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« Alitalia al rush finale:...Vivere nonostante... »

Alitalia: addio cordata!

Contrariamente a quanto prevedevano in molti, la CAI, la cordata di imprenditori italiani guidata da Colannino formatasi per rilevare l’Alitalia evitandole il fallimento, si è ritirata dalla trattativa di acquisizione perché la CGIL e altre cinque sigle di sindacati autonomi dei piloti non hanno accettato il piano di risanamento da lei presentato, facendo a loro volta una controproposta a sua volta respinta dalla CAI. 

Commentando la rottura della trattativa sia il Presidente del Consiglio sia alcuni leader dei sindacati che avevano invece accettato l’offerta della CAI hanno definito irresponsabile l’atteggiamento di Epifani, viceversa i dipendenti riuniti a Fiumicino hanno esultato non appena hanno appreso la notizia, dichiarando “meglio falliti che in mano a questi banditi!”

Ieri sera intervistato dal TG un Epifani dal volto visibilmente tirato non escludeva una ripresa della trattativa e, in risposta alle dichiarazioni di Berlusconi, ricordava al Presidente del Consiglio che senza piloti gli aerei non volano!

Dal canto suo Fantozzi il Commissario Straordinario della compagnia di bandiera ha detto che gli aerei voleranno fino a quando vi saranno i soldi per il carburante, quindi ancora per poco.

Al di là di quelli che saranno i futuri sviluppi della vicenda, l’attuale ipotesi di fallimento dell’Alitalia è uno smacco non solo per il Governo che tanto si era battuto affinché la CAI rilevasse la compagnia al punto da sviluppare un piano che assicurava agli imprenditori solo ricavi e nemmeno un euro di perdita visto che lo stato, quindi i cittadini, si sarebbe accollato la parte a perdere lasciando quella attiva alla CAI, ma anche per l’opposizione in quanto l’Alitalia è in crisi almeno da un ventennio e dunque parte delle responsabilità sono da addebitarsi anche ai precedenti governi di centrosinistra.

Il fallimento della compagna vuol dire l’apertura di un’inchiesta per risalire ai responsabili e punirli.
Se davvero l’Alitalia fallisse c’è da giurarci che ne vedremo delle belle.

scritto da: kayfakayfa su : LA VOCE DI KAYFA

 
 
 
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