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Distruggere come passatempo

Lo scorso 25 aprile dodici minori sono stati scoperti mentre si divertivano a distruggere un edificio in provincia di Torino. Distrutti muri, porte, finestre e l'impianto elettrico, il tutto rigorosamente filmato. L’edificio era abbandonato ma comunque non fatiscente. Lo scopo era quello di trascorrere un pomeriggio diverso dal solito per sconfiggere la noia.
Questa notizia mi ha portato a riflettere su come sempre di più si legga sui giornali o si assista in giro ad atti di vandalismo: la rabbia repressa viene in questo modo sfogata con violenza e in Italia danneggiare il bene pubblico viene interpretato come qualcosa di lecito che resta impunito. Non si considera il bene di tutti come qualcosa che ci appartenga, per cui tanto vale distruggerlo. L'altra sera facendo una passeggiata nel mio paese (cosa che non facevo da un po’ perché ci sono molto poco…) ho constatato con grande tristezza come nella piazza recentemente costruita alcuni arredi siano già stati distrutti. Credo che abbia resistito intera e funzionante per meno di un anno. In particolare alla fontana quasi tutte le viti sono state tolte. Per non parlare poi delle scritte, praticamente su ogni panchina. Non credo che sia solo voglia di sfogare la propria rabbia, perché per farlo basterebbe, che so, tirare un calcio ad un pallone o tirare pugni ad un sacco.

Questi fatti sono secondo me esclusivamente sinonimo di maleducazione e mancanza di rispetto. Basta con il tentare di giustificare l’accaduto trasformando i protagonisti in vittime della società!

Basterebbe insegnare un po’ di educazione ai propri figli ed imparare a saper dire di no qualche volta. Mi rendo conto che sia tutt’altro che facile ma molte generazioni in passato ce l’hanno fatta, perché oggi non è più possibile?

 

Scritto su Strane Alchimie

Commenti al Post:
morton0
morton0 il 12/06/08 alle 11:17 via WEB
Imbrattare, rovinare, distruggere ... ormai è diventata un'abitudine odiosissima che non trova altre giustificazioni se non quelle che hai messo ben in evidenza tu. Invocare sempre e comunque la noia e il disagio giovanile mi sembra una forzatura. Sicuramente di base c'è la mancanza di rispetto, ma ... è solo dei giovani? Loro la manifestano in questo modo, sicuramente in maniera macroscopica ... Ma quanta mancanza di rispetto c'è oggi! Spazi pubblici invasi, rifiuti dispersi qua e là, utilizzo non appropriati di beni della collettività ... Per non parlare del non rispetto delle idee altrui, del pensiero dell'altro "imbrattato", di identità distrutte nella loro autostima. Non si può più andare avanti così: per giovani e per adulti, bisognerebbe pensare ad una forma, materiale e morale, di risarcimento...
 
 
stranealchimie
stranealchimie il 12/06/08 alle 11:49 via WEB
Hai ragione, la mancanza di rispetto degli altri è largamente presente negli adulti. D'altronde quando vedo ad esempio padrone e rispettivo cane che passeggiano per le vie cittadine,con il padrone che non si preoccupa di raccogliere i bisogni del proprio cane, questo è un altro segno di maleducazione. Mi è capitato anche di assistere ad una scena in cui il bambino piccolo si divertiva a far impazzire il WC pubblico automatico con il genitore che osservava sorridendo. La maggior parte delle volte la causa della maleducazione dei figli è proprio nei genitori...
 
   
redazione_blog
redazione_blog il 12/06/08 alle 12:02 via WEB
quando si insinua nelle nuove generazioni l'idea che il rispetto di regole, limiti, buon gusto, non solo non sia un valore, ma sia anche trendy, poi abbiamo quesi risultati e li constatiamo in tutti i contesti purtroppo..
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/06/08 alle 18:06 via WEB
Sono d'accordo. Se noi adulti per primi non ci poniamo come modelli di comportamento, allora è difficile che siano i giovani a farlo
 
molinaro
molinaro il 12/06/08 alle 19:13 via WEB
Sono d'accordo in parte, e in parte no. Il capitalismo e il liberismo economico stanno distruggendo il mondo e annullando secoli di conquiste sociali, almeno in Europa: se passerà la legge sulla liberalizzazione dell'orario di lavoro, sarà come uccidere le mondine che lottarono per le otto ore in risaia (mie compaesane: sono originario di Vercelli). La crescita obbligatoria farà esplodere il pianeta. Io sono per: lavorare poco, produrre poco, consumare poco. E a questo mondo fanatico di eficienza e produzione ogni tanto un colpo di "dis-truzione" (contro la pro-duzione) glielo darei volentieri. Quanto poi alle scritte sui muri, in molti casi non peggiorano ma migliorano l'estetica degli orribili edifici delle nostre città. Ciao!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/06/08 alle 01:44 via WEB
Circa un anno fa, leggevo che siamo i più bulli d'Europa, con buona pace di famiglia e scuola. Io credo che viviamo in una cultura della violenza. Che cresce e si sviluppa sulla vigliaccheria e sull'incapacità degli adulti, insegnanti e genitori in primis, ad educare. Un'educazione troppo permissiva o situazioni di degrado familiare, la mancanza di percorsi di recupero e, spesso,l'omertà di chi subisce fannò si che il prepotente si senta quasi giustificato e ammirato. Credo che tu abbia ragione, sono fenomeni già accaduti in passato e risolti. Ma non bisogna disperare, i sani principi e...il buon esempio possono davvero cambiare le coscienze. Specie di chi ci guarda a modello.
 
 
CHIARA975
CHIARA975 il 13/06/08 alle 01:45 via WEB
Ops, per qualche misteriosa ragione Libero mi ha nascosto il nick ;-) Ho scritto io il commento su. Ciao da Chiara
 
   
stranealchimie
stranealchimie il 13/06/08 alle 12:07 via WEB
Davvero questo primato non lo conoscevo...Diciamo che sappiamo raggiungere l'eccellenza laddove sarebbe meglio essere tra gli ultimi... per esempio siamo al primo posto in Europa anche per gli stipendi dei nostri parlamentari :( Ciao!
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 13/06/08 alle 10:27 via WEB
Ciao Chiara, non conoscevo del triste primato che a quanto pare può vantare l'Italia: saremmo dunque i più bulli di Europa! Io so soltanto che certe manifestazioni di aggressività, di inciviltà, di sopraffazione, di giustizia del più forte e di violenza non fanno parte solo del mondo giovanile. Assistiamo ogni giorno a manifestazioni di inciviltà e maleducazione, per strada, ai semofori, nelle file agli uffici postali e negli stessi esercizi pubblici. Davvero non credo che sia un fenomeno puramente giovanile. Credo che gran parte della responsabilità sia degli adulti, i quali per primi ignorano le regole della convivenza civile e, pertanto, non possono certo trasmetterle ai propri figli. Ce ne accorgiamo anche qui nei blog, nei commenti, nelle operazioni di disturbo, nello scherno gratuito e nella volgarità imperante!
 
MaRiDG70
MaRiDG70 il 13/06/08 alle 08:21 via WEB
ciao..le radici di tali comportamenti da parte di questi ragazzi che si divertono a fare i bulli e i vandali va ricercata non nella società ma nel nucleo famigliare dei ragazzi stessi....
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 13/06/08 alle 10:22 via WEB
Ciao Rita. Condivido in parte ciò che scrivi. Sicuramente la famiglia è il primo nucleo sociale col quale i ragazzi hanno rapporti, dal quale ricevono esempi ed insegnamenti. E' anche vero tuttavia che spesso il ruolo dei genitori è pregiudicato dagli esempi deteriori che i ragazzi ricevono all'esterno, quando, ahimè, ad essere carenti non sono proprio gli insegnamenti e gli esempi ricevuti nel contesto familiare.
 
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