BLOG PENNA CALAMAIO®

Il CSM assolve la dr.ssa Forleo: non sarà trasferita!


La Dr.ssa Forleo non sarà trasferita dalla sede in cui presta servizio. La sezione disciplinare del CSM ha deciso che non è stato commesso un illecito disciplinare. Questo è un primo passo. Sicuramente ci saranno molti che storceranno il naso e che alzeranno un "pianto" antico; altri parleranno di CSM chiuso a difesa ecc. In realtà io credo semplicemente che il GIP abbia fatto il suo lavoro e basta. Nello scontro, innescato ancora una volta da vicende personali  avulse dall' attività di Governo e parlamentare, (soprattutto in un momento di grave emergenza economica e sociale percepita e reale) questa decisione non potrà far altro che innescare ulteriori polemiche e accuse che potrebbero esacerbare ancora di più gli umori. Invece, se ce ne fosse la volontà, ed ove decidessimo di diventare un paese normale, proprio questa vicenda potrebbe  portare  a ripensare la II° Repubblica e ciò che essa ha significato per gli italiani sì da intraprendere una strada diversa che ci ponga alla pari degli altri paesi democratici e liberali. Non sto a fare la cronistoria.  L'Italia di oggi non è più libera di prima nè più aperta: è un paese chiuso nel suo egoismo particulare, messo sulla difensiva da emergenze che non sono tali e reso incerto anche nella sua capacità di fornire una risposta alla richiesta di giustizia che viene dalla gente: manca infatti la certezza del diritto e della pena. Fa tristezza vedere come e con quale leggerezza si bloccano processi per un anno così come si reintegra una cosa che era stata eliminata a furor di popolo: l'immunità. Fa tristezza vedere che si alzi il tono dello scontro solo perchè si mira ad ottenerla quella immunità! Ecco  allora che in una tale situazione d'incertezza i cittadini (già lasciati soli di fronte ad un mercato privo di regole e ad un potere che fa e disfà pro domo sua) si sentano in diritto di fare come gli pare e fregarsene sia delle sorti del paese sia del proprio vicino. Questa sorta di "anarchia" liberale è frutto della cultura liberista in salsa italiana nella quale ci sono alcuni che si sentono al di sopra della legge e immuni da essa (la famosa casta), ed  altri (la maggioranza) che invece sono prigionieri di se stessi e delle proprie paure e si aggrappano al primo imbonitore che si presenta (si tratti di un comico o di un politico), comunque il primo che gli sventoli davanti un futuro appena accettabile rispetto alla realtà presente. Avevano ragione quei liberali puri, (di cui si è perso lo stampino putroppo) quando asserivano che, per avere un futuro, il pensiero liberale doveva uscire dalla èlite ed arrivare  fra le gente. In caso contrario, la parte deleteria di quello  stesso pensiero, travisata per giunta, avrebbe innescato il fenomeno opposto: la fuga in massa verso altri lidi ideologici (se andava bene) oppure  (parafrasando Lord Acton) verso un'eccesso di libertà che poteva diventare l'anticamera di altro, quell'altro che proprio in questo paese abbiamo così ben conosciuto, magari non nelle stesse forme e modi, ma simile ... tragicamente simile..scritto da: ninograg1 su: XXI SECOLO?immagine tratta da: http://www.repubblica.it