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Shoah-Il Giorno della Memoria-27 gennaio


Quando il lontano 27 gennaio del 1945 i soldati dell'armata rossa varcarono le porte di Auschwitz ed abbatterono l'ingresso del più vasto campo di sterminio nazista si pose fine,anche simbolicamente,alla persecuzione razziale che causò la morte di circa sei milioni di persone tra il 1933 ed il 1945.   Il Giorno della Memoria ci ricorda,a imperituro monito ,che la sopraffazione nei confronti di altri esseri umani e l'antisemitismo non devono mai più esistere in una società civile che sia davvero degna di questo nome.Ricordare quegli eventi deve essere un incentivo a continuare sulla strada della capacità di convivere pacificamente nel rispetto di altre culture e religioni. Solo se si comprende ciò questo sarà possibile.Ma se la storia fosse magistra vitae, così come affermava la cultura latina,per quale assurdo motivo dopo le persecuzioni degli ebrei in Egitto si sarebbe continuato con quelle dei cristiani e poi ancora con il genocidio degli ebrei?Il grande Eugenio Montale diceva, a sua volta, che la storia non insegna un bel nulla, altrimenti l'uomo non avrebbe fatto la seconda guerra mondiale dopo la prima.Eppure la storia ci ha insegnato e ci insegna un mucchio di cose se solo abbiamo la volontà di imparare.E' anche vero che la tolleranza e la comprensione non si imparano a parole. E spesso i fatti quotidiani, i piccoli gesti, contraddicono quanto tutti si affrettano a sottoscrivere sui giornali o in amene conversazioni ridondanti di buone intenzioni.E' insito nell'umana natura dare la colpa a qualcun altro quando c'è un problema. Lo fanno anche i bambini, negando perfino l'evidenza delle loro marachelle. E quando sono i grandi a macchiarsi di gravi colpe, pensano solo a trovare capri espiatori. In questo caso gli Ebrei che, nei secoli, sono stati ovunque incolpati di qualunque cosa: diffondere la peste, gettare il malocchio, essere troppo bravi a gestire gli affari “rubando” il mercato a qualcun altro.Il male,la cattiveria sono dunque insite nell'animo umano?Homo homini lupus ,è questa la realtà che si nasconde sotto i nostri begli abiti ed il parlare ricercato?Forse non è cambiato niente da quando ci uccidevamo con una clava . Oggi ci limitiamo a togliere di mezzo i nostri nemici con il mobbing e altri mezzi più o meno subdoli. Il Progresso bussa alle porte ma rimaniamo degli omuncoli e la corruzione dilaga.Churcill disse: "A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la propria strada". Io, non ho una risposta che mi tolga tutti i dubbi, però credo che dagli errori si possa imparare. Credo che la coscienza collettiva possa essere educata. Ho fiducia nell'uomo. I secoli non possono essere trascorsi invano, non possiamo ritrovarci al punto di partenza. Sarebbe un gioco perverso di morte che si perpetua e di autodistruzione. Avrebbe allora tragicamente ragione il Savonarola che scrisse”Guardali,camminano come ciechi sull'orlo del baratro,ignorando ciò che li aspetta...”.Purtroppo l'antisemitismo è una realtà anche oggi,ma va combattuto con lo studio della storia e l'impegno collettivo.Per concludere voglio ricordare anche le parole di Primo Levi: "Questo sterminato intrico di ferro, di cemento, di fango e di fumo è la negazione della bellezza. Le sue strade e i suoi edifici si chiamano come noi, con numeri o lettere, o con nomi disumani e sinistri. Dentro al suo recinto non cresce un filo d’erba, e la terra è impregnata dei succhi velenosi del carbone e del petrolio e nulla è vivo se non macchine e schiavi: e più quelle di questi".Primo Levi - Se questo è un uomo    Scritto da bimbayoko   Su: Around my heart...