BAR CENTRALE

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DifficileCi si accontenta gode.Ma chi l’ha detto?Io non sono d’accordo.Posso concepire l’accontentarsi di sé, nel senso di accettazione dei propri limiti che comunque non deve precludere il cercare di valorizzarsi.Quando ero piccola tutti mi dicevano che ero “difficile”, esigente, che non mi accontentavo.In realtà io non sono mai stata difficile.Semplicemente sapevo quello che volevo.O forse, non lo sapevo, ma volevo esplorare,allargare l’orizzonte.. guardare oltre.Me lo dicono ancora che sono difficile, ma io continuo a guardare al di là di quello che ho sotto il naso.Guardo da diverse prospettive.Avere e desiderare sempre di più, non è lo stesso di desiderare di avere di più.C’è differenza.Se si rimane sempre dentro al recinto, non si avrà mai la possibilità di vedere fuori il mondo cosa offre. Qual è la sua bellezza.Allungare lo sguardo si può, e si deve a volte.Il conosciuto, il certo, sono rassicuranti, ma lo status quo, annichilisce e a lungo andare, partorisce la mediocrità.L’immobilità del pensare mi sgomenta.Una vita senza fantasia, curiosità, aspirazioni, desideri, non la concepisco.