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The Capatti's family MYTH: 'NINO' Alverino Capatti, an Italian pilot in a WWII;  photo from

the dedicated site Nino's Page  http://members.tripod.com/~Roberto_Lionello/nino/

other info on R.A.F. ( Romagna Air Finders) site http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=61117&idd=349

 

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'la Gioconda della nonna Pia' (BC, '05)

per/da  http://www.mailartmeeting.com/monnalisa_project.htm

 

 

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 22 Febbraio 2005 da bnetblog

NOTA SU "ZEROTRE, MOVIMENTO PER L'ARTE EFFIMERA"

 

 La formazione chiamata ZEROTRE MOVIMENTO PER L'ARTE EFFIMERA è nata sul  finire del 2003  dalla decisione, da parte di dodici gruppi di artisti performers italiani, operanti da tempo in Italia e fuori, di unificare le forze, sulla base di un sentire comune e di comuni convinzioni sull'arte e sui suoi compiti nella società contemporanea. Al centro della loro teoria e della loro prassi la cosiddetta "arte effimera" che riprende e rielabora in una prospettiva culturalmente aggiornata le esperienze dei movimenti d'avanguardia del secolo scorso: anzitutto sul piano organizzativo, contrapponendo al carattere individualistico ed elitario di quelle esperienze, il valore produttivo del gruppo, moltiplicato nella compagine del "movimento"; mentre per quanto riguarda le forme, il tendenziale richiamo ai dati elementari della coscienza e della sensibilità, che non teme di confrontarsi con i progressi delle tecnologie più avanzate, si accompagna alla scelta di una strategia di azioni performative o di installazioni variata e mobile, aperta a stili e tonalità diverse, in dialettica relazione col modello culturale oggi prevalente.   

A rigore, nelle attuali società occidentali, com'è l'Italia, i modelli culturali, intendendo cultura in senso lato, abbracciante non solo il campo delle idee, ma anche della sensibilità, del costume, del comportamento, dei rapporti umani, non sono riducibili a uno, ma sono tanti, differenti tra loro, tra loro spesso in contrasto. Questa  complessità e molteplicità, che disorienta i laudatores temporis acti, in teoria costituisce, o potrebbe costituire, per noi, per gli artisti e i poeti, un carattere decisamente positivo del nostro tempo, perché amplia il ventaglio delle scelte possibili. È innegabile tuttavia  che  uno fra i tanti modelli culturali appare dominante. È quello che dai tardi anni sessanta si è andato sviluppando e diffondendo sempre più sino a  improntare di sé, a partire dagli Stati Uniti, non solo l'Europa e l'Italia, ma le più remote parti del mondo. È il modello culturale del capitalismo multinazionale che attraverso il ruolo del denaro, nascosto dietro  l'infinita moltiplicazione e la veloce circolazione delle merci, ha inaugurato l'era  di un controllo tanto più assoluto quanto meno affidato agli  strumenti coercitivi del passato, un controllo in cui la biopolitica, il sistema dei media e l'estetizzazione generalizzata dell'esistenza imposta dalla ideologia postmoderna  hanno dislocato l'attenzione e la tensione dal piano della realtà a quello dei simulacri, dal valore d'uso degli oggetti al valore di scambio, dal soggetto, sia pure alienato di un tempo, al soggetto decentrato, frammentato, schizofrenizzato. È il trionfo della società dello spettacolo, magistralmente analizzata da Debord sin dal 1967, nella quale la leggerezza, la superficialità, la moda, l'immagine, sotto la specie allettante e disimpegnata del gioco, si accampano come valori supremi.

L'assunzione, da parte del movimento ZEROTRE dell'espressione "arte effimera", nella prospettiva da me abbozzata, non può non assumere un valore in qualche misura polemico, anche se nient'affatto semplificatorio, come se ci si potesse dislocare con una semplice espressione linguistica, con un semplice atto di capovolgimento, da un processo di cui noi stessi siamo parte… 

"Arte effimera", dunque, quella del movimento ZEROTRE non solo perché destinata a consumarsi nella temporalità del suo farsi, com'è proprio della performance, lasciando traccia di sé unicamente nella memoria o nella diffusione di residui visuali e oggettuali, ma anche perché, "partecipando - com'è detto nell'ATTO DI NASCITA - senza nascondimenti e rinvii alla rifondazione dei rapporti fra arte e vita, supera i confini del fare artistico per assumere valore esistenziale".

Gianni Broi

da BU BU BU – Bulls Bullets Bulletin n° 2 – 06.02.’05

a destra, ‘ZEROTRE’, logo by Gianni Broi

gli artisti di ZEROTRE:

Matteo Albertin

Mauro Andreani

Martin  & Vera Bauer

Anna Boschi

Paolo Bottari

Gianni Broi

Bruno Capatti

Agostino Cartuccia

Paolo Guglielmo Conti

Emanuele Convento

Guglielmo Di Mauro

Michele Favaro

Fosco

Alberto Gallingani

Emilio Morandi  & Franca Monzani

Alex Nasi

Massimo Perseghin

Giancarlo Pucci

I Santini Del Prete

Antonio Sassu

Dino Sileoni

Fulgor Costantino Silvi

Giovanni & Renata Strada

Bruno Sullo

Riccardo Vaia

Ivano Vitali 

 
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