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Draghi: «Rischio aumento dell' usura»


Il governatore di Bankitalia: «Con la crisi le imprese sono più aggredibili dalla criminalità organizzata»ROMA- Mafia e usura. I pericoli per le imprese sono tanti, soprattutto durante la crisi economica perché sono «più facilmente aggredibili da parte della criminalità organizzata attraverso l'esercizio dell'usura nelle sue diverse configurazioni». Il governatore di Banca D'Italia Mario Draghi, durante l'audizione e alla commissione Antimafia sul riciclaggio, non nasconde paure e perplessità per il futuro delle aziende. E mette tra le priorità «l'azione di contrasto che deve farsi ancora più attenta e decisa».L'ALLARME- Per il numero uno di Palazzo Koch «c’è un altro aspetto per cui la crisi economica ha assunto rilevanza nelle questioni di cui qui oggi ci occupiamo. Durante la crisi le imprese vedono inaridirsi i propri flussi di cassa e vedono cadere il valore di mercato del proprio patrimonio. Entrambi i fenomeni rendono le imprese più facilmente aggredibili da parte della criminalità organizzata. Anzitutto, ma non solo, attraverso l’esercizio dell’usura nelle sue diverse considerazioni». LA STRATEGIA- Ma non è finita qui. Il governatore sostiene che al governo deve essere conferita una nuova legge delega per un testo unico sul riciclaggio. Secondo Draghi, i limiti della legge delega non consentono allo schema recentemente approvato dal Cdm di risolvere le criticità del decreto legislativo 231/2007. «Per fornire agli operatori una cornice giuridica certa è opportuno che al governo sia conferita una nuova delega per la redazione di un testo unico». Il legislatore potrebbe, innanzitutto, «specificare le modalità di applicazione e l'obbligo di astensione dal seguire le operazioni, rendere maggiormente flessibili le procure di emanazione degli indicatori di anomalia, individuare chiaramente i responsabili degli obblighi di comunicazione posti a carico degli organi interni di controllo». La delega, inoltre, a suo giudizio, dovrebbe anche «consentire di intervenire sull'apparato sanzionatorio, che presenta considerevoli profili di criticità».Fonte: corriere.it