Creato da bluestella il 28/12/2009

Pensieri in libertà

Pensieri, parole, magari qualche idea... chissà... prolissa o sintetica, riflessiva, concreta o astratta, confusa, un po' nebulosa, magari irrazionale, empatica e... chissà

 

« todayalba veneziana »

PUNTINI

Post n°156 pubblicato il 14 Luglio 2014 da bluestella

Pensieri vaganti... pensavo... ecco... punti, piccoli punti inutili, persi e vaganti nell'universo che, a sua volta, altro non è se un assembramento di altri punti in fondo irrilevanti nell'economia universale, eppure... Mi viene in mente la sabbia, quella che scorre in una clessidra, quella che scivola tra le dita, quella sulla quale cammino in riva al mare... ecco, il mare, per l'appunto... altra somma di entità infinite seppur minuscole. E il cielo, il cielo magico di una notte stellata cosa non è se non un insieme di puntini luminosi che, magari, nemmeno esistono più ? I quadri realizzati con la tecnica del puntinismo, così espressivi nella loro meravigliosa, apparente semplicità. I fili d'erba di un prato. Molto di ciò che ci circonda è formato da insiemi che, presi singolarmente, poco sarebbero e varrebbero, è il loro insieme che dà loro forza, bellezza, potenza.

Abbiamo valore perché a nostra volta siamo parte di un tutto oppure il nostro valore scaturisce dall'individualità, dall'essere distintivo rappresentato da chi ciascuno di noi è?Probabilmente non è possibile scindere una cosa dall'altra.

La personalizzazione portata all'estremo ha forse prodotto tanti danni quanto la massificazione. Un individuo analizzato e protetto in tutte le sue manifestazioni ed esternazioni rischia di perdersi in una ricerca estrema del sé, delle proprie peculiarità, di un'essenza che, inevitabilmente, porta a prendere sempre maggior coscienza di un IO ricco e frammentario perché composto da tanti elementi spesso usati come giustificazioni per ogni comportamento divergente dalla norma.

Ecco, la norma, la regola, la rappresentazione stessa dell'educazione portata verso la massificazione. Necessaria, inevitabilmente, per armonizzare tutto il vasto mondo, ed i suoi miliardi di abitanti, offrendo loro equilibrio e sicurezza.

Società, regni, imperi, sono nati, si sono sviluppati, qualcuno ancora esiste, sulla scia di questi presupposti, a volte privilegiando l'uno, spesso dando maggior rilievo alla globalità, all'appartenenza ad un'entità riconosciuta (territorio, lingua) piuttosto che all'individualità di ciascuno. È solo in tempi relativamente recenti che l'individuo sta prepotentemente cercando il proprio posto, il proprio ruolo in ambito sociale, affrancandosi dalla società cui appartiene per affermare se stesso e forse è proprio questa affannosa ricerca di affermazione che porta tanta incertezza perché la conoscenza del sé porta ad esplorare sempre più a fondo, arrivando anche a quello che viene chiamato il lato oscuro insito in ciascuno.

Si dice, sì, almeno nella morale cattolica, di arrivare ad amare gli altri come se stessi, ma quanto è profondo questo amore, quanto si riesce a voler bene a se stessi tanto da poter poi apprezzare anche gli altri? Forse anche qui esistono troppi estremismi: chi si sopravvaluta e chi non ha alcuna stima di sé e poi ci sono tante vie di mezzo che sono forse apprezzabili, ma che probabilmente conducono poco lontano nel cercare di trovare un senso o un percorso articolato verso una ricerca di significato.

L'individualismo può essere a sua volta pericoloso e costruttivo. Ci regala illusioni di cui, forse, abbiamo bisogno per sentirci più forti e affrontare il cammino della vita, ci offre un'idea di libertà e di indipendenza che è solo relativa in quanto tutti, consapevoli o meno, siamo inglobati in società che determinano i nostri pensieri e le nostre convinzioni. Temiamo ancora ciò che non si confà alle nostre aspettative, alle nostre credenze, portiamo avanti convinzioni determinate da quella che è la nostra formazione socio-culturale senza, magari, nemmeno comprendere che le nostre idee spesso non ci appartengono realmente, ma scaturiscono, inevitabilmente, dal nostro percorso di vita.

In fondo viviamo di illusioni, di convinzioni, di certezze o almeno ci proviamo, ne abbiamo bisogno, per fornire un equilibrio a quella che, altrimenti, altro non è se non una costante ricerca di senso per la nostra stessa esistenza.

Fortunati coloro che riescono a trovare tale equilibrio, offrendo finalmente un riparo sicuro alla delicata fragilità dei propri, vaganti, pensieri.

"SLEEPING GIRL" di Roy LICHTENSTEIN

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