Creato da: blueisabelle il 08/03/2008
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shylock-a

Post n°5 pubblicato il 31 Marzo 2008 da blueisabelle

  Quando ho letto per la prima volta il Mercante di Venezia ho pensato fosse la storia di persone, né buone né cattive, che le circostanze della vita e gli scherzi del destino portano in rotta di collisione. I personaggi mi sono sembrati vulnerabili ed egoisti al tempo stesso, come ognuno di noi. Se riusciamo ad andare al di là delle apparenze, senza pregiudizi, scopriamo che per società, cultura e situazioni in cui si trovano, i protagonisti non hanno alternative e non possono agire diversamente. Sono intrappolati nel mondo in cui vivono, esattamente come noi".

“Mi ha oltraggiato, mi ha impedito di guadagnare mezzo milione; ha riso delle mie perdite, preso in giro i miei guadagni, disprezzato la mia nazione, osteggiato i miei affari, raffreddato i miei amici, acceso i miei nemici, e per quale motivo?  -Sono un Ebreo. Non ha occhi un Ebreo?Non ha mani un Ebreo , organi, membra, sentimenti, affetti, passioni? Non si nutre con lo stesso cibo, si ferisce con le stesse armi, è soggetto alle stesse malattie, é curato con gli stessi metodi,  non sente freddo d’inverno e caldo d’estate come un Cristiano? Se ci pungete non sanguiniamo ? Se ci fate il solletico non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo? E se ci fate un torto non vogliamo vendetta? Se noi siamo come voi in tutto il resto, vi rassomiglieremo anche in questo. Se un Ebreo fa un torto ad un Cristiano quale sarà la sua umile risposta? Vendetta! E se un Cristiano fa un torto ad un Ebreo quale sarà la sua sopportazione sull’esempio di un Cristiano? Vendetta! La malvagità me l’avete insegnata voi ed io la eseguirò, e sarà difficile che io non superi i maestri!”

Manca di quella ipocrisia, ricerca dell’esteriorità, di cui Bassaio accusa una certa umanità e che Shakespeare critica ferocemente.

Gli altri personaggi rimangono senza anima, vuoti di sentimenti se non fatti di parole. Shylock invece malvagio e spietato avido pieno di odio è vivo e vero. E con il suo cuore il suo dolore e la sua rabbia giustifica il suo comportamento e il suo modo di essere cattivo.Shylock  è solo. E’ cattivo ma è solo.

Shakespeare denuncia la società che emargina gli ebrei in quanto avidi.

Shylock punito perche' esagera in una societa' che lo condanna ,lo disprezza per puro snobismo salvo servirsi di lui quando ne ha bisogno per autoreferenziarsi.....

....mmmmhhhh questa storia non mi e' nuova....

 
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sister srtraline

Post n°4 pubblicato il 28 Marzo 2008 da blueisabelle

sister srtraline

salvami da un destino di morte

e fuochi fatui;

bisogna pur sopravvivere

per vedere un arcobaleno.

stanotte ho sognato

un fiume di lacrime in piena

(come se non avessi pianto abbastanza)

e al ritorno

quel senso di perdita e smarrimento

(come se non mi fossi persa abbastanza ).

che cosa deve vedere ancora il mio cuore,

che cosa devono ancora sentire i miei occhi

per ricominciare a muovermi?

 
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il lupo perde il pelo ma non il vizio.....

Post n°3 pubblicato il 27 Marzo 2008 da blueisabelle

come diceva Hillmann

cent'anni di psicanalisi e il mondo va sempre peggio????

esatto!

meglio Quevedo che ci azzecca sempre.

e vabbe' ho sbagliato , me la sono

cercata , ma credevo mi avrebbe fatto

un altro effetto .Anzi credevo non mi

avrebbe fatto nessun effetto.

Mi sbagliavo.Cosa fatta capo a.

10 gocce di ansiolitico sotto la lingua,

un bel pianto liberatorio e via .

 E da oggi abolito il BELLINI   dai miei

 cocktail preferiti.

 
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polvere siamo e polvere torneremo ma....

Post n°2 pubblicato il 24 Marzo 2008 da blueisabelle

Spain
Poseías comentadas:
Amor constante más allá de la muerte
Spain
Poseías comentadas:
Amor constante más allá de la muerte
    
 
 
Amor constante más allá de la muerte - F. de Quevedo
 

Poseias comentadas

 

 

"Amor constante más allá de la muerte"


Cerrar podrá mis ojos la postrera
Sombra que me llevare el blanco día,
Y podrá desatar esta alma mía
Hora a su afán ansioso lisonjera;

Mas no, de esotra parte, en la ribera,
Dejará la memoria, en donde ardía:
Nadar sabe mi llama el agua fría,
Y perder el respeto a ley severa.

Alma a quien todo un dios prisión ha sido,
Venas que humor a tanto fuego han dado,
Medulas que han gloriosamente ardido:

Su cuerpo dejará no su cuidado;
Serán ceniza, mas tendrá sentido;
Polvo serán, mas polvo enamorado.

FRANCISCO DE QUEVEDO (1580-1645)

 

Comentario

Estamos ante un soneto, composición poética que cuenta con catorce versos de once sílabas: dos cuartetos, o serventesios, y dos tercetos.

En cuanto a las sílabas, cada verso se compone de once sílabas

En cuanto a la rima, estamos ante una rima perfecta con el esquema ABBA ABBA CDC DCD.

Cerrar podrá mis ojos la postrera A
Sombra que me llevare el blanco día, B
Y podrá desatar esta alma mía B
Hora a su afán ansioso lisonjera; A

Mas no, de esotra parte, en la ribera, A
Dejará la memoria, en donde ardía: B
Nadar sabe mi llama el agua fría, B
Y perder el respeto a ley severa. A

Alma a quien todo un dios prisión ha sido, C
Venas que humor a tanto fuego han dado, D
Medulas que han gloriosamente ardido: C

Su cuerpo dejará no su cuidado; D
Serán ceniza, mas tendrá sentido; C
Polvo serán, mas polvo enamorado. D


Francisco de Quevedo es sobre todo conocido por su poesía satírica y burlona, siendo poco conocida su poesía amorosa. Sin embargo, ésta, a juicio de los críticos, alcanza las más altas cotas de la lírica española. Es lo que ocurre con "Amor constante más allá de la muerte", considerado uno de los más bellos sonetos de amor jamás escritos en lengua española.

En apenas catorce versos Quevedo condensa parte de la mitología griega sobre el más allá: tras la muerte("la postrera sombra que me llevare el blanco día"), el alma se separa del cuerpo y tiene que atravesar la siniestra laguna Estigia, conducida a bordo de la barca de Caronte. La ley impone que al atravesar la laguna el alma tiene que dejar todos sus recuerdos en la ribera de la que se parte, de modo que cuando se llega al destino final, los infiernos, ningún recuerdo le quede a esa alma.
Ahora bien, el amor del poeta es tan intenso que esté dispuesto a desafiar la ley de los infiernos:

"mas no, de esotra parte, en la ribera,
dejará la memoria, en donde ardía:
nadar sabe mi llama el agua fría,
y perder el respeto a ley severa."

La alusión a la "llama" ha de ponerse necesariamente en relación con la conocida metáfora que identifica al amor con un fuego intenso, lo que se simplifica aludiendo únicamente a la llama, en ese conceptualismo propio de Quevedo. El recuerdo de ese amor no puede quedarse en la ribera de la laguna, viendo como se aleja el alma que lo albergó("alma a quien todo un dios prisión ha sido"). Será capaz de "nadar el agua fría" persiguiendo a esa alma atormentada
Y llegamos a la parte final, la descripción de ese profundo amor, inolvidable incluso después de la muerte. Para entender correctamente el poema hay que desentrañar el sentido de los últimos seis versos, y colocarlos correctamente, porque el poeta ha jugado con los mismos para realzar el emocionante final, de modo que, ordenados, resultan del siguiente modo:

"Alma a quien todo un dios prisión ha sido,
su cuerpo dejará no su cuidado"

"venas que humor a tanto fuego han dado,
serán ceniza, mas tendrá sentido"

"medulas que han gloriosamente ardido,
polvo serán, mas polvo enamorado".

Ese alma que ha sido como una prisión para ese amor dejará su cuerpo, pero nunca el cuidado del mismo; las venas por las que ha corrido el fuego de ese amor serán ceniza como consecuencia de la muerte, pero tendrán sentido... Medulas (medula, no médula porque la expresión "médula" no se empleó hasta el siglo XIX), que han gloriosamente ardido, esto es, un amor que llegaba hasta lo más profundo de los huesos; "polvo serán, mas polvo enamorado", siendo esto lo que da sentido a toda la existencia.

El poema, por tanto, describe un amor de tal profundidad que resulta inolvidable incluso después de la muerte, y es tal la intensidad de ese amor que no solo daba sentido a la vida del poeta, sino que también da sentido a su muerte: "serán ceniza, mas tendrá sentido; polvo serán, mas polvo enamorado".


 

 

 

 

 

Poemas
(índice)

 

© 2000 Euroresidentes. ItyIs Siglo XXI, Amor constante más allá de la muerte 
Euroresidentes, España Spain
 
 

Poemas
(índice)

 

© 2000 Euroresidentes. ItyIs Siglo XXI, Amor constante más allá de la muerte 
Euroresidentes, España Spain
 
 

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 08 Marzo 2008 da blueisabelle
 

d come donna

d come desiderio

d come demoni

d come depressione , un misterioso malessere che colpisce le donne 3 volte piu' degli

uomini...

d come diario di qualcuno che ogni giorno si arrabatta a trovare motivi per non chiu-

dersi in macchina e gassarsi.

...e si accettano suggerimenti preferibilmente non scontati ...per quelli ho gia' un-

gruppetto di amici volenterosi che si prodigano in buoni sentimenti ma stanno come 

e peggio di me.....

d come decisione di non rompere le palline ai sordi e vedere se ' sta volta imparo a

zampettare sui miei piedini ...magari ' sto blob diventa una ragione di vita o almeno di

procrastinare la gassificazione di qualche mese ...giusto il tempo di sistemare qualche

cosetta burocratica e non lasciare i parenti nelle pesti...

 
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