Creato da redazione_blog il 10/12/2006

BLOG PENNA CALAMAIO®

La piazzetta dei blogger, un'agorà virtuale, un luogo d'incontro e, soprattutto, una pagina infinita da scrivere insieme!

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oogle è un parassita. A dirlo, senza mezzi termini, durante il convegno “Giochiamoci il futuro” organizzato a Capri da Between è Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso.
La dichiarazione si colloca nel contesto più generalizzato di una querelle che da tempo anima il mondo dell’editoria nei confronti di Google News, accusato di aggregare le notizie tratte dagli organi di informazione, traendone un profitto e non fornendo in cambio agli editori italiani alcuna forma di remunerazione (diretta) ed anzi, pregiudicando le opportunità per gli editori on line di far convergere sulle proprie pagine web investimenti pubblicitari.
Premetto che la posizione assunta a suo tempo dalla Federazione Italiana Editori Giornali nei confronti di Google News non mi vede concorde. Google News infatti, nell’aggregare i titoli di Giornali, al pari di qualsiasi altro aggregatore di notizie, rimanda ad un link attraverso il quale poter leggere il contenuto direttamente sul sito di origine. Altrettanto avveniva già prima dell’esistenza di Google News da parte di Yahoo Notizie (ma nessuno se l’è avuta a male…chissà perché?).

Le parole di De Benedetti invece mi suscitano più ampie riflessioni sul mercato di internet e quelle riflessioni coinvolgono anche noi blogger e più in genere i cittadini di internet. De Benedetti afferma, testualmente, che: "Il motore di ricerca non può vivere da parassita. Raccoglie 400 milioni di pubblicità senza fornire alcun prodotto, ma veicolando i nostri contenuti. Non può continuare a trarre un profitto colossale dai nostri contenuti, è assurdo e non esiste."

Vero! Google, inteso in senso lato come motore di ricerca o in senso stretto come Google News non fornisce un prodotto, bensì un servizio e la genialità dell’azienda di Mountain View ha effettivamente fatto sì che i profitti, sui servizi forniti, fossero e siano colossali. Ma stiamo parlando pur sempre di  mera indicizzazione di notizie o contenuti in genere, non di uno sfruttamento più diretto di contenuti altrui, sfruttamento che, pure, su Internet è praticato senza scandalo da parte di quasi tutti i portali e social network.

Eppure De Benedetti se ne risente e chiede senza troppi giri di parole  che l’Editoria possa partecipare alla spartizione della torta:Non si può prendere una cosa senza pagarla”.
Google fa paura, non c’è che dire mentre, nessuna paura e scarsissima considerazione fanno coloro che rendono vitale e proficuo il grande mercato di internet: NOI!
Proviamo infatti a traslare le parole di De Benedetti sui contenuti prodotti dai netizen, tanto più che essi sono di gran lunga superiori per quantità rispetto a quelli provenienti dagli editori on line!


  "Google non può continuare a trarre un profitto colossale dai nostri contenuti"

Se al posto di Google  scriviamo il nome di un Service Provider, il nome di una piattaforma blog, il nome di un social network, il nome di un servizio di sharing (sia esso riservato ai video o ad altri tipi di file quali immagini o mp3), scopriamo improvvisamente che le vittime di uno sfruttamento a sbafo dei contenuti altrui per trarne colossali profitti SIAMO PROPRIO NOI!
In sostanza chiedo l’intevento della Triplice sindacale o in parole povere di CGIL, CISL e UIL per noi  che siamo la manovalanza in nero del web!

Scherzo ma non troppo. E’ infatti impensabile che si continui a prendere a piene mani dagli utenti dando loro in cambio solo briciole o un piatto desolatamente vuoto.

I Service ed Hosting  Provider guadagnano sui nostri contenuti, registrano accessi sulle proprie pagine grazie ai nostri contenuti, guadagnano sugli investimenti pubblicitari di terzi in virtù degli accessi che i nostri contenuti sono in grado di generare e se la cavano con la barzelletta di fornirci servizi gratuiti. Altrettanto dicesi per i social network e per le piattaforme di sharing.
Le società di Advertising a loro volta, ovvero quei servizi che gestiscono la pubblicazione di banner pubblicitari sulle pagine web, hanno ideato per noi utenti di internet una strana forma di remunerazione, comunemente detta “Pay per Click”. Questa espressione significa che quando apponiamo di fianco ai nostri contenuti dei banner pubblicitari , veniamo remunerati (di solito con cifre risibili), solo se chi ci legge realizza il fatidico click sul banner promozionale: come dire che se un giornale vende il proprio spazio pubblicitario ad Aiazzone, potrà essere pagato solo previa verifica che chi ha comprato il giornale abbia poi fatto un giretto in negozio per comprarsi una cucina o un salotto! Eh no! Mica fuori dal web succede così!
Eppure i dati dicono che la pubblicità on line stia sottraendo sempre più clientela ai venditori di spazi pubblicitari tradizionali. (Non a caso il mondo dell’editoria è un tantinello incazzato con il web). Quindi la pubblicità on line è remunerativa per le aziende che vi ricorrono, ma i publisher (blogger, webmaster, gestori di forum) che inseriscono banner pubblicitari di fianco ai propri contenuti, non riescono neanche a passare il dito sulla torta per dargli un' appagante leccatina, figuriamoci gustarne una fetta! (SLURP!)

In tutto questo noi continuiamo a comportarci da gregge neanche belante, bensì maledettamente silente.
Non si prova né ad organizzarsi in associazioni di utenti, né ad autogestirsi per la auto-produzione di quei servizi che altri dicono di fornirci gratuitamente.
Sapete che esistono in rete script per creare in poche ore un portale di contenuti? Sapete che esistono in rete script per riprodurre senza troppa difficoltà social network simili a Facebook? Ciò nonostante non mi risulta che una piattaforma web sia mai stata autoprodotta da un’associazione di utenti.

Continuano invece a proliferare iniziative delle quali non cogliamo l’obiettivo recondito. Prendiamo ad es. la recente introduzione del tasto “Mi Piace” nelle nostre fotogallery su Libero. Tralascio il fatto che  ai Gold User si era garantito (tra le altre cose) di poter inserire banner adsense su TUTTI i propri contenuti e che invece nelle pagine della fotogallery ciò non è possibile. Vi chiedo piuttosto: chi è in grado di cliccare il tasto “Mi piace”? Ovviamente solo chi è già iscritto a Facebook!
Quando uno di noi clicca il tasto in questione, sul suo profilo di Facebook, gli amici che abbiamo su quel social network sono indotti a visitare le nostre foto pubblicate qui su Libero. Quindi Libero riceve visite grazie ai nostri contenuti e non ci ringrazia del favore in alcun modo, anzi, impedisce a noi utenti di inserire autonomamente il bottone “Mi Piace” sotto i nostri post. Furbi vero? Anche perché a Facebook non regalano niente ed in cambio possono invece ricavarne nuovi iscritti. Stesso discorso vale per le nostre fotogallery quando sono "lanciate" in home page di portale.

Circa un mese or sono ho ricevuto sulla mail del nick redazione_blog la proposta di una società che si occupa di pubblicità on line tramite il sistema del “Pay per Post”.
In sostanza, valutando il pagerank di Blog Penna Calamaio, la natura dei contenuti da me prodotti, il numero di visitatori e commentatori, mi è stato proposto di scrivere di tanto in tanto ed a pagamento, post di recensione per prodotti, servizi, eventi o quant’altro.
Il tutto, dichiarando in modo trasparente ai miei lettori che quei dati post avevano carattere di sponsorizzazione. Inutile dirvi che se avessi accettato, considerata la “esposizione” di Blog Penna Calamaio, sarei stata bannata all’istante. Non mi è rimasto che chiedere ai responsabili del portale come comportarmi.
Sono ancora in attesa che prendano una decisione per me e per gli altri blogger di Libero ai quali è stata offerta questa opportunità e per quelli ai quali presumibilmente sarebbe stata offerta in futuro.
Presumo “ci stiano lavorando” che, detto in parole povere potrebbe significare “trovare il modo di guadagnarci anche loro qualcosa, altrimenti, NISBA!”.

Nel frattempo in Home Page di portale, tra i cd. blog del giorno o blog in evidenza, compaiono blog che pur non essendo Gold espongono spudoratamente banner pubblicitari non autorizzati e di circuiti differenti da adsense.

Nel frattempo i siti “segnalati da Libero” sulle “pagine ad alto traffico” del portale espongono banner adsense pur senza essere Gold e sono anzi, siti che, “stranamente” non sembrano prodotti da utenti bensì fatti “con lo stampino".
Non che non vi siano siti di comuni utenti pieni zeppi di vari banner pubblicitari, pur non essendo dotati della stella Gold. Però li si tollera, cosa che a Calamaio per altro genere di iniziativa remunerativa non sarebbe possibile in forza della sua "esposizione". Comunque è da tempo immemorabile che  non vedo comparire in home page, siti che possano davvero definirsi “amatoriali” e prodotti da noi utenti.
Scusate se è poco, ma se De Benedetti dice che Gooole è parassita, noi utenti cosa dovremmo dire di chi "ospita" i nostri contenuti su social network, piattaforme blog e siti di sharing?

Voglio la tutela sindacale!


Commenti al Post:
albatrho.s
albatrho.s il 10/10/10 alle 17:53 via WEB
ummadonna... un altro post di quelli impegnati!
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 18:05 via WEB
Non mi aspetto commenti infatti. Ma semplicemente di cominciare a far circolare delle idee, pur sapendo che in pochi, qui su Libero, potranno trovarle interessanti.

La mia regola è di scrivere in primo luogo per un piacere personale e quindi su argomenti che riscuotono il mio interesse. Se poi saranno post commentati ben venga, altrimenti non piango mica.

 
albatrho.s
albatrho.s il 10/10/10 alle 18:20 via WEB
Si, ok, ma sono andato a rileggermi i post precedenti. Qualcuno ti aveva proposto di metterti in proprio, se non sbaglio. E questo per dire, se non sbaglio, che concorda con la frase "Ciò nonostante non mi risulta che una piattaforma web sia mai stata autoprodotta da un’associazione di utenti."
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 18:42 via WEB
Theo, io ho fatto un discorso più generale che non è circoscritto a Libero anche se qui la situazione mi sta decisamente stretta. Ho posto l'accento sulla condizione degli utenti di internet in generale, nella speranza che si comincino ad aprire gli occhi su certe cose. La politica dei Provider nei confronti degli utenti è insoddisfacente per gli interessi degli utenti stessi. Le tecniche di Advertising ci portano a ragionare di guadagni in termini di centesimi a fronte, dei loro guadagni che sono in termini di migliaia se non milioni di euro. Youtube e tutti gli altri siti di condivisione dei video lucrano sulla creatività dei propri utenti e sono ben consapevoli che la maggior parte dei video prodotti utilizzano contenuti sui quali vi è copyright altrui. Ci mettono la pezza o facendo rischiare gli utenti in prima persona, oppure inserendo (mediante accordi con le case discografiche) banner adsense all'interno dei video. E così via per tanti altri aspetti cui ho fatto riferimento. Gli utenti di internet sono la vera manovalanza del web ma sono estromessi dalla possibilità di trarre reali benefici da quanto producono.

Parliamoci chiaramente, come abbiamo fatto poco fa via Facebook. Anche il Contest "LiberoMobile Award" mira a far ottenere a Libero nuove aperture di siti e blog in versione mobile. Io mi sono iscritta, sia perchè il mio blog mobile lo avevo già aperto, sia perchè comunque mi crea un pò di movimento qui tramite facebook. Ma le possibilità che blogger o webmaster di questa piattaforma accedano ai primi posti della classifica e ci rimangano sono estremamente circoscritte, per il semplice fatto che Libero non ha mai agevolato l'iscrizione dei propri utenti a Facebook, non consente di inserire il pulsante "Mipiace" sotto i post e non consente di Inserire il badge "Like this" per le pagine. Quindi è evidente che chiunque di noi abbia un profilo o una pagina su Facebook, sia pregiudicato (da quel sistema di votazione), rispetto a blogger e webmaster esterni che hanno migliaia di Fan sulle proprie pagine e li hanno acquisiti nel tempo inserendo i badge sui propri blog. Lo scopo è evidente. Far aprire nuovi siti mobili su Libero Tutti, agli esterni ed in particolar modo ai grandi del web, blogstar ed affini, un tempo definiti la "casta" che tali sono diventati potendo disporre di mezzi di condivisione che a noi per molto tempo sono stati preclusi e che ancora in gran parte lo sono. Questo, per la serie: cà nisciun è fesso! Io prendo dalle situazioni quel poco che è possibile ma il tutto comincia a starmi un pò stretto e questo non significa che non abbia capito l'antifona.

 
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 18:20 via WEB
devo rileggerlo con calma... perchè é interessante quello che scrivi..
 
marziabel
marziabel il 10/10/10 alle 18:26 via WEB
Io sono d'accordo con te non è giusto che Google si prenda il privilegio di quello che fai tu e invece tu che esponi le tue idee sei l'ultima ruota del carro un abbraccio Grazia
 
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 18:29 via WEB
non posso commentare:-) Taccio! faccio meno danni:-) ciao tesoraaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 18:43 via WEB
E già...altrimenti oltre alla tutela sindacale mi ci vorrà la guardia del corpo per il blog ^__^. L'importante è capire.
 
melacar
melacar il 10/10/10 alle 19:03 via WEB
Ci sono troppe cose da capire,ma piu' di ogni altra il LASSISMO nel lasciare che tutto quel che si e' costruito in decenni stia andando alla deriva. Ho letto anche blanche. Ciao Ross.
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 19:19 via WEB
Non si tratta di lassismo Mela. Si tratta di aver attratto sul portale un certo tipo di utenza, privilegiando un certo tipo di contenuti. E lo scrivo da anni.
 
 
nonna.fra
nonna.fra il 10/10/10 alle 19:20 via WEB
molte cose sono da capire di libero..mi sembra più una piccola ditta che va a simpatie che una grande azienda...faccendo cosi scontenta diversi utenti..ciao ross bacione..
 
   
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 19:34 via WEB
Franca, io non sto parlando solo di Libero, anche se qui da noi, per gli accenni che ho fatto io e le diverse realtà che ha evidenziato blanche nel suo post non c'è di che stare allegri. Io sto parlando di una situazione generale che coinvolge tutto il web dove la barca è retta dagli utenti ma gli interessi in gioco sono esclusivamente quelli dei grandi. C'è una disparità di forze macroscopica. Le stesse ipotesi di regolamentazione del web partono tutte dalla volontà di tutelare i grandi interessi, quelli delle major ad es. Che abbia mai sentito di proposte di regolamentazione di internet che partissero dalla considerazione degli utenti e delle loro esigenze di tutela! Facciamo un esempio spiccolo: se qualcuno si azzarda su un gruppo di Facebook a minacciare o diffamare una personalità di spicco, sta tranquilla che lo beccano nel giro di poco. Quanti di quelli che hanno diffamato, molestato, minacciato, sottratto identità, violato i sistemi informatici di normali utenti vengono poi beccati? Non vi sembra sia arrivato il momento di aprire gli occhi su questa disparità di forze in gioco? Non vi sembra sia arrivato il momento di creare delle associazioni di utenti internet e farci rappresentare nei grandi tavoli in cui si decidono le strategie e le sorti del web?
 
     
nonna.fra
nonna.fra il 11/10/10 alle 01:08 via WEB
si giustissimo...un sindacato che tuteli noi tutti e che venga ascoltato...ma esiste un sindacato cosi?...ho i miei dubbi..
 
     
melacar
melacar il 11/10/10 alle 21:16 via WEB
OK! Idea GENIALE direi.
 
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 19:39 via WEB
tipo una cooperativa utenti? ma nessuno ci metterebbe volonta...sono convinta così..Ogniuno ha bisogno del proprio torna conto.." un tutti uniti" qui non esisterà mai..per diffenderci, tutelarci? per farci pubblicità: Ogniuno pensa a se..ogniuno pensa a scavalcare l' altro è sempre stato così e sará sempre così...non ho mai visto unioni...anzi ho visto massacri...E poi si ci uniamo io te, nonna, mela ed altri e che si ottiene..che ci aprono la porta e ci dicono ehi graziefuori dalle ba...e:-)
 
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 19:47 via WEB
E* una bella utopia...ma senza speranza..Ross lasciamelo dire...Non per se il portale, ma per la gente..chi vuole il minestrone con verdure, chi lo vuole con le patate, chi lo vuole con le cipolle, chi lo vuole abbondante e chi ne vuole poco..vedi me non voglio stelle , ne pubblicitá, tanto non me la daranno mai..ma se..so gia che dire..tenetevela che me ne faccio..ma c'é qui chi non la pensa come te che pubblicita, unione e tanti utenti è beneficio..anzi vuol " di più" e sempre di più..e come far ragionar sulla stessa linea 100 cervelli diversi e fargli trainare un carro di maiali in direzione viale mazzini di Torino... incredibile utopia..Beata te...che ci credi...Io non ci credo.:-)
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 20:00 via WEB
Non è una utopia ed io non parlo con riferimento circoscritto al portale. In Spagna, Grecia, Austria, Cile e tanti altri paesi esistono associazioni di utenti internet che cercano di fare valere gli interessi dei cittadini della rete, dalla tutela della libertà di pensiero alla tutela di altri interessi. Quegli interessi sono ANCHE economici ma a quanto pare qui nessuno se ne accorge. Che poi in Italia si sia gregge silente, purtroppo è cosa risaputa anche in altri ambiti.
 
   
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 20:07 via WEB
Bene..anche se non cosa circoscritta...è lo stesso un utopia..gli italiani siamo un popolo di pecore...:-)Quando si apre una dimmi dove:-) CosÍ ci credo.Continuo a mangiar l' insalata di patate.Ciauz
 
R3nata
R3nata il 10/10/10 alle 19:57 via WEB
Hai ragione,da tempo non vado più in classifica nei blog in evidenza,forse sono troppo semplice e non sono troppo "furba"????
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 20:06 via WEB
Scusami Renata, ma perchè quando ci andavi cosa ottenevi?
 
   
Calypso.P
Calypso.P il 10/10/10 alle 20:10 via WEB
Vedi qui hai giá una risposta( se riessci a mettere 100 persone assieme e con una stessa idea... ti applaudo..te lo detto! non è per il portale e per la gente di qui o di altrove web portali della "gente web" che non si otterrà mai nulla...la gente fa community...la gente!
 
   
R3nata
R3nata il 12/10/10 alle 14:28 via WEB
Ottenevo di vedere un qualcosa di abbastanza intelligente in evidenza e scusa l'immodestia!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
- il 10/10/10 alle 19:58 via WEB
Lei se lo ricarda La Rosa Nera E ALEX THE PLAYBOY SEMPRE LUI
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 20:03 via WEB
Non me ne frega assolutamente niente delle vostre beghe personali. Io non faccio parte dello staff di Libero, non ho poteri di banning nei confronti di nessuno quindi abbiate la compiacenza di andare altrove a portare avanti le vostre dispute e per quanto riguarda i banning rivolgetevi a chi ne ha il potere ovvere conferencemaster@digiland.it. Spero di non dover essere costretta ad inserire la moderazione per stronzate che non mi riguardano.
 
illusionepossibile
illusionepossibile il 10/10/10 alle 20:54 via WEB
Ho letto, post e commenti.
Il problema, lo sposterei sul fatto se scriviamo per ricavarne un guadagno e allora dobbiamo anche il dovuto in tasse o se lo facciamo per divertimento ?
Se poi, c'è anche chi si preoccupa delle classifiche dovrebbero essere limpide e Tu Ross l'hai già denunciato che il sistema adottato qui non è coerente e quindi a cosa servono simili classifiche ?
Io non le noto in quanto ho memorizzato il link di accesso e quindi entro direttamente nel mio spazio senza curarmi di cosa venga pubblicizzato nelle varie videate di accesso.
Non amo, essere imbrigliato e anche nel mio sito dopo aver provato servizi apparentemente gratuiti per i contatti e le newsletter non li ho poi usati per evitare di far finire gli indirizzi di posta i database altrui che si sarebbero poi ritrovati con spam indesiderata ed ho gestito tutto Io in maniera amatoriale.
Sono ben consapevole, che Libero ci guadagna con quello che Noi facciamo magari non in maniera eccelsa ma con tanta passione ma lo considero un passatempo ed evito d'incazzarmi anche per questo in quanto di già che dovevano semplificare dovrò gestire i Rifiuti Pericolosi on-line al contrario di adesso che ci sono registri cartacei ma l'unica cosa certa è che ho pagato il contributo 2010 e il sistema da Agosto è stato rimandato ad Ottobre...ora Novembre ma sembra che non si partirà neppure a Gennaio.
Scriverò un post a tal proposito, e per quanto riguarda associarsi è da tempo che affermo che solo uniti possiamo alzare la Voce ma poi ti ritrovi con utenti a cui devi spiegare come copiare un link di un messaggio per visualizzarlo e allora ti rendi conto che è meglio giocare a siamo tutti amici in quanto non tutti hanno tempo e voglia di fare battaglie.
Comunque, a parte tutto hai perfettamente ragione anche se poi sarà difficile sovvertire la situazione attuale in quanto già Tu per prima lo fai primariamente perché ti piace aiutare e metterti a disposizione di tutti coloro che ti chiedono aiuto e se ognuno di Noi ti avesse elargito 1 centesimo di euro per ogni volta che ad esempio abbiamo utilizzato un suggerimento presente in questo blog potresti vivere di rendita.
Namastè, Ross. :-) Mauri.
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 21:21 via WEB
Maurizio, è ovvio che le forme di guadagno implicano una tassazione, non vedo dove sia il problema. Così come non è detto che ciò che per noi è un hobby debba essere necessariamente privo di utili. Quanto al sistema di classifiche di Libero, credimi non mi va neanche di parlarne perchè è una discussione sterile. Se c'è chi brama di stare al vertice di quelle classifiche proposte da libero per essere gratificato da un commento in più o in meno, farebbe bene a farsi curare dalla propria forma di blog addiction. Sul fronte degli utili adsense invece il cruccio riguardo al posizionamento in quelle classifiche non ha ragione di esistere, perchè come tutti i gold di Libero sanno, i banner inseriti sui blog non fruttano che pochi spiccioli (e ciò per una serie di motivi che ho evidenziato al portale). Discorso diverso per i video e per i siti, ma non mi sembra che per gli ultimi Libero faccia promozione, quindi quello che i webmaster prendono dai propri siti su Libero è solo farina del proprio sacco.
Quanto al discorso associativo, io non sto certo proponendo ai miei amici di blog di costituire inter nos una associazione di utenti internet. Sinceramente non mi aspettavo neanche che il post fosse commentato. Confidavo solo che, sia pure in pochi, qualcuno leggendomi cominciasse ad aprire gli occhi su certi meccanismi che regolano internet e farsi un'idea della sproporzione macroscopica che sussiste nel rapporto tra fornitori ed utenti. Infine caro Mauri, un'ultima considerazione. Il web non è Libero. Hai ragione, qui su Libero c'è tanta gente che non sa neanche cosa sia un link (ed anche sulla qualità dell'utenza e sul mancato investimento nella sua formazione ne avrei di cose da dire!) ma fortunatamente altrove le mie stesse considerazioni sono già state fatte da altri e diversamente recepite. Credo che pian piano si debba spingere verso la consapevolezza di certe realtà da parte di chi ne sa meno di noi o magari è indaffarato nell'inserimento di una immagine glitterata su un blog di Libero o nella condivisione della cazzata di turno su Facebook.Altrimenti continueremo ad essere meri strumenti nelle mani dei grandi provider, dei grandi social network, dei servizi di sharing ed advertising ecc..
 
ferrarazzo
ferrarazzo il 10/10/10 alle 21:50 via WEB
Ciao Ross, il tuo post è di spessore. In effetti hai toccato molti aspetti ed in particolare la penalizzazione dell'utente di fronte ai colossi. Un mio docente di informazione multimediale integrata è stato molto chiaro. L'utente ci rimette in quanto sono le società che gestiscono tutto ed ogni nostra traccia resta, viene elaborata, mappata e poi diventa oggetto di studio e di analisi ovviamente a fini commerciali...Ovviamente meno soggetti entrano in gioco e meglio è . E' come se noi fossimo in un certo senso delle cavie da laboratorio, cavie a cui sono state fornite delle cucce accoglienti e riscaldate in cui si è osservati a vita e su cui si sperimenta...Sarebbe più che giusto cercare di diventare gestori anche dei propri dati oltre che dei possibili ricavi: E' chiaro che paghiamo lo scotto, se così si può dire, del fatto che comunque per ora ( poi si vedrà), abbiamo la possibilità di ottenere gratuitamente spazio qui su internet...ma il gioco non durerà ancora molto.
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 10/10/10 alle 22:00 via WEB
Brava Cristina, hai fatto accenno ad un ulteriore aspetto, quello della acquisizione dei nostri dati per tracciare le nostre preferenze a fini pubblicitari. Google è maestro in questo. Sulla concessione di spazio gratuito e l'eventualità che scompaiano i servizi che lo offrono non mi trovi invece concorde. E' così simpatica (e redditizia) questa barzelletta della gratuità che non smetteranno certo di raccontarla. (Anche perchè dopo i contenuti se li dovrebbero creare loro o li dovrebbero appunto pagare ed a prezzo congruo, mancando anche l'alibi del do ut des). Sarebbe saggio? Ed è saggio continuare a spremere gli utenti internet senza consentire loro delle forme, sia pure limitate di "partecipazione"?
 
ferrarazzo
ferrarazzo il 10/10/10 alle 22:33 via WEB
Credo che la cosa possa diventare graduale e già succede per alcuni software che devi utilizzare solo on line senza poterli più scaricare. Questo è un modo per controllare meglio anche nella fase di preparazione dei contenuti... Poi ti dirò e lo si è visto nel mondo dell'etere... Una volta che si creano dei contenuti posso essere spalmati quasi come copia- incolla. La qualità ne ha un nocumento ma il profitto può proseguire...lo so sono un tantino scettica...
 
BRUNO_CAMALEONTE
BRUNO_CAMALEONTE il 11/10/10 alle 10:02 via WEB
Grazie e Buona giornata :

KLIKKA

 
caterita2008
caterita2008 il 11/10/10 alle 10:15 via WEB
ottimi spunti di riflessione Ross, grazie!
 
riccardo081257
riccardo081257 il 11/10/10 alle 10:26 via WEB
Argomento interessante!
 
sissunchi
sissunchi il 11/10/10 alle 17:07 via WEB
Considerato che ormai il sindacato è diventato servo dei padroni ti consiglierei invece un tour dei santuari. Ammiro la tua tenacia Rosangela a me è passata la voglia da diversi anni di stare a pietire e incazzarmi per avere dei cambiamenti. Purtroppo nessuno fa niente per niente,in questa piattaforma come altrove, magari qui sono più attacchini, c'hanno il braccetto corto, se ti danno una cosa vogliono rientrare 100 volte tanto. Ma ricominciare altrove è possibile.
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 11/10/10 alle 20:41 via WEB
Ti rispondo con il prossimo "post".
 
   
sissunchi
sissunchi il 11/10/10 alle 21:14 via WEB
Non tardare troppo che io tipo alle 21 massimo 21.31 con triplo avvitamento e doppio salto mortale mi spalmo sul letto come una sogliola.
 
     
redazione_blog
redazione_blog il 11/10/10 alle 21:24 via WEB
Impossibile. A quell'ora starai al telefono con me...esattamente dopo che io avrò terminato di chiudere i box e farmi un caffè. Chiaro il concetto? ^___^
 
ferrarazzo
ferrarazzo il 11/10/10 alle 21:10 via WEB
Sono interessata a leggere il seguito...Buona serata.
 
melacar
melacar il 11/10/10 alle 21:14 via WEB
Aspetto anche io il prossimo post! :)
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 11/10/10 alle 22:05 via WEB
Sono solidale. Il guaio: quanto avviene con Libero/Google/Facebook eccetera (Wordpress...)avviene in ogni campo: Telecom Italia, INPS, e avanti fino allo Stato Italiano nei suoi vari organi. Sempre una barriera di mezzo tra il pastore di turno e il gregge. Giusto il tuo principio: che lameno il gregge sappia d'esserlo. Perchè, e qui mi vien da ridere, il più delle volte anzi quasi sempre la pecora scema va allo scannatoio ridendo belante convinta di andare a un pic-nic.
 
lafarmaciadepoca
lafarmaciadepoca il 21/11/10 alle 17:38 via WEB
Hai perfettamente ragione! E' ora che Google la smetta di fare il bello e il cattivo tempo. Ci sono blogger che si sbattono per riuscire a creare un blog decente, e non gli viene riconosciuto nulla, nemmeno il copyright sui post. Una condotta del genere è veramente scandalosa! Senza contare che noi blogger non possiamo scegliere l'argomento della pubblicità che Google pubblica sul sito. Nel mio caso (io mi occupo di raccogliere e catalogare scatole di latta di farmaci vintage e antichi) mi vedrei il blog pieno di pubblicità di viagra a basso costo, della clinica della disfunzione erettile, o di chirurgia estetica, al posto di siti come delcampe o collezioni - online, molto più pertinenti all'argomento del blog. Spero che qualcuno nelle alte sfere si renda conto di questo abuso; i blogger dovrebbero essere paragonati e tutelati come scrittori o giornalisti! Un saluto e ... continua così!
 
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