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Brianza, 40 nuove aziende al giorno «Costretti a diventare imprenditori»


Da licenziati a manager: "Così ci siamo inventati un lavoro"Cassintegrati, donne che cercano di mantenere in linea il bilancio familiare e operai specializzati di aziende in crisi. Sono loro gli imprenditori, quelli che per non stare con le mani in mano ad aspettare tempi migliori hanno deciso di avviare una nuova attività. I numeri della Camera di Commercio di Monza e Brianza dicono che nel primo trimestre del 2009, in provincia, sono state fondate 3.800 nuove imprese, che rappresentano il 20 per cento del totale di quelle registrate in Lombardia nel medesimo periodo. L' aumento ha messo in guardia gli analisti della Camera. Che osservano: «Fenomeno positivo, certo. Ma imprenditori non ci s' improvvisa, soprattutto in un momento di crisi. E chi lo fa rischia di bruciare i risparmi di una vita». Complessivamente in Lombardia nei primi tre mesi dell' anno si sono iscritte agli albi delle Camera di commercio 19.331 imprese, 4.686 in più rispetto al trimestre precedente. I settori dove è stato registrato il maggior numero di attività cadette sono il commercio (3.521), le costruzioni (3.491) e l' area che comprende immobiliare, ricerca, noleggio e informatica (2.228). La vocazione all' imprenditoria non sembra tuttavia avere colpito solo i lavoratori in difficoltà, ma anche i pensionati alla ricerca di un' entrata extra: nel 2009 in Lombardia gli over 60 che hanno aperto un' attività in proprio sono stati ben 2.300. Ma come è possibile che aumentino le imprese in settori in difficoltà come commercio, costruzioni e immobiliare? «Il timore è che queste attività abbiano vita breve in una fase del mercato piuttosto delicata - mette in allerta Ferdinando Lioi, vice presidente della Cassa edile di Milano e segretario della Feneal Uil -. Senza contare che in molti casi dietro queste aziende ci sono neoimprenditori, spesso stranieri, che hanno già progettato di fallire dopo al massimo un anno, senza pagare i contributi ai dipendenti». Ad avere qualche dubbio sul boom delle nuove imprese del commercio è Antonio Fossati, docente di «Modelli di consumo» all' università di Pavia: «La maggior parte dei negozi in questo momento è in difficoltà. I punti vendita reggono a fatica l' impatto della crisi. Chi decide di alzare oggi la saracinesca deve avere idee e motivazioni forti». «In questo particolare momento l' impresa finisce per essere un ammortizzatore sociale - osserva Carlo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza -. La situazione va monitorata e il rischio è che le imprese una volta nate non sopravvivano. Vanno quindi sostenute affinché possano rimanere sul mercato». Da qui la decisione di Camera di commercio di creare un «pacchetto occupazione», ovvero misure concrete per stare vicino alle aziende e alle persone che vi lavorano. Il finanziamento messo a disposizione ammonta a 1 milione di euro fra contributi per l' occupazione, sostegno per gli aspiranti imprenditori e voucher per corsi di formazione. L' obiettivo è favorire la creazione di almeno 1.000 posti di lavoro tra nuovi assunti, conferme di contratti a termine e neoimprenditor i. Rita Querzé (ha collaborato Riccardo Rosa) 19.331 Aziende Il rilancio contro la crisi. Nel primo trimestre del 2009 in provincia di Milano sono nate 3.800 nuove piccole imprese, soprattutto nei settori commercio, edilizia e informatica Le nuove imprese che si sono iscritte alle Camere di commercio in Lombardia nei primi tre mesi del 2009. Il 20 per cento di queste si trova nell' area di Monza e Brianza 4.686 Sono oltre 4.500 le nuove aziende in più registrate in Lombardia nel primo trimestre di quest' anno rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso.Fonte: corriere.it