Creato da redazione_blog il 10/12/2006

BLOG PENNA CALAMAIO®

La piazzetta dei blogger, un'agorà virtuale, un luogo d'incontro e, soprattutto, una pagina infinita da scrivere insieme!

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 

 

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

surfinia60Louloubellecassetta2io_chi_sonomelen.meredazione_blogrob2001angels1952misteropaganoGinevra_2021lady73sbacer.250forddissecheconfinianima
 

 

« CHE UOMO!!!BASI USA: MA QUANTO CI COSTATE? »

Nyborder

Post n°61 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da ventodamare
 

Guardo fuori e mi sento tradita. Ho lasciato le mie finestre di legno azzurro da cui ammiravo file interminabili di tulipani del colore degli arcobaleni di aprile. Vieni con me, mi hai detto, sposami e guarderemo tutte le sere il mare che si specchia nel cielo, vieni con me e la notte ti saprò condurre in spazi verdi e immensi come i campi in cui respiri. Ora aspetto la tua casacca da operaio svoltare da dietro la fabbrica e le tue mani ruvide e sporche di carbone. Il sorriso di ragazzo si è spento nella fuligine dei camini di questa strada, con le case tutte uguali e le misere solitudini sollevate appena da qualche lanterna rossa sul davanzale. E’ vero, qui il mare è proprio lo specchio del cielo, ma non mi hai detto come fossero entrambi grigi, gonfi e minacciosi ed i prati verdi sognati sono stati falciati dalla fatica di lavorare e di vivere lasciando al loro posto solo brevi e sterili amplessi figli del dovere e di una birra di troppo.

Sono andata a pretendere le mie promesse al porto, dove un nuovo sorriso mi ha preso fra le braccia e mi ha regalato il profumo dei tulipani di primavera e del vento che disegna la prateria come le dita di una madre fra i capelli del figlio. Ho ritrovato il piacere che si mormora e si grida nel fieno, in una casa fatiscente, ma con le lenzuola nuove del mio corredo che giacevano nella cassapanca ai piedi del letto, e quando se va non gli chiedo mai quando tornerà, perché preferisco l’incertezza di un mancato ritorno al puntuale spuntare di ciò che resta di te. Ora tu sei felice e lo sono anche io e non immagini che vi aspetto entrambi sulla sedia a dondolo che culla la mia pancia piena del vostro bambino e dei miei sogni di ragazza frantumati sotto il tacco di uno zoccolo di legno. Ora non sono più sola.

Scritto da Donna Ombra nel suo blog Papaveri e ombre

Il mio blog: La vita come viene.

.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963