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Confederations Cup: Egitto-Usa 0-3

Nessuno ci aveva pensato ed invece alla fine la sorpesa è arrivata. Non si tratta dell'Italia bensì degli Usa che nell'ultimo match a disposizione del gruppo B della Confederations Cup, battono l'Egitto. Si tratta della prima ed unica vittoria della nazionale "a stelle e strisce" ma è decisiva perchè vale la qualificazione alla semifinale.

Confederations Cup: Italia-Brasile 0-3

Finisce, e nel modo più brutto possibile, l'avventura azzurra nella Confederations Cup. Le parole di Lippi e Buffon alla vigilia, grintose e combattive, sono apparse una premessa imbarazzante al match decisivo contro il Brasile, visto che la Seleçao ha fatto il diavolo a quattro, rifilando tre reti all'Italia che potevano essere cinque, con i pali, e anche di più con tutte le occasioni avute. Italia completamente in balia degli avversari, imprecisa e stanca, sovrastata fisicamente e tecnicamente dagli avversari. Eppure sarebbe bastato un gol agli azzurri per guadagnare la semifinale, visto che a Rustenburg l'Egitto veniva travolto 3-0 dagli Usa. Ma Pepe falliva un'occasione decisiva a poco meno di un quarto d'ora dal termine, l'unica pericolosa oltre a due tiri da fuori di Rossi respinti con i pugni da Julio Cesar. Italia a casa, le semifinali della Confederations Cup sono Spagna-Usa e Brasile-Sudafrica.

Confederations Cup: Sudafrica-Spagna 0-2

Il Sudafrica si e' qualificato per le semifinali della Confederations Cup nonostante sia stato battuto per 2-0 dalla Spagna. I Bafana Bafana chiudono il girone con 4 punti, due in piu' dell'Iraq. Con questo match la Spagna ottiene il primato mondiale assoluto di vittorie consecutive, guadagnando oggi contro il Sudafrica il suo 15/mo successo di seguito. Gli spagnoli hanno anche eguagliato il record di 35 partite utili consecutive del Brasile.

Confederations Cup: Iraq-Nuova Zelanda 0-0

E' finito 0-0 il match tra Iraq e Nuova Zelanda, valido per la 3/a giornata del Gruppo A di qualificazione della Confederations Cup. La Spagna conduce cosi' la classifica finale del girone con 9 punti, seguita dal Sudafrica con 4 punti, l'Iraq (2) e la Nuova Zelanda (1). Le squadre qualificate per le semifinali sono quindi Spagna e Sudafrica.

Ufficiale: Acquafresca č un giocatore del Genoa

E' ufficialmente un giocatore del Genoa Robert Acquafresca, ma la sua permanenza nel club di Preziosi sarà molto breve. A confermare la firma del contratto il suo procuratore: "Sono in Svezia - ha detto nella serata di ieri Paolo Fabbri a Telenord, dove ho appena sancito il passaggio di Robert al Genoa". Ora il calciatore dovrà scegliere il club in cui giocare il prossimo anno: "Su di lui ci sono ben otto squadre. In pole ci sono Parma e Atalanta. La Lazio non è tagliata fuori perché conta la volontà del calciatore e se lui mi dicesse che vuole raggiungere Ballardini alla Lazio non ci potremmo opporre e dovremmo assecondarlo. E' lui che decide il suo futuro".

Silverstone: prime prove libere a Vettel

Le Red Bull dominano la prima sessione di prove libere del Gp di Silverstone. Il tedesco Sebastian Vettel è stato il più veloce girando in 1'19"400, Secondo crono (1'19"682) per il suo compagno di squadra Webber. Terza e quarta posizione per le Brawn GP di Button (1'20"227) e Barrichello (1'20"242). Quinto posto per la Renault dello spagnolo Fernando Alonso (1'20"458), seguito dalla Ferrari del brasiliano Felipe Massa (1'20"471).

La Toyota di Jarno Trulli (1'20"585) è settima seguita dalla McLaren-Mercedes dell'inglese Lewis Hamilton (1'20"650). Il finlandese Kimi Raikkonen, al volante dell'altra Ferrari, ha chiuso con il 14° tempo (1'21"179).

Confederations Cup: Egitto-Italia 1-0

E adesso il serio, serissimo rischio è che domenica tocchi vincere per forza con il Brasile. L'Italia infatti ha maledettamente complicato la sua Confederations Cup facendosi battere 1-0 dall'Egitto. Una sconfitta, la prima della storia per gli azzurri contro gli attuali campioni d'Africa, che ha trasformato la possibile sfida spettacolo contro la Selecao in una partita invece da dentro o fuori per la Nazionale di Lippi. Impensabile, forse, alla vigilia. Perchè la brutta squadra del primo tempo contro gli Stati Uniti aveva comunque lasciato il posto nella ripresa a una formazione trasformata. E vincente. Che però deve avere illuso. Perchè l'Italia è sulle gambe, probabilmente stremata da un campionato lungo e faticoso. E stavolta nemmeno Rossi l'ha salvata. Buttato dentro dal ct azzurro in un attacco con anche Iaquinta e Quagliarella, il suo inizio è stato promettente.

PRIMO TEMPO DIFFICILE - Il piccolo grande giocatore del Villarreal ha ripreso infatti il filo della partita con gli Stati Uniti, spaventando subito l'Egitto con un sinistro di poco alto. Poi, però, piano piano gli avversari si sono organizzati, non lasciando all'Italia quegli spazi che avevano concesso al Brasile. Rigide marcature a uomo in difesa e forte pressione sui centrocampisti azzurri. Tra l'altro ancora una volta non particolarmente brillanti: Gattuso abbaia ma non morde, De Rossi fatica, Pirlo ha finito i colpi di genio. Nemmeno tutti i tentativi di Lippi di spostare velocemente gli uomini del tridente, un pò come nel gioco delle tre carte, sono serviti a disorientare la difesa dell'Egitto. Massima attenzione, consentiti solo i tiri da fuori.

PORTA CHIUSA - Ci ha provato prima Iaquinta, poi ancora Rossi e soprattutto sul tentativo del ragazzo del New Jersey è stato straordinario il portiere El Hadary. Autentico protagonista, poi, nel secondo tempo. Fenomenale nel difendere l'inatteso vantaggio maturato al cinque minuti dall'intervallo grazie a un perfetto colpo di testa di Homos su calcio d'angolo, con il centrocampista dell'Egitto lasciato però troppo solo da un De Rossi in ritardo. E mentre l'Italia di disperava (con il rientrante Cannavaro a cercare spiegazioni con Buffon), gli egiziani si inginocchiavano verso la Mecca per ringraziare. 

CAMMINO DIFFICOLTOSO - El Hadary nella ripresa è diventato il Protettore della porta dell'Egitto. Iaquinta più di tutti ci ha provato, trovando sempre chiuso. La fortuna, stavolta ha girato le spalle agli azzurri. Sui piedi dell'attaccante della Juventus sono capitati due ottimi palloni e se sul primo magari avrebbe potuto fare qualcosa di più, sul secondo è stato davvero incredibile il portiere, che ha salvato con una mano quasi sulla linea. Con i piedi, invece, ha impedito più tardi di pareggiare a Montolivo (subentrato a Gattuso con la manovra dell'Italia che ci ha guadagnato), mentre all'ultimo assalto è stato addirittura l'incrocio dei pali a impedire al solito Iaquinta di trovare una rete che sarebbe stata meritata. Ma niente. E così mentre in Egitto è delirio per una vittoria storica, oltretutto contro i campioni del mondo, in Italia ci si trova a dovere fare i conti: il passaggio alle semifinali della Confederations Cup è certo solo battendo il Brasile con due gol di scarto. Ma con la Selecao non vinciamo dal 1982...

EGITTO (5-3-2): 1 El Hadary; 7 Fathi, 4 A. Said, 20 Gomaa, 6 H. Said, 14 Moawad; 11 Shawky, 8 Abd Rabou, 12 Homos; 9 Zidan, 22 Aboutrika. A disp. 16 Wahid, 23 Sobhi, 2 Fathallah, 5 Khairy, 17 Hassan, 13 Tawfiq, 15 Farag, 18 Abdelghany, 21 Raouf, 10 Ahmed Eid, 19 Abougrisha. Ct. Shehata

ITALIA (4-3-3): 1 Buffon; 19 Zambrotta, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 3 Grosso; 8 Gattuso, 10 De Rossi, 21 Pirlo; 11 Rossi, 15 Iaquinta, 23 Quagliarella. A disp. 14 Amelia, 12 De Sanctis, 2 Santon, 6 Legrottaglie, 22 Dossena, 13 Gamberini, 18 Palombo, 20 Montolivo, 7 Pepe, 16 Camoranesi, 11 Gilardino, 9 Toni. Ct. Lippi
Arbitro: Hansson

Vucinic piace a Ferguson

Il Manchester United è interessato a Mirko Vucinic, e non è una novità. Il calciatore della Roma, secondo quanto riportato dal Daily Mail, costerebbe solamente diciotto milioni (questa sì, una novità) di euro, una cifra certamente abbordabile per le ricche casse dei Red Devils. La valutazione appare come campata in aria, anche perché Vucinic è costato circa dodici milioni per la comproprietà, solamente la scorsa stagione. Si allontana, per i Red Devils, l'ipotesi Villa.

Confederations Cup: Brasile-Usa 3-0

Il Brasile batte per 3-0 gli Stati Uniti e centra le semifinali della Confederations Cup con un turno d'anticipo. Per i verdeoro vanno a segno Felipe Melo, colpo di testa vincente dopo sette minuti, Robinho al 20° del primo tempo, dopo uno spettacolare contropiede e Maicon al 17° della ripresa. Gli Usa, sopraffatti dalla raffinata tecnica dei brasiliani, salutano senza attenuanti la competizione sudafricana. Verdeoro in testa al gruppo B con 6 punti.

LA PARTITA
Nel Brasile Dunga cambia 3/4 della difesa inserendo Maicon, Miranda e Andrè Santos con il dichiarato intento di migliorare lo score dei gol al passivo. La forza dei brasiliani, però, resta fin dalla notte dei tempi, il reparto offensivo e, così, dopo solo sette minuti i verdeoro sono già in vantaggio. Punizione di Maicon e colpo di testa vincente nel cuore dell'area di Felipe Melo. Gli Usa, colpiti a freddo, sono in balia dell'avversario, incapaci di reagire e quasi costretti al "torello" di fronte ai fini palleggiatori verdeoro in grado di nascondere a chiunque la palla. Dieci minuti più tardi e il Brasile è già sul 2-0. Contropiede da manuale di Ramires, che si infila come la lama di un coltello nel burro nella sciagurata e altissima difesa statunitense, assist vincente per Robinho che ringrazia e batte Howard in uscita. Gli Usa, già evanescenti, spariscono definitivamente dal campo, il Brasile, nonostante il doppio vantaggio, non alza il piede dall'acceleratore e prima Kakà, poi di nuovo Robinho e infine due volte Luis Fabiano provano a centrare il tris, giocando con il povero Howard al tiro al bersaglio. Al termine di 45 minuti giocati in una sola metà campo Busacca manda tutti negli spogliatoi risparmiando agli Stati Uniti, annichiliti sul piano fisico e tecnico dal Brasile, ulteriori figuracce.

Nella ripresa il registro di gioco non cambia di una virgola. Gli Usa fisici, ma dotati di una tecnica modesta, sono l'emblema del "vorrei ma non posso", i brasiliani maestri nel gestire il pallone, abbassano drasticamente i ritmi evitando, così, di colpire definitivamente un avversario che vacilla come un pugile sul punto di subire il colpo del ko. Come se non bastasse, dopo pochi minuti della ripresa, Kljestan spegne le flebili velleità degli americani di riaprire la partita facendosi cacciare malamente dopo una sciagurata entrata su Ramires. Scontato, a questo punto, il 3-0 del Brasile che arriva al minuto 17. Duetto da favola tra Ramires e Kakà, inserimento da dietro di Maicon che con un tocco ravvicinato batte ancora una volta l'incolpevole Howard. Usa a picco, Brasile padrone assoluto del campo e partita finita. Gli ultimi venticinque minuti, infatti, si trascinano via senza grandi emozioni con Dunga che concede spazio e minuti a Baptista, Luisao e Nilmar. Il Brasile si limita a fare accademia attendendo solo il fischio di Busacca. E con questo successo i verdeoro volano in semifinale e aspettano l'Italia.

IL TABELLINO

USA-BRASILE 0-3
Usa (4-4-1-1): Howard 6; Spector 4,5, Onyewu 4, Demerit 4, Bornstein 4; Dempsey 5,5, M.Bradley 5,5, Kljestan 4,5, Beasley 4 (1'st Casey 6); Donovan 6; Altidore 5 (15'st Feilhaber 5). A disposizione: Guzan, Robles, Pearce, Wynne, Bocanegra, Califf, DeMerit, Adu, Davies Torres. C.T. Bradley
Brasile (4-3-1-2): Julio Cesar 6,5; Maicon 8, Lucio 6,5 (25'st Luisao 6), Miranda 6, Andre Santos 6; Felipe Melo 7, Gilberto Silva 6,5, Ramires 7,5; Kakà 6,5 (24'st Julio Baptista 6), Robinho 7,5, Luis Fabiano 6,5 (23'st Nilmar 6). A disposizione: Victor, Gomes, Dani Alves, Juan, Kleber, Elano, Kleberson, Pato, Josuè. C.T. Dunga
Arbitro: Busacca (Svizzera)
Marcatori: 7' pt Felipe Melo (B), 20'pt Robinho (B), 17' st Maicon (B)
Ammoniti: 34'pt Onyewu (U)
Espulsi:  9'st Kljestan (U)

Confederations Cup: Sudafrica-Nuova Zelanda 2-0

Dopo il pareggio all'esordio, il Sud Africa padrone di casa non ha fallito l'appuntamento con la seconda partita della Confederations Cup. A Rustenburg i Bafana Bafana hanno superato per 2-0 la Nuova Zelanda, facendo un passo importante verso le semifinali insieme alla Spagna, dominatrice del Gruppo A. La partita con i Kiwi, mai pericolosi, è stata decisa da una doppietta di Parker, in rete al 21' del primo tempo e al 7' della ripresa.

E' stata una partita a senso unico, con una sola squadra, quella sudafricana, decisa a portare a casa la vittoria. Un altro errore, infatti, avrebbe voluto dire eliminazione. Così la formazione di Santana è partita subito forte, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Il gol del vantaggio è arrivato per merito di una bella discesa di Masilela, il cui traversone ha permesso a Parker di girare in rete di sinistro da posizione favorevole.

Nella ripresa il copione non è cambiato e dopo soli 7' è arrivato il raddoppio in fotocopia dello stesso Parker: discesa di Masilela e colpo di coscia vincente dell'attaccante. I neozelandesi non si sono quasi mai fatti vedere in avanti se non in qualche raro intervento di testa su corner o traversoni.

Adesso al Sud Africa si giocherà con l'Iraq il passaggio alle semifinali: basterà un pareggio con la Spagna per avere la matematica certezza del superamento del turno. In caso di sconfitta con i campioni d'Europa, e di contemporaneo successo degli iracheni sulla Nuova Zelanda già eliminata, invece, entrerà in gioco la differenza reti.

IL TABELLINO
Sud Africa-Nuova Zelanda 2-0
Sud Africa (4-4-2): Khune 6; Masilela 6,5, Booth 6, Mokoena 6, Gaxa 6; Dikgacoi 6, Modise 6,5, Pienaar 6,5, Sibaya 6,5; Fanteni 5 (17' st Mashego 6), Parker 7 (36' st Tshabalala 6). In panchina: Fernandez, Mhlongo, Davids, Mphela, Van Heerden, Mdledle, Moon, Khumalo, Baloyi, Gould. All. Santana.
Nuova Zelanda (4-4-2): Moss 6,5; Mulligan 5, Vicelich 5, Boyens 6, Lochhead 6: Christie 5,5, Elliot 6, Brown 5 (10' st Oughton 6), Bertos 5 (21' st James 6); Smeltz 5, Killen 4,5 (29' st Wood 5,5). In panchina: Paston, Scott, Sigmund, Barron, Brockie, Old, Bright, Smith, Bannatyne. All. Herbert
Arbitro: Archundia (Mes)
Marcatori: 21' Parker (S), 7' st Parker (S)
Ammoniti: 9' st Christie (N), 27' st Boyens (N), 35' st Pinaar (S), 40' st Smeltz (N), 48' st Vicelich (N)
Espulsi: