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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 29 Giugno 2008 da madflirt

BORN ROMANTIC AND OTHER MOVIES

 

Percorro Regent Street correndo. Il concerto dovrebbe essere già iniziato e Giovanna mi sta aspettando da più di mezz’ora. Una leggera brezza mi scompiglia i capelli e mi solleva la gonnellina rosa frou frou. Qualche passante di sesso maschile mi sorride compiaciuto. Ricambio. Stasera sono di buon umore. Se non fosse stato per il ragazzino del News Agent sarei ancora sulla Tube. Avevo dimenticato l abbonamento a casa e me ne ero accorta solo alla fermata. Avrei impiegato altri quindici minuti buoni per tornare indietro a prenderlo. Invece il ragazzino è accorso in mio aiuto. Capito il  problema, mi è andato a stampare una daily travelcard e me l ha regalata. Che dolce! Ho sempre pensato che fosse bellissimo, forse un po’ timido e magari anche minorenne. Stasera, invece, ha vinto la timidezza e la sua giovane età chiedendomi pure il numero di telefono.

“Evviva!” Penso entrando con fare grintoso nel locale, dopo averci messo almeno dieci minuti buoni a spiegare al buttafuori che ero in lista! Il concerto, per fortuna, non è ancora cominciato. Vedo subito Giovanna che mi fa segno dal bar di raggiungerla. E’ insieme ad uno dei suoi tanti amanti, Bruce credo si chiami questo. Prima ancora di poterle dire ciao si intromette fra noi un tipino scuro con un basco.

“Piacere sono Felix. E tu chi sei bellissima visione?” mi dice mostrandomi un sorriso megagalattico. Constato: il sorriso è la sola cosa decente. Lui è bassino (per i miei gusti) e per niente magro. Scuro di pelle, scoprirò poi cubano, il che si traduce in Allarme rosso per me (o AL LUPO  al LUPO) ,data la mia recentissima esperienza negativa con Jesus.

“posso offrirti un drink?” insiste Felix nonostante la mia indifferenza ed il fatto che voglio procedere per raggiungere la mia amica al bar. Per fortuna lo chiamano a suonare, così scopro che fa parte della band che si deve esibire

“dopo il concerto non mi scappi” mi dice deciso dirigendosi verso il palco e mettendomi fra le mani il suo drink ancora pieno

“guarda che fortuna!” Sopraggiunge Giovanna con fare ironico e il suo amante Jamaicano “neanche entrata e già il bicchiere in mano”

Ridiamo e ci avviciniamo al palco. Il concerto non è per niente male, e come mi spiega Gio sono una delle migliori band cubane sul mercato, sicuramente la più conosciuta nel mondo dei latini londinesi al momento.

Mentre dal palco Felix mi lancia sorrisi e fa il fenomeno dietro la sua batteria, io noto con molto interesse il tastierista. “ E’ una visione da lasciare senza fiato” dico a Giovanna che intanto struscia danzando contro il suo amante mastodontico in maniera molto sexy e provocatoria.

“si non e brutto, ma non è il mio tipo!”

“già...troppo bianco per i tuoi gusti...o troppo poco nero.”  Ridiamo. In effetti è  olivastro , e i suoi occhi verde-blu spiccano in maniera prorompente. E’ alto, fisico statuario, moro, capelli corti e ricci tenuti indietro dal gel. Esattamente il mio tipo Appena smettono di suonare e Felix mi riavvicina me lo faccio presentare e rendo palese il mio interesse per lui (e il mio non interesse per il batterista...povero!).

Ernesto (cosi si chiama il mio adone) non è molto loquace. Quando Felix si defila rimaniamo a parlare del più e del meno, insomma dell’uguale.  La conversazione si fa veramente  stentata e io mi scoccio, forse colpa della sua giovane età, in fondo ha solo 27 anni! Per fortuna mi porta a ballare un paio di salse e sulla pista ci capiamo meglio che dialogando. Strano, penso, strano. Poi arriva il dj e la musica  cambia. Io amo ballare da sola, molto più che in coppia. Con Giovanna (il cui amante ha preso la porta  per andare al lavoro...mah?!) ci scateniamo per un ora buona. Intanto Ernesto mi si avvicina e mi domanda se voglio uno strappo a casa, dato che abitiamo abbastanza vicini. Perché no? Nel frattempo anche Felix mi si avvicina e mi chiede se voglio uno strappo a casa , dato che io abito a nord e lui a sud della città, e con mio grande entusiasmo propongo che lui accompagni Giovanna visto che vivono nello stesso quartiere! “Ma pensa te il destino! E tu sei una vicina di Ernesto!” dice Felix con sarcasmo, ma accetta di buon grado che tanto Giovanna è affascinante e molto ma molto sexy . E poi per lei potrebbe persino essere abbastanza nero!!!!

Appena fuori dal locale io devo attendere Ernesto che carica gli strumenti. Intanto Giovanna si e appartata a parlare con il suo amico dj e Felix mi tiene compagnia. La temperatura è decisamente estiva; nonostante siano le due di notte fa caldo. Sarà per il fatto che la conversazione è molto più facile senza la musica e la gente, noto con piacere che Felix è simpaticissimo. Trascorriamo dei minuti veramente piacevoli, è ironico e per molti aspetti intelligente, tant’è che comincio a guardarlo con occhi completamente diversi. “forse ho sbagliato qualcosa” penso mentre mi allontano dopo essermi rifiutata di dargli il mio numero di telefono. Appena salgo sull’ auto con Ernesto e iniziamo una nuova conversazione stentata, ho la certezza di aver sbagliato tutto e, con un lampo di genio,  pongo rimedio

Mando un SMS  a Giovanna “please, dai il mio numero di telefono a quel ganzo che ti sta accompagnando a casa? Ho cambiato idea”. Sorrido  per tutto il tragitto e non ho più voglia di sforzarmi per far decollare una conversazione che non ne vuol sapere.

“sarai bellissimo, caro il mio Ernesto, ma si vede che non c’è è feeling tra noi” penso assorta nel mio mutismo. Anche lui sembra averci rinunciato e si concentra sulla guida. Appena arriviamo di fronte a casa mia mi sorprende

“allora hai detto che cerchi un tastierista.... mi fai ascoltare i tuoi pezzi...forse potrei aiutarti....?” mi dice prendendomi in contropiede. Veramente l’avevo chiesto  più di tre ore fa, appena dopo le strette di mano, quando gli avevo accennato al fatto che stavamo registrando due canzoni in studio e ci serviva un tastierista per i pezzi. Ma il suo silenzio mi aveva indotto a pensare che non fosse minimamente interessato, e del resto un professionista come lui, era quasi scontato che non lo fosse, non soltanto perché io e la mia band non siamo nessuno, ma anche perché facciamo un genere di musica completamento diverso dal suo.

“beh...si ok ...se vuoi entrare...ti posso fare ascoltare le prove...ti do gli spartiti...non so...” rispondo io confusa

“ok andiamo” e in men che non si dica siamo già nella mia stanza . Il brutto di vivere in una sharing house è di dover portare gli ospiti in camera propria alle tre di notte per non disturbare i coinquilini, specialmente quando si vuole ascoltare un po’ di musica o chiacchierare, e questo fatto potrebbe essere frainteso dall’ospite che lo prende come un palese invito al sesso.

Non saprei dire se è la vista del mio letto a far venire certi pensieri o se invece fosse già nei suoi piani  l’idea di finirci nel letto, ma in meno che non si dica Ernesto mi bacia e mi coinvolge con un ritmo molto latino e poco rock. Ed io, che non so bene cosa voglia ma di certo non me lo aspettavo, mi lascio andare in questa melodia nuova e sconosciuta, che a dire il vero è molto inebriante, anche quando interrotta per pochi secondi dal mio cellulare che squilla fastidiosamente e poi continua coi bip bip dei messaggi. Lo spengo alla veloce (ma chi sarà a quest’ora???? mi chiedo incuriosita)  non prima di essermi accertata che il messaggio e la chiamata provenivano dal buon Felix, dal tempismo perfetto.

 

Sono un poco delusa, e non me lo aspettavo. Non tanto perché mi sono giocata Felix, che mi ha cercata per tutta la settimana e io non ho mai avuto il  tempo di uscirci. Non tanto perché  Ernesto non si è più fatto sentire e sicuramente non voleva suonare con noi nella registrazione del disco (quindi mi dovrò cercare un altro tastierista). Non tanto perché avevo moltissima voglia di rivedere Felix, anche se non ho mai avuto il tempo, e non ho per niente voglia di incontrare Ernesto, che per altro non si è per niente offerto di rivederci (probabilmente concordiamo sul fatto che il sesso fra noi non è stato niente di particolare). Dicevo sono delusa non tanto da tutto quel po po di roba sopra citata, ma solo ed esclusivamente dalla mia amica Giovanna. Si proprio da lei, il mio mito, la donna di mondo che vorrei essere, l ‘esempio da prendere, che coi suoi mille e uno amanti, viene a dire a me “decidi da che parte stare, Mary! Non puoi andare a casa con uno e mandarmi un sms per dare all’altro il tuo numero di telefono”

“ma scusa Gio....mi ero sbagliata!”

 
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