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Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da ecate87
Foto di ecate87

BREATHE.. BREATHE IN THE AIR...

Oggi si parla molto di smog e si dimentica che l’aria di casa può essere più nociva di quella esterna. Contro asma, allergie e disturbi respiratori un aiuto arriva anche dalle piante

Polveri sottili, emissioni inquinanti: tutte parole con cui, purtroppo, chi vive in città si è abituato a convivere. Abitare vicino a strade trafficate fa male alla crescita dei bambini e provoca danni ai polmoni, infarto e ictus negli adulti. Ciononostante, in Italia la lotta all’inquinamento procede a rilento sia per la lentezza delle istituzioni sia per colpa di chi all’auto non vuole rinunciare per nulla al mondo. E dire che, secondo un recente studio italiano, se le polveri sottili si riducessero della metà per almeno 10 anni, ciascuno potrebbe guadagnare un anno e mezzo di vita! Possibile che si continui a far finta di nulla?
Ok, meglio non arrabbiarsi e non parlare di smog: oggi vogliamo parlare di qualità dell’ambiente interno, e non è che qui le cose vadano molto meglio… E’ un argomento che viene spesso sottovalutato, eppure l’aria di una casa o di un ufficio può essere più inquinata di quella esterna!

In un edificio si nascondono agenti nocivi come le colle, le vernici, i pollini, gli acari e le muffe contenuti nelle tappezzerie e nelle moquette, oppure alcuni composti presenti nei prodotti che si utilizzano per pulire la casa. Se si è esposti a una maggiore quantità di sostanze a rischio, il sistema di difesa è più stimolato e diventa più sensibile; di qui starnuti, tosse, difficoltà respiratorie. Pensate che, secondo un recente studio dell’Istituto di Ricerche Mediche di Barcellona, l’uso frequente (almeno quattro volte la settimana) di deodoranti spray e di detersivi per mobili e vetri aumenterebbe fino al 50% il rischio di soffrire di attacchi di asma e disturbi respiratori!
Per migliorare la qualità dell’ambiente interno bisognerebbe intervenire non solo sull’assorbimento e sulla rimozione completa degli allergeni con le apparecchiature apposite che si trovano in commercio, ma già un passo avanti importante sarebbe quello di intervenire con i climatizzatori su temperatura e umidità: la temperatura non dovrebbe superare i 21,5/22 gradi in inverno e 22/24 gradi in estate, mentre l’umidità relativa in condizioni di benessere ottimale dovrebbe essere compresa tra il 45% e il 55%.
Anche le piante sono i “polmoni” dell’abitazione: oltre ad assorbire anidride carbonica e dare all’aria il giusto grado di umidità, alcune assimilano diversi inquinanti che possono essere trasformati in zuccheri o convogliati alle radici, dove i germi del terreno li disintegrano. Si ha un vero e proprio scambio: la pianta prende dall’aria gli inquinanti cedendo in cambio ossigeno. Ideali in questo senso sono vegetali diffusi come ficus, aloe, gerbera, crisantemo e orchidea, ma anche altri dai nomi difficili come dracena, clorofito o falangio, pothos, filodendro, anthurium, spatifillo, areca e sanseveria.

 
 
 
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Un blog di: ecate87
Data di creazione: 22/02/2007
 
 

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