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Apoxyòmenos


Il 12 luglio del 1997 al largo dell’isola croata di Lussino un sommozzatore belga, Renè Wouters, durante un’ immersione poco fuori il porto di Lussino scoprì a 45 metri di profondità una figura maschile adagiata sul fondo che si rivelò una statua di bronzo alta circa 2 metri del tipo definito “apoxyòmenos”. All’inizio la notizia venne tenuta segreta, ma alla fine trapelò e per evitare il rischio di un furto, nel giugno 1999 la statua venne recuperata e trasportata presso il Centro Sommozzatori della Polizia Croata a LussinoIl restauro della statua venne realizzato in Croazia, ma con la partecipazione decisiva dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.Dopo il restauro è emersa tutta la bellezza di questo bronzo che rappresenta probabilmente un “apoxyòmenos”, cioè un atleta che, dopo la gara , si deterge degli unguenti di cui si era cosparso il corpo e dal sudore. Si tratta di un’opera di straordinaria qualità formale, una delle poche statue di bronzo che ci sono giunte dall’antichità. E’ databile al I secolo a.C. ed è stata realizzata da maestranze greche su un archetipo del IV secolo a.C.  L’opera protende lontano dal corpo braccia e gambe secondo le caratteristiche formali maturate dalle conquiste tecniche dell’arte ellenistica, che saranno successivamente rappresentate al massimo livello da Lisippo.Ti ho guardato come un sogno, un prodigio sepolto sul fondo del mare per secoli e secoli e riemerso dopo due millenni dal naufragio del veliero che ti trasportava in Dalmazia..
Solo oggi ti ho visto da vicino, ammirato nei tuoi due metri quasi di armonia e bellezza senza tempo, elegante e senza pensieri.. carico di storia e scampato alle angustie della storia. Giovane antico, meraviglia della creatività umana, promessa di salvezza nell'amore per il bello.La cura con cui l'Atleta che si raschia via l'unguento (apoxyòmenos) è stato recuperato dal fondale marino, restaurato, ripulito dalle incrostazioni, lavato, riportato allo splendore più incantevole.. è una promessa, un seme di speranza. Bella la mostra in Palazzo Medici Riccardi, con un lungo percorso introduttivo all'incontro con la meraviglia ritrovata: foto e racconti del recupero dal mare, immagini e descrizioni delle delicate operazioni di restauro, un filmato subacqueo affascinante. Molto bella l'ambientazione.. quella stanza bianca tutta luce.. e LUI, al centro. Una stanza spoglia, bianco il pavimento, bianco il soffitto, candide le pareti, tanta luce, luce e luce ovunque e, al centro, solo il bellissimo atleta dal fisico scolpito e immortalato nel prezioso bronzo, con la gamba destra accorciata e la caviglia appesantita dalla lunga permanenza in mare.. dove il bronzo ha ceduto per l'aggressione dei sali e delle reazioni biochimiche (oltre duemila anni in fondo al mare.. mica scherzi!), ma la meraviglia per l'armonia e l'eleganza della sua figura risalta ancor più nel contrasto. Quei riccioli fitti, sul capo in proporzione perfetta con il corpo, quelle curve potenti e leggere.. i fianchi snelli, i glutei scolpiti, la schiena ben modellata, le spalle forti, le braccia potenti, ma non gonfie come i bicipiti dei palestrati per smania di apparire... Una magia.Incantata.scritto da: cateviola   su: nuvola viola