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« Novità e chiarimenti su ...Aborto! Questo sconosciuto! »

Tempo sprecato!

Sembra lontano quel 24 gennaio, quella sera nefasta per Romano, il suo governo e la sua, variopinta, maggioranza. Romano, rifiutando gli inviti cortesi alle dimissioni, si presentava in Senato per l’ultima battaglia. Forse sperava in un miracolo ma, come tutti sappiamo, nessun miracolo accadde e si aprì la crisi. Una crisi difficile da gestire per l'inquilino del Colle che, dopo aver dialogato con i rappresentanti dei partiti e i predecessori, decideva di giocare la carta Marini pur di non sciogliere, immediatamente, le camere. Lo scioglimento anticipato dell'assemblea legislativa, invocato a gran voce dal centrodestra, fa paura al centrosinistra, una paura matta che si riflette nelle decisioni del Presidente della Repubblica. Presidente costretto dalle circostanze a cercare soluzioni alternative alla fine prematura della legislatura. La soluzione individuata porta il nome di Franco Marini che, volente o nolente, si vede costretto ad accettare l'incarico e aprire le consultazioni. Consultazioni ampie ed estese ad alcuni esponenti del mondo del lavoro e del sociale per, a suo dire, tastare l’umore della società civile. Consultazioni estese ma, al tempo stesso, limitate a quelle categorie che hanno firmato il documento di richiesta della riforma elettorale mentre altre, quali Abi e Ania, sono state indebitamente escluse. Dai primi incontri la strada appare in salita ma l'alpino Marini é abituato alle salite e non demorde, continua la sua scalata. Scalata che lo porterà martedì al Colle del Quirinale per relazionare il Presidente e consegnargli la resa. Marini, pur avendo profuso grande impegno, sarà costretto, inevitabilmente, alla resa vista la persistente frammentazione e la diversità di vedute degli interpellati. Deve essere necessariamente una resa, come ben sanno gli esponenti del centrosinistra, visto che ciò che si chiede ora il povero Berflusconi lo aveva proposto nell’aprile 2006. Allora, invece di cercare l’accordo con l’opposizione, la pseudo maggioranza vantava l’autosufficienza parlamentare e si appropriava di tutte le cariche istituzionali, Presidenza della Repubblica compresa. Perché allora non si invocò il senso di responsabilità che viene ora richiesto? Arroganza? Presunzione? Forse entrambe. Le conseguenze furono, come ben noto, disastrose: tensione alle stelle, governo traballante, continui richiami ad un programma inesistente nonostante la corposità delle sue 200 pagine, richieste di fiducia continue, elaborazione di punti fondamentali (sempre disattesi), inasprimento della pressione fiscale e conseguente sperpero di tesoretti vari pur di tacitare l’ala più estrema della coalizione prodiana… Finalmente, il 24 gennaio arriva la svolta e il governo più precario della storia repubblicana non ottiene la fiducia in Senato. Per il centrosinistra è l’inizio della crisi. La coalizione dimostra di non essere tanto coesa, il PD che dichiara l’intenzione di andare da solo alle elezioni, la sinistra arcobaleno (un nome che è tutto un programma) appare risentita. Il Presidente Napoletano, non vedendo soluzione, prende tempo e assegna l’ingrato incarico a Marini ma è solo una mossa dilatoria. Intanto Napoli e la Campani sono sotto montagne di rifiuti e la comunità europea ci dà l’outout, la Finanziaria, ultimo atto del povero Romano, rischia, per fortuna, di restare lettera morta e alcune fonti indicano in questo un aspetto positivo della crisi. Senza l’attuazione di quanto previsto in finanziari il deficit italiano si attesterebbe all’1,8% del pil con l’attuazione si passerebbe al 2,4% e questo in barba ai tanti proclami in tema di risanamento. Torniamo a Marini e alla sua resa. Il Presidente, sentito l’esploratore, sarà costretto, a malincuore, a sciogliere le Camere e restituire la parola all' unico titolare della sovranità, il Popolo, con buona pace dei temporeggiatori avidi di vitalizi, dei referendari della prima e dell'ultima ora, dei "maanchisti" e degli opportunisti di ogni colore. La legge elettorale non è delle migliori, è vero ma è anche vero che illudersi di poterla cambiare con un governicchio senza maggioranza parlamentare ampia è un atto di presunzione, una battaglia persa in partenza. Cosa questa di cui sono tutti consci. Le pressioni su Berlusconi, da qui a martedì, saliranno vertiginosamente, il centrosinistra ed in particolar modo il PD ha paura di perdere e per questo cerca di attuare tutte le possibili soluzioni alternative. Si è arrivati anche al punto di sottolineare la probabile incostituzionalità del “porcellum” e a minacciare il ricorso alla Corte per far annullare il responso, futuro, delle urne. Si è arrivati anche al paradosso che ad ergersi a difensori del referendum siano proprio coloro che lo hanno avversato ma che, adesso, lo vedono come unica via d’uscita per evitare l’annunciata debacle del centrosinistra. Ma, purtroppo per loro e per fortuna degli italiani, la strada è una sola: le urne. Urne che da elettorali potrebbero trasformarsi in cinerarie per buona parte dei partiti della coalizione prodiana.

Certamente, un tentativo per evitare questa ennesima figuraccia internazionale andava fatto e il Presidente ha fatto sicuramente bene a tentare ma è anche vero che si è perso del tempo prezioso, tempo che, da buon galantuomo, dimostrerà alla classe politica che il, spesso vituperato, Popolo saprà essere molto più maturo e responsabile dei politici dando sostegno e forza a coloro che , nel bene e nel male, hanno dimostrato di essere capaci di portare in porto l'intera legislatura. La rediviva Casa delle libertà, salvo complicazioni, dovrebbe vincere la prossima competizione elettorale con un sufficiente margine di sicurezza in entrambe le Camere e garantire al Paese un governo stabile. Un governo che dovrà affrontare e risolvere tutti i problemi lasciati o creati dal non-governo prodiano: il problema salari, la sicurezza, la Campania sommersa dai rifiuti, l'eccessiva tassazione e chi più ne ha più ne metta. Queste saranno le prove che dovrà affrontare il Cavaliere con le sue truppe e su queste si giocherà il futuro del Paese. Paese che per avere un futuro non può perdere altro tempo in inutili polemiche su legge elettorale e riforme che gli attuali inquilini dei Palazzi vorrebbero fare ora che lo scranno gli sfugge dalle natiche, pardon, mani e senza certezza per il futuro. Del resto, del doman non c'è certezza... ma almeno la speranza lasciar potete.

scritto da Unamicoincomune su Entronellantro

Commenti al Post:
redazione_blog
redazione_blog il 04/02/08 alle 10:28 via WEB
per un diverso punto di vista sull'argomento (contenente anche un approfondimento sulla riforma alla legge elettorale) vi segnalo anche un post di kayfakayfa a questo link che magari lo stesso Enzo potrà illustrarci nei commenti aprendo un confronto con le opinioni espresse da unamicoincomune
 
aupaz
aupaz il 04/02/08 alle 11:32 via WEB
vedo un attimo di schieramento politico in questo commento, e già questo non è affrontare nella giusta posizione l'argomento... perchè guardare la politica da destra o sinistra, non si può guardar la politica e basta da normale cittadino... ??? La legge elettorale attuale è una porcheria, non facilita nulla, e pure è stata controproducente per chi l'ha pensata e varata, quindi.... Inoltre, ormai le abbiamo provate tutte le forme di elezioni possibili, il problema stà altrove... Ma varare una legge lettorale che risolva il problema dei partiti piccoli ELIMINANDOLI, dei fetenti che in parlamento hanno partiti costituiti da 1 persona sola che fà presidente, cancelliere,segretaio ecc e pure prendono sovvenzioni forse non è il massimo... Serve una legge elettorale che sia chiara alla gente, dove la gente sceglie, la gente decide.... Si criticano gli USa spesso, ma almeno là con le primarie, è la gente che decide chi merita, non le riunioni e i sotterfugi di palazzo... sarebbe tanto chiara la cosa e semplice... Non servirebbe avere tanti micropartiti che poi rompono solo le scatole e fan cascar governi nel bel mezzo di riforme importanti in atto... che piaccia o no, a un governo deve esser lasciato il tempo di fare le cose, per poi vederne i frutti o esser criticato per non averli podotti... ,a se si interrompe il lavoro a metà, allora si sbaglia comunque... Destra o sinistra poco importa, le persone in gamba la politica giusta che porta sviluppo e benessere, giustizia ecc la fanno lo stesso... Ma quando una cosa non và bene, o la si cambia o la si lascia così e si và avanti in altro... le vie di mezzo penalizzano sempre tutti e non aiutano nessuno... Meglio perder qualche mese e poi ripartire col piefde giusto, piuttosto che trascinarci zoppi per decenni... ma noi italiani, a fare le cose per bene fino in fondo, non siamo abituati... Meglio le vie di mezzo, le scorciatoie, e le solite minestee di cui siamo assuefatti tutti, dico bene?! Chi invoca le elezioni non vuole bene all'ITALIA, non ha il coraggio di mettersi ad un tavolo e trovare un accordo trasversale nel bene del paese... Troppo impegno, meglio far delle lezioni in fretta e furia, per poi, nel caso di vittoria di una o altra coalizone, farsi le cose di parte che tanto ci piacciono... non non è questo che a me piace... Io voglio il bene del mio paese, ma all'orizzonte non vedo molto sereno... e se già i politici mandano fumo neglio occhi, anche i citttadini hanno le loro belle colpe nell'accettare tutto questo...
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 04/02/08 alle 12:14 via WEB
Personalmente trovo l'analisi in essere alquanto dimezzata visto che fino a poco tempo fa Berlusconi cercava il dialogo con Veltroni per riformare l'attuale legge, Fini e altri invece avevano firmato perché il referendum sull'approvazione delle legge si facesse, dopo aver litigato aspramente con Berlusconi, e rora invece sono di nuovo accollati come pecorelle dietro il Cavaliere dimentichi di quanto dissero e fecero appena ieri! E' altresì vero che mentre in entrambi i suoi due Governi Prodi non è mai riuscito a portare a termine la legislatura, Berlusconi sì, ma non dimentichiamoci che Berlusconi è tra gli uomini più ricchi del mondo e quale migliore collante se non il danaro riesce a placare gli animi e gli umori degli uomini!?
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 04/02/08 alle 13:19 via WEB
Cara Ross, ti ringrazio per aver segnalato anche il mio post sull'argomento. Personalmente credo che il pezzo si commenta da solo, nel senso che, è inutile illudersi, è evidente che i nostri cari politici pensano solo all'acquisizione del potere, ai soldi e null'altro! Degli interessi reali dei cittadini e della nazione se ne fregano! A riguardo, ieri un amico che ascolta regolarmente Radio Radicale mi ha detto di aver sentito che il governo uscente prima della crisi, emanò un ddl, approvato dall'intero parlamento, che prevedeva nell'eventualità il governo cadesse, che comunque i parlamentari uscenti avrebbero percepito lo stipendio come se avessero completato l'intera legislatura, ossia per 5 anni e non 2 come è accaduto! Se qualcuno che ci legge confermasse ciò, tutto il resto non ha più senso!
 
   
redazione_blog
redazione_blog il 04/02/08 alle 13:27 via WEB
te lo confermo io. Ho letto diversi post sull'argomento. Ed inserisco anche un linksull'argomento tratto da Repubblica
 
     
kayfakayfa
kayfakayfa il 04/02/08 alle 15:14 via WEB
mi sa che ci scriverò su un post, questi ci stanno davvero prendendo per il ...
 
     
redazione_blog
redazione_blog il 04/02/08 alle 15:19 via WEB
ma nooo...dai...sono così propensi a mettere in agenda la questione dei salari!! Uomini di buona volontà! ;-))
 
redazione_blog
redazione_blog il 04/02/08 alle 13:16 via WEB
Vi sembrerà strano ma io condivido in alcune parti sia l'intervento di aupaz sia quello di kayfa. Non nascondo che le mie opinioni politiche orbitino nell'area del centro-destra, ma proprio per questo e per l'impossibilità di inserire troppi post sullo stesso argomento, con orientamenti diversi, ho ritenuto opportuno segnalare con un link anche il post di kayfa.
Sono fermamente convinta che le contrapposte posizioni dei partiti sulla questione "elezioni subito/governo di transizione" siano ESCLUSIVAMENTE legate a fini utilitaristici. In questo è ad es. inequivocabile il cambiamento di rotta avuto da Fini, il cui partito ha raccolto le firme per il referendum. Lo stesso comportamento "ondeggiante" di Casini (che poi ha portato ad una spaccatura nell'Udc), certo non può dirsi dei più coerenti. Ma poca coerenza e stabilità ho notato anche nell'area del centro-sinistra e della sinistra vera e propria. Riconosciamo allora che la maggioranza è caduta ed è giusto e consequenziale che si ritorni alle urne!
Come si può non riconoscere delle verità (dimezzate come le definisce kayfa) nel post di unamicoincomune? E del resto è tipico del fervore politico vedere solo una parte della mela.La maggioranza di governo si è ritenuta autonoma ed autosufficiente all'indomani delle elezioni. Ricordiamocene anche oggi. E' giusto farlo, oggi che quella stessa maggioranza è caduta, non per le spallate dell'opposizione ma per il groviglio di anime contrapposte che la componevano! Ed in numerosi casi si era già salvata in extremis...
Erano i numeri a mancare o la coesione interna, la condivisione di un programma chiaro ed univoco? Quella mancanza di coesione, quella eterogeneità di intenti hanno reso il Paese ingovernabile! Non altro! Non i numeri risicati, non una opposizione pressante ed ostruzionistica, non il porcellum!In una cosa non concordo con il post di unamicoincomune. La mossa di Romano Prodi di presentarsi al Senato non mirava ad un miracolo. Prodi, a mio avviso era perfettamente consapevole di non raggiungere il voto necessario, tuttavia, ha voluto restituire lo "sgambetto" a Veltroni.Siamo tutti concordi che il nostro sia un bipolarismo malato, siamo tutti concordi che la frammentazione dei partiti dovrebbe essere superata, auspichiamo in tanti che si torni a forme di rappresentanza più diretta. Ma allo stato attuale non si può continuare ad arrampicarsi sugli specchi. Qualcuno spolvera i soliti cavalli di battaglia, la riforma rai, la legge sul conflitto d'interessi ecc ecc ecc..Bè si prenda atto che il governo in carica non ha potuto realizzare i propri programmi, perchè sulle grandi questioni, quel governo si è sempre dovuto confrontare con la propria mancanza di coesione nelle idee! Allo stato attuale, con un Paese allo stremo, con una situazione drammatica in Campania che ci addolora, ma anche ci squalifica nel resto del mondo, con una popolazione che ogni giorno si sente più povera e senza futuro, con una pressione fiscale che oramai rasenta il 50%, e con un conflitto politico che certo non si può risolvere in pochi mesi per produrre le riforme di cui il Paese necessitasi prenda atto che la maggioranza uscita dalle urne non esiste più, si prenda atto che continuare a rinviare le elezioni non è solo utopistico, ma soprattutto deleterio per il paese.
 
aupaz
aupaz il 04/02/08 alle 16:09 via WEB
darsi delle buone regole serve sempre e comunque, partir col piede giusto anche... La repubblica di Weimar, ha dovuto aspettare molteplici elezioni (5) per avere una maggioranza degna del nome, forte, e con i numeri giusti... e nelle condizioni in cui la Germania versava dopo la seconda guerra mondiale, a noi italiani attuale, parrebbe una cosa da pazzi perder tanto tempo e risorse con la gente che non ha da mangiare... Ebbene, loro l'hanno fatto, e poi nel giro di 30-40 sono tornati la locomotiva d'europa... Questo non ci insegna nulla ?!?!?! La fretta , se le regole scritte sono fatte male è e cattiva consigliera... Quando si parte, si deve aver tutte le marce a disposizione.... Con 12 partiti, gente che si sposta di qua e di là, poco ricambio generazionale, nessuna scelta da parte delle persone, mi pare che i presuposti buoni mica ci siano... E poi, diciamocela tutta... Mi puzza che non siano per leì'ennesima volta capaci di mettersi d'accordo e riscrivere per ben le cose... questa classe politica non ne è capace.... stesse a cuore la cosa e non gli interessi, avrebbero fatto un governo temporaneo dai larghi consensi per far una cosa fatta bene, un governo solo per fare, in velocità e concentrato solo sulla legge elettorale...
 
unamicoincomune
unamicoincomune il 04/02/08 alle 18:06 via WEB
Ottimi interventi. Ribadisco che si è sprecato troppo tempo e adesso, da parte del centrosinistra, è troppo facile e ipocrita chiedere la riforma elettorale e il rinvio delle elezioni. Perchè, quando a chiederle era Berlusconi, non si è cercato di intraprendere la strada riformista nel 2006, a urne chiuse e con un sostanziale pareggio tra i poli? Adesso che tutte le loro contraddizioni sono esplose, causando la caduta del governo più ridicolo della storia repubblicana, adesso chiedono dialogo per le riforme e per il bene dell'Italia. Adesso si richiamano al senso di responsabilità. Adesso. Mi dispiace, ribadisco, è troppo tardi. Se ne parlerà, come ha detto Berlusconi, dopo le elezioni. Ancora, credo che Prodi, invece, pensasse di avere i numeri e solo grazie agli interventi di Cossiga, interventi che hanno svelato il gioco, si è arrivati alla crisi. Prodi, sinceramente, non mi sembra Sansone. Non è nel suo stile, da buon democristiano, morire insieme ai filistei. Questa volta la campagna acquisti, e l'affair Cusumano ne è la conferma, non è andata a buon fine. Ovviamente, così come richiesto per Berlusconi, si attende l'apertura di un procedimento giudiziario per Prodi. Saluti e grazie per il piacevole scambio d'idee Pierluigi
 
 
liena67
liena67 il 05/02/08 alle 11:25 via WEB
l'unica cosa che realmente mi deprime è pensare che qualcuno ancora creda che l'attuale centro destra (esattamente come l'attuale centro sinistra) possa cambiare qualcosa e fare il bene del paese, compreso risolvere la questione rifiuti in campania che ESISTE DA SEMPRE e che nessuno (ne prima di bassolino ne durante ne dopo probabilmente) ha mai voluto realmente risolvere (e del resto basta vedere la "disinformazione di massa" che riceviamo ogni giorno dai media, compreso ora Fazio che si è bello azzerbinato pure lui all'informazione istituzionale....va beh)
sinceramente io credo che tutti gli italiani sani di mente avrebbero dovuto scendere in piazza tempo fa quando fu approvata questa legge porcata e smettere di lavorare finquando non avessero cambiato le cose! Altro che sciopero dei trasportatori....si sarebbe dovuto fermare il paese!!!!!
sono andata a votare mio malgrado alle precedenti elezioni perchè speravo almeno che un governo di centro sinistra avrebbe eliminato quelle palesi leggi assurde varate dal centro destra e migliorato un pò la situazione o quantomeno fatto un pò meno peggio
col caxxo che l'ha fatto e col caxxo che li voterò ancora loro e nessun altro degli attuali politici di nessuno schieramento, così come certamente NON andrò a votare con questa assurda legge che non mi permette di scegliere chi va in parlamento a legiferare sulla mia vita!!!
aspetterò tranquillamente di vedere tra un anno il parlamento delegittimato perchè questa legge NON è costituzionale e già lo è stato detto e deciso
mi pare proprio un'inutile perdita di tempo e di denaro (IL NOSTRO!) andare a votare ad aprile senza aver cambiato la legge elettorale (BADATE AD APRILE...QUANDO ORMAI AVRANNO MATURATO I NUOVI PARLAMENTARI LA LORO BELLA PENSIONCINA)
senza considerare i soldi che TUTTI i partiti prenderanno per tre anni come rimborso elettorale (anche se la lesislatura finisce ora) in aggiunta ai nuovi rimborsi elettorali che prenderanno con le nuove elezioni per altri cinque anni da aprile (cambiano i nomi ma non cambiano le persone che rappresentano partiti vecchi e nuovi) in aggiunta ancora agli altri soldi che prenderanno per altri cinque anni a partire dall'anno prossimo se, come è probabilmente che accadrà, comunque si tornerà alle urne quando il parlamento sarà delegittimato dal referendum
evidentemente vi va di sprecar soldi mentre i tribunali non ne hanno come non ne hanno gli ospedali e le scuole....a me viene solo la gastrite e nonostante sia una pacifista convinta mi sto augurando cose PER TUTTI LORO che è meglio che non vi riferisca
saluti depressi e sconfortati
 
   
redazione_blog
redazione_blog il 05/02/08 alle 11:51 via WEB
credo (ma non ne sono sicura, quindi prendete le mie parole col beneficio del dubbio) che la pensioncina quei signori di prima nomina l'avrebbero maturata ad ottobre. Almeno in questo forse sono stati fregati. Noi ovviamente, (tutti) siamo stati fregati molto di più e lo sconforto, l'incertezza sul chi votare, visto che oramai (tutti) hanno fatto piena mostra di sè, l'abbiamo in tanti. Siamo realmente alla frutta e ci si impone non solo molta attenzione nel valutare i programmi ma, anche l'obbligo, al momento del voto, di immaginare gli scenari politici che andremo a creare, scegliendo un dato partito o un altro, all'interno delle generali coalizioni.
 
unamicoincomune
unamicoincomune il 06/02/08 alle 18:23 via WEB
esatto, i nuovi entrati in parlamento resteranno senza diritto al vitalizio. Non sono riusciti a premere per il mantenimento in vita di una legislatura agonizzante. Questo è già un buon risultato. Il problema della legge elettorale, che badate bene non condivido, è un falso problema. E' un alibi che serviva a perdere tempo e a far maturare la "pensioncina". Niente più. Andrò a votare perchè credo che chi non partecipa ha, sempre e comunque, torto. Saluti Piedrluigi
 
 
liena67
liena67 il 07/02/08 alle 12:38 via WEB
tu andrai a votare solo perchè credi che il governo di centro destra sia buono....buon per te....io se vado a votare annullo la scheda perchè ho il sacrosanto diritto di dire che NESSUNO di coloro che attualmente sono presenti nel desolante attuale panorama politico mi da fiducia....e non permetto a te come a nessun altro di esprimere giudizi sulle mie scelte! O le scelte sono valide solo e unicamente se collimano con le vostre?
saluti e auguri
 
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