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Confederations Cup: Egitto-Italia 1-0

E adesso il serio, serissimo rischio è che domenica tocchi vincere per forza con il Brasile. L'Italia infatti ha maledettamente complicato la sua Confederations Cup facendosi battere 1-0 dall'Egitto. Una sconfitta, la prima della storia per gli azzurri contro gli attuali campioni d'Africa, che ha trasformato la possibile sfida spettacolo contro la Selecao in una partita invece da dentro o fuori per la Nazionale di Lippi. Impensabile, forse, alla vigilia. Perchè la brutta squadra del primo tempo contro gli Stati Uniti aveva comunque lasciato il posto nella ripresa a una formazione trasformata. E vincente. Che però deve avere illuso. Perchè l'Italia è sulle gambe, probabilmente stremata da un campionato lungo e faticoso. E stavolta nemmeno Rossi l'ha salvata. Buttato dentro dal ct azzurro in un attacco con anche Iaquinta e Quagliarella, il suo inizio è stato promettente.

PRIMO TEMPO DIFFICILE - Il piccolo grande giocatore del Villarreal ha ripreso infatti il filo della partita con gli Stati Uniti, spaventando subito l'Egitto con un sinistro di poco alto. Poi, però, piano piano gli avversari si sono organizzati, non lasciando all'Italia quegli spazi che avevano concesso al Brasile. Rigide marcature a uomo in difesa e forte pressione sui centrocampisti azzurri. Tra l'altro ancora una volta non particolarmente brillanti: Gattuso abbaia ma non morde, De Rossi fatica, Pirlo ha finito i colpi di genio. Nemmeno tutti i tentativi di Lippi di spostare velocemente gli uomini del tridente, un pò come nel gioco delle tre carte, sono serviti a disorientare la difesa dell'Egitto. Massima attenzione, consentiti solo i tiri da fuori.

PORTA CHIUSA - Ci ha provato prima Iaquinta, poi ancora Rossi e soprattutto sul tentativo del ragazzo del New Jersey è stato straordinario il portiere El Hadary. Autentico protagonista, poi, nel secondo tempo. Fenomenale nel difendere l'inatteso vantaggio maturato al cinque minuti dall'intervallo grazie a un perfetto colpo di testa di Homos su calcio d'angolo, con il centrocampista dell'Egitto lasciato però troppo solo da un De Rossi in ritardo. E mentre l'Italia di disperava (con il rientrante Cannavaro a cercare spiegazioni con Buffon), gli egiziani si inginocchiavano verso la Mecca per ringraziare. 

CAMMINO DIFFICOLTOSO - El Hadary nella ripresa è diventato il Protettore della porta dell'Egitto. Iaquinta più di tutti ci ha provato, trovando sempre chiuso. La fortuna, stavolta ha girato le spalle agli azzurri. Sui piedi dell'attaccante della Juventus sono capitati due ottimi palloni e se sul primo magari avrebbe potuto fare qualcosa di più, sul secondo è stato davvero incredibile il portiere, che ha salvato con una mano quasi sulla linea. Con i piedi, invece, ha impedito più tardi di pareggiare a Montolivo (subentrato a Gattuso con la manovra dell'Italia che ci ha guadagnato), mentre all'ultimo assalto è stato addirittura l'incrocio dei pali a impedire al solito Iaquinta di trovare una rete che sarebbe stata meritata. Ma niente. E così mentre in Egitto è delirio per una vittoria storica, oltretutto contro i campioni del mondo, in Italia ci si trova a dovere fare i conti: il passaggio alle semifinali della Confederations Cup è certo solo battendo il Brasile con due gol di scarto. Ma con la Selecao non vinciamo dal 1982...

EGITTO (5-3-2): 1 El Hadary; 7 Fathi, 4 A. Said, 20 Gomaa, 6 H. Said, 14 Moawad; 11 Shawky, 8 Abd Rabou, 12 Homos; 9 Zidan, 22 Aboutrika. A disp. 16 Wahid, 23 Sobhi, 2 Fathallah, 5 Khairy, 17 Hassan, 13 Tawfiq, 15 Farag, 18 Abdelghany, 21 Raouf, 10 Ahmed Eid, 19 Abougrisha. Ct. Shehata

ITALIA (4-3-3): 1 Buffon; 19 Zambrotta, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 3 Grosso; 8 Gattuso, 10 De Rossi, 21 Pirlo; 11 Rossi, 15 Iaquinta, 23 Quagliarella. A disp. 14 Amelia, 12 De Sanctis, 2 Santon, 6 Legrottaglie, 22 Dossena, 13 Gamberini, 18 Palombo, 20 Montolivo, 7 Pepe, 16 Camoranesi, 11 Gilardino, 9 Toni. Ct. Lippi
Arbitro: Hansson