Creato da marziana_per_caso il 07/02/2006

mars expedition

blog-notes di un gruppo di chatters della stanza Marte. Si organizzano viaggi interplanetari , partenze quotidiane, escluso festivi, rientro entro le 18.......vieni a farci visita, ci trovi tutti i giorni sul pianeta rossoooooooo.

 

 

« 31/05/06Messaggio #71 »

LA PACE MIMETIZZATA

Post n°70 pubblicato il 04 Maggio 2006 da iordanh
 

preparo l'ombrello, ci saranno gocce pesanti da cui proteggersi. anzi, a pensarci bene non serve, ho il mio impermeabile personale.
sia...

riflettevo sui tanti ragazzi, connazionali o meno, che perdono la vita o restano gravemente feriti indossando stelle nei pressi del collo e una bandierina su un braccio.
e sono pensieri di dolore. ma nache di preoccupazione. forse è anche, un poco, egoismo.

tuttavia, stento a digerire l'appellativo di eroi. o a dispensare sentimenti diversi dal dispiacere, provando (senza di certo poterci riuscire) anche a identificarmi con i familiari e con gli amici e conoscenti.

mi spiego (sperando, questa volta, di riuscirci. un pochino, almeno).

chi sceglie di dedicare se stesso alle attività variamente connesse alla difesa del paese, è consapevole che il rischio di difficoltà e dolori è inevitabile. è insito.
questo non significa che se lo augura, nè che sia necessario. il verbo rischiare ha un significato molto preciso.
del pari, chi sta vicino a queste persone sa (o dovrebbe sapere) proprio la stessa cosa.

d'altra parte, a parità di livello lavorativo e profesionale, l'appartenente alle forze armate o comunque dedite alla difesa del paese percepisce un reddito superiore che proprio in questi inconvenienti trova la sua giustificazione.
certo, i soldi non restituiscono l'integrità fisica, la vita, la vicinanza con la famiglia lontana e altro. ma è anceh vero che non tutti i militari (e simili) restano vittime di sinistri legati al proprio lavoro.

chi di queste persone parte alla volta di un paese lontano e "caldo", conosce un incremento spaventoso di questi rischi. e un altrettanto notevole incremento di stipendio. ma non l'hanno scelto di andare in guerra? direi che non è così! l'hanno scelto con l'arruolamento. ma dovrei dire che l'abbiamo scelto con l'arruolamento.

questo per dire che la condanna morale e giuridica, etica e religiosa è piena e incondizionata per chi sceglie come obiettivi del proprio fuoco persone estranee agli eserciti. 
ma non mi sento di discutere il metodo di fare guerra di taluni popoli che allo scontro frontale preferiscono la vigliaccheria e la pazzia delle bombe umane. e non.
esattamente come non discuto il metodo con cui si è deciso di fare la pace, mimetiche riempite di giovani e armi caricate con propiettili veri.

tra un soldato morto in guerra e un operaio caduto da un'appalcatura non vedo molte differenze.
per entrambi una lacrima scende comunque.
e pace all'anima loro.

vado a prendere l'impermeabile. anzi, no. non serve. è sempre con me.  

Commenti al Post:
tato.milano
tato.milano il 04/05/06 alle 15:57 via WEB
sempre puntuali,precisi e......political correct i tuoi post amico mio,credo che prima o poi ti inviterò a cena e mi spiegherai bene bene un sacco di cosine che nn ho ancora capito bene della vita //occhiolino
 
iordanh
iordanh il 04/05/06 alle 16:29 via WEB
lo prendo come un complimento. sia.. non credo di saperne tanto da poter spiegare. per questo genere di cose abbiamo politici e giornalisti in abbondanza. ma in quanto a cene, pranzi e quanto di competenza culinaria, mi sento sempre pronto. nonchè di allegro appetito.
 
gibran4
gibran4 il 05/05/06 alle 13:48 via WEB
"appalcatura"?....
 
incaz2003
incaz2003 il 06/05/06 alle 18:42 via WEB
leggo il tuo articolo e ritrovo dentro miei pensieri, anzi mie riflessioni, ma non condivido 'tra un soldato morto in guerra e un operaio caduto da un'impalcatura non vedo molte differenze'. Io vedo una differenza sostanziale, l'operaio caduto dall'impalcatura è caduto per sua negligenza o perchè chi si doveva occupare della sicurezza non l'ha fatto, il soldato morto in 'guerra' (ma di quale guerra stiamo parlando?) è morto perchè qualcuno vigliaccamente gli ha messo una bomba sotto la sedia..... si sono comunque due persone morte, ma il modo è ben diverso, oddio si potrebbe dire che analizzando la questione depurata di tanti fronzoli, anche l'operaio potrebbe essere morto per una vigliaccata (risparmiare sulla pelle altrui). No non mi sembra la stessa cosa, e poi cosa serve fare certe considerazioni, non vorrei che portassero a giustificare tutto a trovare una spiegazione per tutto.... in fin dei conti milioni di bambini muoiono nel mondo per una violenza ancora più crudele, il nostro egoismo, ma questo non può far evaporare pensieri anche di tristezza verso quelle persone che sono morte mentre 'lavoravano'. Sono daccordo con te il pensiero va a chi rimane, la rabbia è rivolta all'assassino che ha commeso il crimine (non si parla di autodifesa, i nostri soldati non sono li per uccidere), il soldato forse merita però un pò di rispetto, qualunque siano stati i motivi delle passate guerre, i soldati sono stati sempre pianti, e in fin dei conti è giusto così, anche il partigiano andava a richiare la propria pelle, e quando veniva ucciso è stato pianto e ricordato, non vedo qui una grossa differenza con questi soldati che sono li (almeno nelle loro aspettative) per aiutare un altro popolo.
 
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