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P E D O F I L I A


Tags: pedofilia e processo penale, perizia psicologico forense, Rignano Flaminio 14-06-2007 - 20:00"I BAMBINI DI RIGNANO" IL LUOGO DEI PRESUNTI ABUSI : Rignano Flaminio e' un paesino (DESTINATO A RIMANERE NELLA MEMORIA COLLETTIVA COME COGNE) pieno di verde con circa 7.000 abitanti, distante 40 km. da Roma. Rappresenta una realtà mista tra il paese di antiche tradizioni agricole dove tutti si conoscono e la periferia extraurbana che si estende dalla Capitale per tutto il percorso della via Flaminia.ANTEFATTO: VENTI famiglie accusarono, alcuni anni fa, un altro MAESTRO DI SCUOLA ELEMENTARE per abusi sessuali nei confronti di alunni di scuola primaria tra i 7 e i 10 anni. Seguì il caso lo stesso GIP ELVIRA TAMBURELLI che oggi si occupa dei presunti abusi nella scuola materna. Il maestro additato come pedofilo, arrestato, emarginato, sospeso dall’insegnamento senza assegni, si ammalò gravemente. Successivamente, solo dopo anni (nel 2006) fu riconosciuto finalmente ESTRANEO AI FATTI. Ma oramai la sua vita e quella dei suoi cari è compromessa irreparabilmente. GLI ODIERNI  INDAGATI : Patrizia Del Meglio, Silvana Candida Magalotti, Marisa Pucci, Gianfranco Scancarello e Kelum Weramuni De Silva, le prime tre maestre, il quarto marito della Del Meglio e ancora,  la bidella Cristina Lunerti . Tutti questi hanno patito un periodo di custodia cautelare in carcere. E’ indagata anche una docente di sostegno tale Assunta Pisani, per la quale non è stato mai spiccato mandato di cattura (non è dato sapere il perché). LA SITUAZIONE SOTTO IL PROFILO GIUDIZIARIO : questo caso iniziato in seguito a segnalazioni di possibili abusi sessuali perpetrati da personale della scuola materna “Olga Rovere” non ha trovato fino ad oggi, 14 giugno 2007, vuoi per la difficoltà dell’indagine, vuoi per ritardi ed errori investigativi, vuoi per certa propensione accusatoria verso tesi non sorrette dai necessari riscontri logico-scientifici, vuoi per l’eccessiva facilità con cui ci si convince che di abuso si tratta per il solo fatto che di abuso si è iniziato a parlare, vuoi, infine, per l’approssimazione con cui si compiono certi indagini di natura psicologica, non ha trovato una corroborante presenza di elementi probatori certi ed inequivoci. L’ INCIDENTE PROBATORIO: IL GIP  ElviraTamburelli  (tribunale di Tivoli) ha conferito l'incarico  per perizia psicologica collegiale  sui 19 bambini presunti abusati (tutti tra i 3 e i 4 anni ) alle specialiste:  Angela Gigante, neuropsichiatra infantile, Marilena Mazzoleni e Antonella Di Silverio, psicologhe. Il PM ha nominato tre CTP (consulenti di parte) di sua fiducia. Anche gli indagati e le famiglie dei 19 bimbi hanno officiato, ovviamente  specialisti privati (una VENTINA in tutto) per ottenere una efficace “difesa tecnica”. Il GIP ha concordato una metodologia peritale per cui saranno periziati 4 bambini per volta. Il 24 luglio 2007 dovrà essere depositato il primo elaborato peritale. (SE non ci saranno particolari problemi le operazioni peritali copriranno un arco temporale di 10/12 mesi).PERCHE’ E’ LEGITTIMO CREDERE CHE QUESTA INDAGINE PERITALE NON SORTIRA’ ESITI SODDISFACENTI?  I presunti abusi sono stati raccontati dai bimbi molteplici volte ad adulti (i genitori, i parenti, i genitori di altri compagni di scuola, ecc…) . La loro storia è stata discussa "in gruppo".  Ciascuno adulto “interrogante” ha posto domande a chiaro carattere suggestivo così le stesse domande sono oramai divenute  parte integrante del racconto anche perchè il minore percepisce chiaramente la direzione degli stimoli suggestivi e ad essi si adegua in quanto ha bisogno di sostegno, di appoggio, di aiuto, di credibilità. Inoltre, INTERROGATORI GREZZI, INSISTENTI, POCO RISPETTOSI, INADEGUATI, ecc…. come quelli subiti dai “bambini di Rignano” orientano i minori, in forma difensiva, da un lato verso compensazioni fittizie, dall'altro alle fantasticherie e ad una attività rappresentativa che mette capo a racconti privi di rispondenza concreta in cui si esprime la tendenza a caricare di significati immaginari il mondo concreto, echeggiando fiabe, racconti fantastici, reminiscenze di avvenimenti recenti e passati con sostituzione di significati reali con significati immaginari. PER QUESTI MOTIVI chi interroga “per primo” al fine di "svelare l’abuso" deve, per non compromettere la validità della testimonianza del minore in così tenera età: essere addestrato ad evitare domande suggestive e quant’altro possa nuocere alla spontaneità del racconto;  conoscere la sessualità infantile; sapere le caratteristiche dello sviluppo psico-affettivo del bambino nella sua rete di relazioni familiari e socio-scolastiche; avere grande dimestichezza con i meccanismi mnestici infantili (false memorie, considerare verosimile e quindi vero qualcosa che in realtà non è accaduto, ecc… ) e con i problemi della suggestionabilità; saper mantenere a livello comportamentale, emotivo e nei pensieri un atteggiamento “NEUTRO”, dove il sostegno viene fornito con l’attenzione, e non attraverso rinforzi o domande cariche di informazioni , ecc.. (AD ES: dire “BRAVO” ad un bimbo, dopo una sua risposta, significa indurre l’idea che questo è ciò che ci si aspetta da lui); ecc....ecc...ecc.... BISOGNA SAPERE ANCHE CHE :a) in età prescolare l’organizzazione egocentrica delle strutture cognitive ed espressive rende il bambino incapace di operare distinzioni tra reale ed immaginario, tra mondo interno e mondo esterno (indifferenziazione fra l’ego e l’alter, incapacità di distinguere la propria maniera di pensare da quella degli altri, ecc…); b) il bambino piccolo avverte la necessità di essere “esauriente a tutti i costi”. QUINDI se non sa come rispondere alla domanda inventa nel timore di non essere all’altezza delle aspettative dell’adulto;c) i bambini fino a SEI/SETTE ANNI non sono in grado di distinguere il contenuto preposizionale di un’espressione dalla sua forma illocutoria (la forza dell’asserzione del parlante). Se il bambino dice “SI” o “NO” spesso accetta o rifiuta l’asserzione del parlante, non giudica direttamente la verità o la falsità del contenuto dell’asserzione;c) ecc… ecc... ecc.... NEL CASO DI SPECIE SI HA LA CERTEZZA CHE “I BAMBINI DI RIGNANO” siano stati esposti senza difese ad ogni genere di suggestione e di condizionamento (anche mediatici, sociali, del gruppo dei pari, ecc…) per cui le loro narrazioni sono irrimediabilmente danneggiate e quindi non utili agli effetti di causa.In conclusione:Poichè il "primo contatto" non è avvenuto in modo adeguato ci si trova nella turbolenza di prove distrutte e di "inquinamento" delle testimonianze: È COME SE DURANTE IL PRELIEVO DI SANGUE PER ESEGUIRE IL TEST DEL DNA L’OPERATORE STARNUTISSE SOPRA IL CAMPIONE..COMMENTI.....  da: psicologiaforense  http://blog.libero.it/yellowwomans/
Tags: blog, coraggio, iniziative, pedofilia .Vi invito, ancora a visitare questo sito :PEDOFILIAanche partecipare è fare Blog..  in particolar modo Vi invito a commentare il post n. 18
 da: stelladanzanteforeve