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Morgan si reca a Porta a Porta per chiedere scusa a Mamma Rai

Post n°716 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da redazione_blog
 

Stasera, in una sorta di confessionale mediatico allestito per l'occasione, andrà in scena, nel "Porta a Porta" del Vespa nazionale una puntata speciale dedicata al perdono di Morgan, il presunto "cantante maledetto" escluso da Sanremo per aver elogiato in una recente intervista, l'uso di cocaina.
Non che mi freghi molto, sia chiaro, stabilire, in questa vicenda da italietta con la lacrimuccia e lo sdegno sempre pronti in tasca, chi  debba vincere il primato dell'ipocrisia, eppure il tentativo di augurare ai vari protagonisti di questo patetico teatrino una sana evacuazione corporale è davvero forte. Mi esimo dal farlo, per rispetto alla vicenda dell'uomo, non già dell'artista, la cui storia personale è autentica, come autentica deve essere la depressione di cui Morgan è vittima in relazione al suicidio del padre.
Il resto mi vede ben poco conciliante ed anzi ironicamente severa. Sarà che in questi  ultimi giorni mi sento rigorosa che più rigorosa non si può, sarà che qualcuno ha cercato di mettermi i puntini sulle i e per reazione, intimamente, sto rispolverando tutti gli accenti dell'alfabeto fonetico internazionale (compresi quelli aboliti  sulle occlusive sorde), ma davvero non so di questa storia cosa mi faccia girare di più vorticosamente le balle.
Le trasmissioni televisive e le aule del parlamento sono piene, si dice, di gente costretta a frequenti lavaggi nasali causati dall'abitudine di tirar su coca in quantità industriale. Non precisiamo di quali emittenti nè di quale legislatura perchè qualcuno, si sa, potrebbe pure aversela a male. Lasciamo che gli attuali dirigenti Rai si incazzino in Viale Mazzini perchè, giustamente, la droga fa male ed un volto Rai come quello di Morgan non può impunamente dire che drogarsi è bello, è figo ed è pure terapeutico. Se in incognito si drogano in tanti nel mondo dello spettacolo va bene, purchè non si sappia. Lasciamo pure che Ministri e politici strepitino scandalizzati invocando la cacciata di Morgan dalla kermesse sanremese, perchè l'Italia è sana, di morigerati costumi e rappresentata, nel mondo musicale, dalle canzonette tutte "cuore che fanno rima con amore".
Lasciamoci tutti prendere da un'amnesia collettiva e dimentichiamo i risultati di un recente studio dell'Osservatorio Europeo sulle droghe. Cosa dicevano quei risultati? Pare lo abbiano tutti dimenticato in questo rigurgito di moralismo pre-sanremese.
Ah si...dicevano che il Vecchio Continente è sommerso dalla coca, è invaso dalla coca, è tappezzato dalla coca  e che le montagne di coca presenti in Europa oramai costituiscono una nuova catena montuosa. La coca è nei cassetti delle scrivanie, negli zaini dei ragazzi, nelle borsette firmate delle Signore, nei tuguri dei trans, nell'acqua dello sciacquone e persino sugli euro.
L'italia poi è al massimo storico: tirano, tirano, tirano tutti di più tranne Morgan che a quanto pare se la fuma giornalmente in cristalli e rigorosamente pura. Lui però merita il crucifige per averlo detto, ma soprattutto per aver detto che la droga fa bene (e questo la dice lunga su come fosse messo quando ha rilasciato quell'intervista). Non ci piove che la condanna dovesse essere unanime. Ma perchè escluderlo da Sanremo? E' una scelta ipocrita, bacchettona e perbenista.
Mi fa incazzare la dirigenza Rai che ventila la possibilità di un "perdono" a fronte di una smentita da parte del cantante, smentita che non soltanto non ha tardato ad arrivare ma sarà inscenata in tutto il suo splendore negli studi di Porta a Porta stasera.  Già immagino un Bruno Vespa serio e contrito, prodigo di buffetti sulle spalle di Morgan il quale, a sua volta, ci snocciolerà il suo sincero pentimento ribadendo di aver iniziato a tempo di record il percorso per la disintossicazione. Perchè riammetterlo a Sanremo? E' una scelta ipocrita, strumentale e paternalistica quanto quella di escluderlo!
Mi fanno incazzare anche i gruppi su Facebook e su Twitter  pronti ad accusare di ipocrisia la Rai senza pensare a quanto  ipocrita sia anche dire, in  materia di droga, tutto ed il contrario di tutto, in nome di un passaggio all'Ariston (che fa bene al portafogli )e di una epurazione dalla Rai (che va scongiurata più di una iattura).
Mi fanno incazzare ancora di più i giornalisti che pare non possano più scrivere articoli senza aver prima fatto login su Twitter o Facebook per verificare quali cavolate abbiano scritto e quanti gruppi abbiano creato tutti gli sfaccendati del web pronti a mobilitarsi per cause e cose di lana caprina.
Mi fa incazzare ancora e sempre di più l'ultimo, prevedibile  atto di questa commedia nazionalpopolare, quello che  potrebbe consumarsi nel Teatro Ariston con un Morgan riammesso, applaudito e magari vittorioso ma soprattutto pronto a pronunciare slogan anti-droga.
Se Morgan fosse stato realmente un "cantante maledetto" e non già un pur dotato artista che gioca sulla stravaganza per fini di immagine, a Sanremo non si sarebbe  mai presentato e meno che mai avrebbe accettato di recitare un "mea culpa" serale a Porta a Porta chiedendo perdono ad una Mamma Rai pronta a riabbracciarlo platealmente pur di fare audience.
La dipendenza dalla droga è un affaraccio serio, quanto la depressione e non possono essere svendute e sminuite con uno scandaletto da quattro soldi, reale o promozionale che sia.

 

 
 
 
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