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LA PACE SUL FILO DI LANA


Da sempre sentiamo parlare del conflitto tra israeliani e palestinesi. Molti di noi certamente si chiederanno perchè continuano a "scannarsi" a vicenda, in una specie di gioco al massacro. La pace sembra sempre imminente, ma bastano una scintilla o un singolo episodio, per far ricominciare tutto peggio di prima.Spontaneamente ci domandiamo perchè mai basta così poco per distruggere quanto di positivo si va faticosamente ricostruendo. Insomma questa pace sembra pura utopia.
E' pleonastico il ribadire quanto i grandi burattinai della politica internazionale vogliano che la guerra infinita continui ad esserlo? La risposta non è semplice. Io non sono una politologa, ma posso dire che tutti i popoli possiedono grandi qualità positive derivate dal personale retaggio culturale e da quello spirito di crescita che da sempre anima l'essere umano. Quali siano le elites politiche che hanno voluto - nascostamente - forzare ed esasperare le diversità di pensiero, fino a giungere alla situazione che sappiamo ... beh, questo non ci è dato di saperlo con assoluta certezza. E’ così - in estrema sintesi - che dalla prima metà del secolo scorso è cominciato il conflitto arabo-ebraico.L'Olocausto e l’imperialismo occidentale nel Medio Oriente sono strettamente collegati. Il secondo conflitto mondiale ha fatto sì che il popolo ebraico precipitasse in un vortice di odio e di violenza assoluta. Il Male ha trionfato. Le conseguenze sono, purtroppo, ben note a tutti noi.Le super potenze hanno sottilmente fatto in modo che ora prevalesse un fronte, ora l'altro, ma senza mai giungere ad una situazione ben definita. I cattivi maestri amano ripetere che tutto è stato determinato dalla smania di potere degli ebrei, dalle loro sfrenate brame economiche. Ma quanto c'è di vero in tutto questo? La verità possiede molte sfaccettature. In ogni gruppo politico, senza distinzione di colore e di razza, vi sono coloro che manovrano perchè i conflitti proseguano. I giochi vengono complicati dal fatto che ciascuno spera di ritagliare la sua fetta di vantaggi, anche a costo di sacrificare i propri fratelli. Tutti contro tutti. E' cosa nota la pressione esercitata sull'opinione della massa. Non è difficile coinvolgere l'opinione pubblica, digiuna dei particolari significativi delle vicende, e metterla contro i propri avversari, nascondendo e mistificando le proprie personali responsabilità.Sollecitare l'odio razziale è un po' l'asso nella manica di chi, fomentando le masse, si prepara a compiere atti esecrabili nella storia dell'umanità. Hitler docet. La strumentalizzazione di giovani palestinesi e giovani israeliani fino ad autoimmolarsi è comoda a molti. Vediamo di non dimenticarlo.Scritto da bimbayoko      Su: Around my heart ...