Creato da emrysemrys il 11/07/2005
Fossefacile... (Tecniche di Sopravvivenza Urbana)

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« Mattina metropolitanaCaro Dio »

Mostrini della pasta

Post n°4 pubblicato il 13 Luglio 2005 da emrysemrys


La donna metropolitana affronta spesso dei problemi che la donna non metropolitana non deve affrontare, o non considera, perchè non ha tutta 'sta dannatissima fretta, perchè in campagna di solito ci sono circa 3 gradi in meno che in città e fa più fresco, perchè è abituata al contattao con la terra, perchè magari è già successo al vicino ad hanno passato un pomeriggio a ragionarci su e adesso sa cosa fare - i vicini cittadini si incontrano raramente ed in genere hanno tutti una terribile fretta. La questione del vicino e della sua spasmodica voglia di parlare solo del tempo sarà forse oggetto di un altro mex... - La donna metropolitana può uscire di testa per un mostrino.

Scena madre:
sei stanca, strastanca, sfinita. Torni dal lavoro con ancora il peso dei problemi che hai lasciato, la mente confusa (in più ci hai il premestruo), la prospettiva di una serata sulle carte - d'ufficio, echeccavolo, mica briscola chiamata! - e l'unica cosa che davvero vorresti è una serata di coccole, pizza, gelato e sex and the city. Ma devi cucinare. Ok, pensa: fai qualcosa di veloce, fresco, non troppo innovativo, non pesante perchè devi lavorare, che piace sempre. Cos'è? Ci puoi arrivare...

La pasta!

La pasta metropolitana è in genere suddivisa in sacchettoni da 500 grammi (meno non ne fanno, nemmeno per single) e siccome è industriale, si conserva perfettamente anche per anni. Quello che non si conserva è il sacchettone. Per un qualche timer interiore esso si deteriora entro i sei mesi dall'acquisto (ovvero anche il giorno stesso) fessurandosi. E dalla fessura entrano...? I mostrini!

Vai e apri il tuo sacchettone. Magari proprio quel tipo di pasta che ti piace tanto perchè cuoce bene e tiene il sugo - chessò, il fusillo? - e noti nel tuo annebbiamento mentale una polverina strana. Ma cosè? E' la cacchina del mostrino! Mamma mostrino si è insinuata nella fessura in tempi non sospetti, ha messo le sue uova, è morta - almeno questo, accidenti! - e i suoi figliolini si sono mangiati l'amido crescendo. Nella tua pasta preferita! E sono ancora li', bianchicci e paffuti, a crogiolarsi sul fondo del sacchettone.

Non c'è nulla da fare, devi buttare il sacchettone. Ne apri un secondo e stavolta fai attenzione. Eccoli! Anche li'. Via anche questo. Oramai presa da frenesia da mostrino li controlli, prima da fuori, poi li apri e se hai il sospetto anche minimo - brrrr - butti il sacchettone.

Risultato? Avevi 15 kili di pasta assortita ed ora ti ritrovi solo con le pennette rigate Cicciobaciccio - immangiabili anche per i mostrini - e le lasagne precotte sottovuoto.
Alla fine opti per un minestrone surgelato, che a metà luglio è quasi come i pizzoccheri il 15 di agosto...

Salutes

Em

 
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