Cronache

Could we start again please? ...

… e non si tratta dell’opera Jesus Christ  Super Star.

Come avrete potuto notare, non mi dispiace affatto raccontare in questo spazio di piccoli aneddoti del mio passato … un po’ perché ritengo aiutino anche a sapere qualcosa in più di me ed un po’ perché mi fa piacere ricordare quei tempi a volte più sereni e spensierati, e soprattutto perché legati alla mia gioventù.

Questa volta vi parlerò di un simpatico episodio occorsomi quando giovane capitano mi trovavo alla scuola di lingue estere in quel di Ciampino a frequentare l’American language course (nella versione Basic).

Dopo una decina di giorni di corso, incappai in una faringite di quelle toste e fui costretto ad assumere farmaci piuttosto pesanti per poter recuperare in tempi brevi (anche perché essere malati lontani da casa e stando in un albergo, non è proprio il massimo).

Rientrato a lezione la mia teacher (una signorina canadese mia coetanea) mi salutò cordialmente e questo fu, grossomodo,  il dialogo che seguì, tradotto per quelli che come me non conoscono l’inglese (o forse si tratta di Italiese? Mah …):

Teacher: “Good morning Mr. XXXX, how are you?”

Insegnate: “Buongiorno Signor XXXX, come sta?

Io: “Good morning Mrs. YYYY, sincerely I still don’t feel very well”

Io: “Buongiorno Signorina YYYY, sinceramente non mi sento ancora molto bene”

Teacher: “Why? How are you feeling?”

Insegnante: “Perchè? Come si sente?”

Io (un tantino in crisi): “I still have a sore throat and I feel tired”

Io: “Ho ancora mal di gola e mi sento stanco”

Teacher: “I see … and … don't you have taken any medicine?”

Insegnante: “Capisco … e … non ha preso medicine?”

Io (sempre più in crisi): “Of course … but I am afraid I took too many antibiotics …”

Io: “Certo … ma temo di aver preso troppi antibiotici …”

Teacher “Antibiotics? Why? Don’t you believe in homeopathic medicine?”

Insegnante: “Antibiotici? Perchè? Non crede nella medicina omeopatica?”

Io (con lampadina accesa all’Archimede pitagorico): “Excuse me Mrs. YYYY .. could we start again this talk, please?”

Io: “Mi scusi Signorina YYYY …potremmo ridare inizio a questa conversazione, per favore?”

Teacher: “Of course …Good morning Mr XXXX, how are you?”

Insegnante: “Certamente …Buongiorno Signor XXXX, come sta?”

Io: “Good morning Mrs.YYYY, fine thank you!!!”

Io: “Buongiorno Signorina YYYY, bene grazie!!!”

Teacher (trattenendo a stento una risata) “ Well .. sit down please” 

Insegnante: “Bene … si sieda pure”

… e prese a spiegare la lezione del giorno.

Ecco l’utilità delle piccole bugie, che quando dette nel modo giusto e senza crear danno a nessuno, riescono anche a dirimere questioni che potrebbero diventare veramente spinose. E voi che rapporto avete con la verità? Sempre e comunque … o si possono fare dei distinguo?