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I GIOVANI, LO SBALLO, LA MORTE: TRE POST A CONFRONTO

I post che seguono vogliono essere uno stimolo di riflessione e di confronto sul mondo giovanile e sulla problematicità della sua condizione attuale. Il primo è una breve ma intensa reazione ad un tragico fatto di cronaca, il secondo è un estratto di un post precedente scritto a seguito del ritrovamento del corpo della giovane Federica, il terzo è una suggestiva sollecitazione che riguarda gli adolescenti e il loro modo di stare insieme e di comunicare.

 

Per una pasticca di ecstasy

É morta una ragazza di soli 16 anni per aver preso una pasticca di Mdma.
Era andata con delle amiche ad una festa in spiaggia, erano lí per divertirsi, ma sembrava che il divertimento non fosse sufficiente e allora i giovani cosa hanno fatto? Si sono rifugiati nella droga, nell’alcool, nella violenza...
Mi chiedo: perché i giovani non riescono a divertirsi senza cercare lo sballo nell’alcool e nella droga??????

Scritto da didi990       su  Parole parole


Morire assurdamente: a quanti giovani capita? (estratto dal post 483)


E ancora, perché una ragazza certamente assennata come la povera Federica sicuramente era, ha seguito chissà chi senza porsi nemmeno un interrogativo, senza considerare che dietro ai sorrisi di una sera potesse celarsi qualcosa di molto spiacevole?

Al giorno d'oggi le più elementari regole di buon senso sembrano venire meno, e sembra da arretrati non fiondarsi in feste strane con improbabili "amici" dell'ultima ora... Bisognerebbe che le famiglie continuassero ad inculcare con l'esempio quei pochi sani principi che garantiscono una crescita, una maturazione non solo cronologica ma anche psicologica ed un positivo inserimento in una società fluttuante e senza punti ben precisi di riferimento come la nostra...

Scritto da bimbayoko      su  Around my heart

 


Adolescenti d'oggi: che ne sarà di loro?

Schiavi del rito degli sms, dipendenti dai cellulari come da una parte sdoppiata di se stessi.

Piccoli sordomuti, con l'ascolto inibito della musica perennemente rovesciata nelle orecchie, e la capacità di dialogo inaridita dall'abuso dei linguaggi senza voce, gli smile -.-"; appunto, emozioni virtuali.

Ubriachi d'informazione.

Maniaci di msn e delle chat, eccitati dall'uso di videogiochi violenti.

Soggiogati ormai dal loro Pifferaio Magico la televisione, che li manipola e gestisce divulgando in maniera indiscriminata nuovi miti : Veline e Calciatori.

Il nuovo lessico famigliare è fatto di silenzio.

E intanto i ragazzi continuano a correre.

Un quadro nero che raffigura gli adolescenti di adesso le nuove generazioni, muti ma grandi oratori di parole scritte su di uno schermo, vuoti ma ricolmi di nuovi valori, odio, rabbia, branco, sesso, piccoli per la loro età ma già grandi per le loro esperienze.

e noi ci chiediamo :

che ne sarà di loro?

Scritto da Welcometothe_giungle      su L'enfant terible

(immagine tratta da: http://www.ilgiornale.it/)

(..) Perché mai le due amiche, partite insieme, hanno pensato che separarsi per la serata fosse una buona idea?

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/07/08 alle 17:05 via WEB
Io credo che tutto dipenda dalla morte dei valori. Oggi non ci sono più certezze, il mondo va tutto alla rovescia ed arrivare a situazioni di sballo come si vede negli ultimi tempi non è poi così insolito e difficile. Davvero, c\\\'è da chiedersi dove andremo a finire!!!!
 
 
morton0
morton0 il 22/07/08 alle 17:09 via WEB
Sicuramente il vuoto di valori si fa sentire, ma il problema credo sia molto più complesso. Oggi si è eliminato il senso dell'attesa: aspettare un tempo significava credere nel futuro, immaginare, proiettarsi, pianificare e anche fantasticare. Oggi tutto questo non ha più valore ... oggi viviamo nell'epoca del tutto subito, dei fast incontri, dell'usa, consuma e getta prima che puoi e più che puoi. Domandiamoci se e quanto anche noi adulti non abbiamo contribuito a creare tutto questo ... Lo scenario è triste e allarmante, ma sicuramente non sono stati solo i giovani a crearlo
 
redazione_blog
redazione_blog il 22/07/08 alle 18:08 via WEB
I modelli cui si ispirano questi giovani chi li ha forniti? Questi ragazzi, che ci piaccia o no scimmiottano il mondo degli adulti e lo fanno bruciando qualsiasi tappa di maturazione della personalità, dei valori ecc. E' difficile da ammettere ma dovremmo avere il coraggio di farlo: a creare una gioventù priva di valori a cui attingere siamo stati noi e quelli prima di noi. A proporre modelli deleteri sono i media e noi stessi che consentiamo ai media di propinarci schifezze. Abbiamo creato o appoggiato una società basata sul culto dell'apparire o dell'avere, poco se non nulla dell'essere ed i risultati sono dinanzi a noi in questa gioventù (senza generalizzare però). I giovani sono come spugne, noi siamo responsabili di ciò che assorbono o hanno assorbito.
 
eccomiqui2008
eccomiqui2008 il 22/07/08 alle 18:14 via WEB
Tutto questo è vero, ma non si capisce come mai i giovani hanno bisogno di sfidare così il limite, al punto tale da mettersi in pericolo...Questo davvero non lo capisco!
 
 
morton0
morton0 il 22/07/08 alle 18:24 via WEB
Effettivamente, è difficile da comprendere ... E' come se si fosse alzata la soglia della percezione delle emozioni: se tutto non è intenso, io non sento più ... E se per sentirmi vivo ho bisogno di provare emozioni, allora alzo il tiro fino ad arrivare al confine del off-limit. Il problema è che diventa una escalation che mette davvero a repentaglio l'identità della persona, fino ad arrivare agli estremi in cui si sfida la sorte come nei fatti di cronaca descritti ... Mancano contenitori fermi, modelli equilibrati ed esperienze forti ma sane ...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/07/08 alle 19:10 via WEB
Ai miei tempi si comprava di nascosto il pacchetto di sigarette per sentirsi adulti. Oggi a 14 anni vanno già in giro col bicchiere in mano, anzi con la bottiglia. Fateci caso la sera per le strade, nei locali..hanno tutti la bottiglia in mano.
 
Welcometothe_giungle
Welcometothe_giungle il 22/07/08 alle 21:44 via WEB
E dei genitori vogliamo parlarne ? Genitori timorosi verso i figli, impegnati più da loro stessi che dai figli stessi, pronti ad assecondare ogni volere del figlio pur di non doverlo sentire lamentarsi, se questa generazione è quel che è la colpa va data anche a chi la creata.
 
 
morton0
morton0 il 22/07/08 alle 22:19 via WEB
Infatti ... è la generazione dei Narcisi!
 
   
Welcometothe_giungle
Welcometothe_giungle il 22/07/08 alle 23:59 via WEB
Qualche tempo a dietro ho accompagnato mio fratello a fare un provino per delle comparse e c'erano mamme più esagitate delle figlie che facevano le oche giulive come se avessero 15 anni e che pregavano perchè la propria figlia diventasse il nuovo volto della tv magari a buona domenica, diventasse velina ho sentito cose che le mie orecchie ancor piangono :D
 
     
morton0
morton0 il 23/07/08 alle 14:28 via WEB
mah, robe da matti ... io credo che alcuni genitori dei giovani di oggi vedano in loro un'estensione di se, dei propri sogni infranti e dei propri desideri non realizzati. Solo così si comprendono certi atteggiamenti da delirio: il fallimento dei loro figli è il LORO fallimento ... ! :-(
 
JON.L
JON.L il 23/07/08 alle 12:47 via WEB
Semplicemente il bnessere rovina, per me questa, apparentemente semplicistica, affermazione racchiude molte verità confermate nel tempo. Chi vive una situazione precaria, dove si detiene uno scopo primario di sostentamento dal momento in cui ci si sveglia a quello in cui si va a dormire, tutto ciò che arriva in più diviene qualcosa di aprezzabile e crea felicità inattesa, le cose più banali acquistano un valore che si è perso e la vita stessa ritrova il giusto valore e senso... Non dico di più, ma credo che qualcuno di voi possa comprendere pienamente...
 
 
morton0
morton0 il 23/07/08 alle 14:35 via WEB
Anche questo è vero! Io credo che oggi sia venuto a mancare il senso del Sacro. Uso volutamente la lettera maiuscola, senza timore di apparire tradizionalista, conservatrice, retorica o addirittura bigotta. Senso del Sacro non significa necessariamente senso religioso, ma vuol dire riconoscere il valore inestimabile e inalienabile di alcuni elementi dell'essere persona, che oggi vengono sistematicamente misconosciuti e deprezzati ... La vita è la prima di questi. Se perdiamo il senso di sacralità della vita e dell'uomo, allora siamo sulla buona strada per perdere davvero tutto!
 
girasole20071
girasole20071 il 23/07/08 alle 19:07 via WEB
Non ci posso pensare... perdere la vita cosi'...!!! Una mamma e' tranquilla a casa che sua figlia sta' trascorrendo una serata con amici ed ecco la sorpresa....una giovane vita spezzata per una pillola....mamma mia!!! A te una serata tranquilla e un abbraccio, girasole
 
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