenda” - e la seducente Lina, medico napoletano. Anzi no!! Il vero protagonista è quel gioco sessuale tra i due, i cui dettagli non sono sfuggiti all’occhio vigile della telecamera del Grande Fratello, ai milioni di sguardi incuriositi dei telespettatori ne, tanto meno, ai responsabili dell’ordine dei medici di Napoli. Proprio questi ultimi, giudicando il comportamento agito da Lina (la “pippa” in questione!!) offensivo/lesivo nei confronti dell’immagine e della deontologia professionale, hanno deciso di deferire la giovane. Anche se la prima ipotesi di radiazione dall’albo è stata, dagli stessi medici, rivista in favore - e si fa per dire - di un più “semplice” provvedimento disciplinare, restano aperti alcuni interrogativi. E’ davvero giusto penalizzare professionalmente una persona sulla base di atteggiamenti e comportamenti esibiti in contesti extra lavoro? Entro quali limiti un comportamento personale può o, viceversa, non può essere ritenuto consono all’etica e alla deontologia professionale?