Idv TivoliNon si può far politica: senza parlare. Non si può governare una città: senza parlare. Non si possono scoprire i problemi, e risolverli, senza parlare. |
PER CHI VUOLE CONTATTARCI:
ITALIA DEI VALORI
Sezione di Tivoli
John Keating
Via Palatina n° 24
e-mail: idvtivoli@libero.it
Telefono: 0774281676
LETTERA A GESÙ BAMBINO
ULTIMI COMMENTI
AREA PERSONALE
- Login
MENU
Questo blog non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato saltuariamente. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge 62 del 7/03/2001
« COMUNICATO STAMPA “TIVOL... | Paraolimpiadi di Londra,... » |
Post n°346 pubblicato il 16 Agosto 2012 da idvtivoli
di ELENA CERAVOLO
L'aumento dell'Imu arriva ad agosto per i tiburtini, con la delibera di giunta che fissa le aliquote definitive da portare all'approvazione del consiglio comunale con il bilancio. L'esecutivo guidato dal sindaco Gallotti, per far quadre i conti, ha puntato su un doppio aggiust
amento al rialzo rispetto alle percentuali-base fissate dal governo: sulla prima casa dallo 4 al 4,5 per mille, sulla seconda da 7,6 a 8,6 per mille.
«Altro che nessun aumento delle tasse locali, come è stato sbandierato finora», ha attaccato l'opposizione, insorta ieri subito dopo la pubblicazione all'albo pretorio del provvedimento. «Votano le delibere relative al bilancio nella settimana di ferragosto - è il manifesto subito preparato dalla coalizione «Tivoli città aperta» che riunisce IdV, Sel, Rifondazione, Verdi, Psi e Reti cittadine - Un tentativo maldestro del sindaco di nascondere lo scomodo aumento delle tasse. Cercano di fare cassa a spese dei cittadini che, al ritorno dalle vacanze, si ritroveranno questa triste sorpresa». Dito puntato pure «sull'affidamento del recupero dell'evasione a una ditta privata che comporterà una sorta caccia alle streghe e un costo aggiuntivo».
Già ieri i partiti di minoranza hanno protocollato una proposta di emendamento per riportare le aliquote Imu al minimo di legge, senza maggiorazioni. «E dire che avevano detto no agli aumenti - hanno denunciato in un comunicato congiunto i consiglieri Andrea Ferro e Patrizio Pastore (Pd), Federico Colia (Idv) e Andrea Napoleoni (Io progetto Tivoli) - Una decisione del genere va ad incidere pesantemente sul reddito delle famiglie tiburtine, già gravemente colpite dalla profonda crisi economica che attraversano importanti settori produttivi del nostro territorio. Per questo motivo chiediamo l'emendamento. Non ci convince la pretesa di giustificare il prelievo fiscale con la necessità di coprire i tagli del Governo centrale. Riteniamo, invece, che occorreva tagliare le spese inutili e riorganizzare le società partecipate in modo da renderle più efficienti e competitive sul mercato. A breve formuleremo anche altre proposte di modifica in ordine alle detrazioni da applicare a favore di nuclei familiari in stato di disagio e a favore di realtà specifiche del nostro territorio».
«Altro che nessun aumento delle tasse locali, come è stato sbandierato finora», ha attaccato l'opposizione, insorta ieri subito dopo la pubblicazione all'albo pretorio del provvedimento. «Votano le delibere relative al bilancio nella settimana di ferragosto - è il manifesto subito preparato dalla coalizione «Tivoli città aperta» che riunisce IdV, Sel, Rifondazione, Verdi, Psi e Reti cittadine - Un tentativo maldestro del sindaco di nascondere lo scomodo aumento delle tasse. Cercano di fare cassa a spese dei cittadini che, al ritorno dalle vacanze, si ritroveranno questa triste sorpresa». Dito puntato pure «sull'affidamento del recupero dell'evasione a una ditta privata che comporterà una sorta caccia alle streghe e un costo aggiuntivo».
Già ieri i partiti di minoranza hanno protocollato una proposta di emendamento per riportare le aliquote Imu al minimo di legge, senza maggiorazioni. «E dire che avevano detto no agli aumenti - hanno denunciato in un comunicato congiunto i consiglieri Andrea Ferro e Patrizio Pastore (Pd), Federico Colia (Idv) e Andrea Napoleoni (Io progetto Tivoli) - Una decisione del genere va ad incidere pesantemente sul reddito delle famiglie tiburtine, già gravemente colpite dalla profonda crisi economica che attraversano importanti settori produttivi del nostro territorio. Per questo motivo chiediamo l'emendamento. Non ci convince la pretesa di giustificare il prelievo fiscale con la necessità di coprire i tagli del Governo centrale. Riteniamo, invece, che occorreva tagliare le spese inutili e riorganizzare le società partecipate in modo da renderle più efficienti e competitive sul mercato. A breve formuleremo anche altre proposte di modifica in ordine alle detrazioni da applicare a favore di nuclei familiari in stato di disagio e a favore di realtà specifiche del nostro territorio».
Inviato da: jorke88
il 21/01/2015 alle 12:30
Inviato da: Gino
il 08/11/2012 alle 20:48
Inviato da: di pietra
il 10/10/2012 alle 15:14
Inviato da: dipietra
il 09/10/2012 alle 15:09
Inviato da: il peccato originale
il 09/10/2012 alle 12:01