Non so se qualcuno già sa cosa è il conto energia, una di quelle cose che dovrebbe dare un bell'impulso positivo alla produzione anche privata di energia solare e fotovoltaica, quindi grossi risparmi ed energia pulita
Un grande handicap però esiste per tutti coloro che tanto vorrebbero approfittare di questa
opportunità ma pur volendo non possono perchè abitano in un condominio, magari numeroso, dove far capire alla maggioranza dei condomini quanto sarebbe economicamente vantaggioso installare un impianto a pannelli solari per elettricità e riscaldamento è davvero quasi impossibile (si sa che soprattutto gli italiani preferiscono continuare a pagare bollette stratosferiche e respirare aria di merda piuttosto che ragionare su possibili alternative.....troppa fatica)
Ebbene un'alternativa ci sarebbe, ovvero costringere lo Stato a liberare i tetti condominiali e permettere (come accade per la parabole e antenne) a chi lo desidera di farsi il suo impiantino solare sul tetto quando chiaramente non ci sia già in progetto un impianto condominiale
Chiediamo dunque di modificare le leggi antiquate che negano al cittadino il diritto all'autoproduzione dell'energia e la pratica impossibilità di coloro che vivono nei condomini di utilizzare gli incentivi previsti per il conto energia !!!
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Segue il testo e la spiegazione della petizione
To: Ministro dell'ambiente On. Alfonso Pecoraro Scanio ed al Ministro dello Sviluppo Economico On. Pierluigi Bersani
LIBERALIZZARE I TETTI CONDOMINIALI PER PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE
I tetti condominiali costituiscono una superficie complessiva enorme e potenzialmente sfruttabile per l'installazione di impianti solari termici e fotovoltaici.
Queste superfici sono considerate dall'art. 1117 del codice civile "parti comuni" del condominio e la messa in opera dei sopracitati impianti è considerata dalla legge un'
"innovazione".
Le maggioranze assembleari necessarie per deliberare sulle innovazioni sono regolate dagli articoli 1120 e 1136 del codice civile.
La difficoltà di riunire una maggioranza legale e di ottenere delle delibere rendono assai ardua la realizzazione di impianti solari condominiali. Estremamente remota
inoltre la possibilità che un singolo condòmino riesca ad ottenere il permesso per installare un impianto a suo esclusivo uso.
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PERTANTO SI CHIEDE
AL MINISTRO DELL'AMBIENTE ED AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
CHE SI FACCIANO PROMOTORI DELLA MODIFICA DEGLI ARTICOLI 1120 E 1136 DEL CODICE CIVILE RIMUOVENDO L'OSTACOLO DELL'APPROVAZIONE ASSEMBLEARE IN CASO DI RICHIESTA ANCHE DI UN SINGOLO CONDOMINO DI REALIZZARE PER PROPRIO USO ESCLUSIVO IMPIANTI SOLARI TERMICI O FOTOVOLTAICI SULLE
PROPRIETA' COMUNI ALTRIMENTI INUTILIZZATE
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COME SI POTREBBE DEROGARE AI SOPRACITATI ARTICOLI
Il singolo condomino dovrebbe avere il solo obbligo di inoltrare una comunicazione all'amministratore che indica il desiderio di installare un'impianto solare termico e/o fotovoltaico per suo uso esclusivo nelle proprietà comuni non utilizzate già per altri scopi.
L'amministratore dovrebbe avere l'obbligo entro 30 giorni di indire un'assemblea per
verificare che il condominio non sia interessato alla realizzazione di impianto solare condominiale.
In caso di esito negativo dell'assemblea o nel caso rimanesse comunque superficie disponibile, il singolo condomino senza alcuna autorizzazione assembleare potrebbe inoltrare richiesta di autorizzazione al comune di appartenenza ed avviare le pratiche previste per ottenere gli incentivi previsti dal
conto energia.
Le superfici massime suggerite occupabili per singolo appartamento potrebbero essere di:
- 4 metri quadri in caso di installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
-26 metri quadri in caso di installazione di impianti solari fotovoltaici per prduzione di energia elettrica o termici adibiti alla produzione di acqua calda ad uso riscaldamento.
Tali superfici sarebbero cumulabili in caso di impianti di tipo misto solare-termico.
In caso di richiesta contemporanea di più condòmini e di conseguente possibile esaurimento della superficie utile disponibile, il diritto di
precedenza verrebbe stabilito dalla data e dal numero di protocollo della richiesta al comune e valido per sei mesi.
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Si allegano per completezza di informazione gli articoli del codice civile indicati nel testo
Art. 1117 (Parti comuni dell'edificio)
Sono
oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:
1)il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari,le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti
dell'edificio necessarie all'uso comune [...omissis...]
Art.1120 Innovazioni
I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell'articolo 1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni.
Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico
o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino.
Art.1136 (Costituzione dell'assemblea e validità delle deliberazioni) - V comma
Le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni previste dal primo comma dell'articolo 1120 devono essere sempre approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell'edificio.
postato da "Mondo alla rovescia"
Comunque anche la tua proposta di abbassare il quorum può essere valida.
Il problema è che (chi vive in un condominio magari numeroso lo sa) spesso e volentieri i condomini tendono a dire no per dispetto più che per una ragione.
Tanto per dare un esempio nel mio condominio Fastweb non ha potuto installare la fibra ottica perchè un meschino e bastardo che ha un locale a pianterreno non ha autorizzato il passaggio dai suoi locali (un lavoretto di neanche mezzora) a meno che non lo si pagasse una cifra esagerata.
Di fronte a tanta meschinità e stupidità, di fronte a condomini che ancora vanno avanti con caldaie a gas, come si può pensare di ottenere anche un minimo di collaborazione in una situazione del genere?
Insomma quì non si tratta di "democrazia" ma di giustizia. Perchè una vera democrazia dovrebbe motivare realmente un no e in un'assemblea condominiale questo no non ha nessun motivo. Per cui da democrazia si trasforma in ingiustizia.
Se la cosa sarebbe possibile con autorizzazione dell'assemblea perchè non dovrebbe essere possibile senza?
Perchè un antenna satellitare si e un impianto fatto come si deve no? (aiutano anche a mantenere riparata la porzione di tetto)
E per finire, fosse per me dovrebbe essere un obbligo per ogni condominio installare un impianto solare per energia e riscaldamento se proprio la vogliamo dire tutta
forse non hai letto attentamente il link che ho riportato e non sai come funziona il conto energia. Il conto energia ti permette da un lato di non essere tu ad anticipare un euro per l'installazione perchè puoi ottenere finanziamenti agevolati (le banche hanno incentivi dallo stato finanziando queste operazioni), dall'altro, cosa fondamentale, tutta l'energia che avanza, e non è poca, la rivendi all'Enel!
se poi ti aggreghi al gruppo di acquisto che ha creato Jaocopo Fò puoi ottenere un impianto senza sborsare un euro e ripagarlo in 20 anni con il 75% di quel che produce. Da subito incassi il valore del 25% della produzione di elettricita'.
Concordo con te con il fatto che tante altre cose dovrebbero essere fatte a cominicare dall'edilizia e dagli stessi uffici comunali e da tanti sprechi che tutti facciamo in casa (il risparmio energetico vero non lo fa quasi nessuno), ma è anche vero che se si continua a non far nulla di concreto certo le cose mai cambieranno!
Insomma un impianto fotovoltaico porca paletta sarà meglio si o no di una caldaia a gas o di uno scaldabagno elettrico collegato all'Enel che di energia pulita non produce un piffero?
Comunque sia un'altra alternativa c'è. Aspettare che finalmente si possa avere un gestore dell'energia elettrica diverso da Enel/Acea e rivolgersi a distributori come La220 o Lifegate che utilizzano quasi esclusivamente fornitori di energia elettrica pulita (è l'unica alternativa che mi rimane se non si inventano un emendamento che blocchi il tutto)