Un’altra ricorrenza ci trova uniti nel rievocare, commemorare, celebrare …
Commozione sincera o retorica del “si deve” ?
Tra chi commemora questa ed altre ricorrenze in modo sincero, vi sono anche quelli che, nel loro agire quotidiano, dimostrano di non adeguarsi ai valori richiamati a parole.
Questo post è per loro!
- A chi oscura e sminuisce la voce degli altri con l’accusa di bieco oltranzismo.
- A chi è sull’attenti e non osa.
- A chi tradisce i propri ideali e la propria coerenza nel grande mare dell’unanimismo.
- A chi sbandiera il vessillo delle pari opportunità, ma poi, abusando del proprio potere, taglia, ridicolizza, e penalizza con ritorsioni.
- A chi indossa la divisa degli altri usando le loro battaglie per biechi scopi personali.
- A chi predica per professione, a chi elargisce sermoni contro i soprusi dei forti per poi intonare la fanfara dei vincitori e salire sempre sul carro più bello.
- A chi simula amicizia e lealtà durante la scalata ma poi, profittando del buio, scaglia nel precipizio tutti quelli che incontra sul proprio percorso.
- A chi indossa le vesti del contestatore e s’imbosca nei vicoli durante il corteo.
- A chi si vanta di risultati non propri, dopo aver derubato chi ha sputato sangue e sudore per essi.
- A chi scambia il trash per allegria ed il pattume per oro che luccica.
- A chi accusa di connivenze e poi tace quando è smentito dai fatti.
- A chi striscia e si genuflette, a chi stende tappeti dinanzi al potente, ed al potente che misura il proprio operato in base al sorriso artefatto dei sudditi.
A tutti costoro chiediamo di riflettere sul valore della Libertà.
Roby e Ross